QUOTIDIANO LIBERTA': "I DIRITTI SINDACALI DEI MILITARI, UNA PROPOSTA DI LEGGE DELLA CGIL" (di Cgil Funzione Pubblica di Piacenza))

mercoledì 21 novembre 2007

LIBERTA' di mercoledì 21 novembre 2007

 

 

La Cgil lancia con successo una proposta di Legge sui "diritti sindacali del personale militare". Il tema della rappresentanza sindacale dei militari è fermo ad una legge del 1978 (n. 382) mentre il modello di difesa è complessivamente mutato anche per effetto del passaggio dall'arruolamento misto all'Esercito volontario professionale e della crescente complessità delle missioni ad esso affidate.


Fin dal 1980 la tutela degli interessi socio-professionali del personale militare è affidata alla "Rappresentanza Militare"; nel tempo questo istituto, interno all'amministrazione della Difesa ha però evidenziato notevoli limiti strutturali nel tutelare compiutamente i bisogni e le aspettative dei militari. Oltre alle ragioni ricordate all'inizio, relative alla contrazione e riorganizzazione del modello di difesa, le riforme succedutesi in questi anni (vertici, donne, arma dei carabinieri) hanno modificato radicalmente la struttura e l'ordinamento del Comparto Difesa italiano. Riconoscere il diritto di associazione ai militari si presenta quindi come una necessità per bilanciare gli spazi di democrazia, lasciati sguarniti dalle riforme introdotte. Lo testimonia il fatto che lo stesso Parlamento se ne è occupato in più legislature nel tentativo di attuare una riforma richiesta più volte dal Consiglio d'Europa e dal Parlamento Europeo con risoluzioni che invitavano a recepire ed omogeneizzare la normativa Europea in tema di diritti dei militari. Questo sforzo, però, è risultato vano a causa dei timori e dei pregiudizi manifestati, sia dai vertici militari sia da alcune forze politiche (vedi precedente Governo).

 

Nei mesi scorsi la Cgil si è fatta promotrice di una proposta di legge per l'istituzione del sindacato dei militari. Tale proposta sottoposta al giudizio della rappresentanza militare in carica è stata approvata con apposita delibera all'unanimità dai Cocer della Guardia di Finanzia, dell'Aeronautica e della Marina Militare e ha trovato anche il consenso di alcune strutture della rappresentanza militare a livelli regionali e di base dell'arma dei carabinieri, oltre a quello delle associazioni dei militari (Assodipro, Amid e Ficiesse) ed inoltre l'appoggio de "Il giornale nuovo dei militari".


La proposta della Cgil è stata accolta favorevolmente dal gruppo dei militari. E' stato infatti presentato in Commissione Difesa del Senato, per iniziativa dei Sen. Menapace, Pisa, Giannini e Palermi un testo che ne accoglie pienamente lo spirito. Questi Senatori hanno anche presentato un gruppo di emendamenti al testo presentato che dovrebbe avere la maggioranza in Commissione.


L'obiettivo è che, dopo l'approvazione in Commissione ed il passaggio in Aula, lo stesso venga approvato all'indomani dell'approvazione della Legge Finanziaria . Naturalmente la Cgil e il Coordinamento dei Cocer ed Associazioni concordano sul Decreto di Legge presentato e sulla strategia e i contenuti che sosterranno con varie iniziative, per esempio la CGIL intende lanciare una raccolta di firme per una "petizione popolare" da presentare ai Presidente di Camera e Senato a favore dell'istituzione del sindacato per i militari.


Il Movimento Democratico fra i militari si è rafforzato con l'abolizione del servizio di leva e la definizione di un Esercito professionale di volontari; questa scelta politica del Governo e del Parlamento fa crescere la richiesta di concertazione e contrattazione fra i militari a tutti i livelli, in rapporto alle esigenze della nuova Organizzazione del Lavoro e della difesa della salute dei militari. Anche a Piacenza, dove la presenza dei militari è numericamente consistente e storicamente sensibile a questi temi stanno arrivando richieste in questo senso; "è ora di partire anche per noi con i diritti e le tutele".


Ci auguriamo che con il sostegno popolare che vogliamo suscitare come CGIL possa trovare un sostegno più vasto e maggioritario la nostra proposta affinché tutti si rendano conto di come sia anacronistico, fuori del tempo e ingiusto far prevalere ancora una volta la pretesa degli Stati Maggiori impedendo ai militari italiani di avere diritto ad un sindacato, Un diritto da tempo riconosciuto nella maggior parte dei paesi dell'Unione Europea.


Funzione Pubblica - Cgil

Piacenza - Comparto Stato


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