LIBEROMERCATO (SUPPLEMENTO QUOTIDIANO LIBERO): “CONTRATTO FORZE ARMATE, AI MILITARI 133 EURO DI AUMENTO MA IL GOVERNO NON HA SOLDI IN CASSA”

giovedì 14 giugno 2007

Giovedì 14 giugno 2007, pagina 10

Centotrentatre euro lordi e durata biennale. Con questi presupposti è partita ieri la trattativa tra governo e rappresentanti delle forze armate per il rinnovo del contratto di lavoro 2007/2008. Il ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, il sottosegretario all’Economia, Paolo Cento, e il collega alla Difesa, Mauro Verzaschi, hanno stravolto i pilastri dell’intesa raggiunta dai sindacati per i dipendenti pubblici.

 

Resta da vedere dove l’esecutivo troverà i quattrini per mantenere gli impegni assunti ieri. Secondo una proiezione sindacale per riconoscere 133 euro lordi medi ai 477mila militari in servizio servono altri 113 milioni (oltre ai 990 già stanziati dalla Finanziaria 2007). E comunque si tratterebbe di una riduzione di budget. Nel biennio 2002/2003 il governo Berlusconi stanziò in tutto 1,26 miliardi di euro.

 

<<Oltre 45mila uomini delle forze armate l’anno scorso>>, entra nel dettaglio il presidente del Cocer dei Carabinieri, generale Nicola Raggetti, <<hanno operato la cessione del quinto dello stipendio o chiesto prestiti per sopperire alle necessità quotidiane. Si parla tanto di utilizzo del “tesoretto” per le necessità più disparate ma mai per le forze di polizia>>.

 

In pratica, ai 447mila militari andranno in tasca 8 euro per la vacanza contrattuale del 2006, 50,92 euro per quest’anno e 133 a regime nel 2008.

 

E non c’è solo il problema contrattuale: <<Abbiamo chiesto>>, spiega Pasquale Varone, Cocer dell’Esercito, <<un incontro con il governo per esaminare le problematiche della condizione militare. A cominciare dalla specificità del servizio e poi anche la previdenza, il precariato e il problema degli alloggi.>>. Polemico anche il Sap (Polizia) che reclama il “riconoscimento della specificità” per i servizio alla collettività.

 


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