CORRIERE DELLA SERA: "GDF, COCER CONTRO PADOA-SCHIOPPA: OFFESI DAL SUO COMPORTAMENTO". TRINX: "NON CI ASCOLTANO, MENTRE SIAMO COSTRETTI A USARE COMPUTER E CELLULARI PERSONALI PER FARE LA LOTTA ALL'EVASIONE"

venerdì 26 ottobre 2007

Venerdì 26 ottobre 2007, pagina 20

 

ROMA. Un altro scontro tra il ministro dell'Economia Padoa Schioppa e la Guardia di Finanza. Dopo quello che Ã¨ successo col generale Roberto Speciale, ieri il ministro ha avuto un incontro molto teso con il Cocer, l'organo di rappresentanza della Finanza. "Avevamo chiesto di parlargli - racconta il generale Domenico Minervini, presidente del Cocer - per illustrargli tre problemi". E cioè la mancanza di un sottosegretario che rappresenti la Finanza, i fondi per la sicurezza e la scarsa considerazione in cui Ã¨ tenuta la GdF, dato che per la lotta all'evasione i funzionari della pubblica amministrazione finanziaria sono stati ricompensati con almeno 5 mila euro a testa e ai militari niente.

 

"A muso duro - dice Minervini - il ministro ci ha risposto che lui non era tenuto ad ascoltarci, il nostro interlocutore è il comandante generale. Gli abbiamo spiegato che,. Secondo la legge, questi problemi andavano affrontati col ministro". Padoa Schioppa li ha liquidati delegando il sottosegretario Paolo Cento. Ma gli esponenti del Cocer hanno preferito abbandonare il tavolo.

 

"Siamo delusi - lamenta Salvatore Trinx, del Cocer -. Non ci ascoltano, mentre i nostri uomini fanno sacrifici. Le radio sulle auto non funzionano e devono usare i cellulari personali. I controlli sugli evasori sono fatti con i computer di proprietà e siamo costretti a chiedere a società che cambiano i computer di regalarci quelli vecchi. Le password per i controlli fiscali sono state ristrette e la lotta all'evasione si Ã¨ fatta più difficile".

 

M. Ne.

 


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