FINANZIARIA 2008, ANCORA DISCRIMINAZIONI IN FAVORE DELLE AGENZIE RISPETTO ALLA GDF: SI VUOLE RIDIMENSIONARE L'ATTIVITA' OPERATIVA DEL CORPO? (di Salvatore Scino)

venerdì 23 novembre 2007

Abbiamo ricevuto dal delegato del Cocer Guardia di finanza, Salvatore SCINO, la lettera che appresso riportiamo

 

LEGGE FINANZIARIA 2008

LETTERA DEL DELEGATO COCER GDF

MARESCIALLO ORD.

SALVATORE SCINO 

 

Da una prima lettura del testo licenziato dal Senato della Repubblica riguardante la Legge Finanziaria 2008, sono rimasto fortemente meravigliato, (nemmeno troppo), della notevole attenzione e del riguardo che il Governo ha riservato alle Agenzie delle Entrate e quella delle Dogane in materia di assegnazioni di fondi.

 

Infatti, solo per l’assunzione di nuovo personale, sono stati previsti per:

 

1. Agenzia delle Entrate:

 

A. 27,8 milioni di euro per l’anno 2008;

B. 60,8 milioni di euro per l’anno 2009;

C. 110,1 milioni di euro a decorrere dal 2010.

 

2.  Agenzia delle Dogane:

 

A. 4 milioni di euro per l’anno 2008;

B.  16 milioni di euro per l’anno 2009;

C.  32 milioni di euro a decorrere dal 2010.

 

Tali finanziamenti dovrebbero consentire all'Agenzia delle Entrate e a quella delle Dogane un potenziamento di oltre 5.500 unità di personale.

 

Queste misure appaiono senz'altro sproporzionate se rapportate alle assegnazioni previste dalla Legge Finanziaria 2008 a favore del Corpo della Guardia di Finanza. Infatti, per le stesse finalità, la Guardia di Finanza potrà effettuare nuove assunzioni solo attingendo dai circa 4.500 reclutamenti (provenienti dagli esuberi di altre Forze Armate) da ripartire fra tutti i Corpi di Polizia (Carabinieri, Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato, Forestale).

 

Vorrei, inoltre, sottolineare e ribadire che il 70% dei risultati conseguiti in materia di "lotta all’evasione fiscale ed al sommerso" lo si deve al lavoro oscuro, silenzioso ed altamente professionale che migliaia di Finanzieri, con spirito di sacrificio e dedizione, svolgono quotidianamente sul territorio, con un compenso mensile medio netto di circa 1.400,00 euro e che, quasi sempre, svolgono servizio in sedi lontane dal proprio luogo di origine (per esser chiari: nessun benefit per appartamenti, aggiornamento professionale, indennità varie, ecc.).

 

Non posso, altresì, non constatare con grande rammarico ed amarezza che il Governo non ha assolutamente mantenuto l’impegno assunto con la sottoscrizione, in data 31.07.2007, delle linee guida per il “Patto per la Sicurezza” alla presenza del Presidente del Consiglio e di molti autorevoli esponenti del Governo. In particolare, in tale accordo, si prevedevano dei riconoscimenti, tra l'altro, veramente minimali per il benessere del personale.

 

Cito solo due esempi:

 

- adeguamento dei buoni pasto (attualmente di soli 4,65 euro);

 

- adeguamento della tariffa oraria delle prestazioni di lavoro straordinario, che attualmente viene pagato meno dell’orario ordinario (per esser chiari 1 ora di straordinario viene pagata circa 7,00 euro netti).

 

A questa breve e sintetica, ma pratica, analisi aggiungo soltanto che in occasione dell’incontro avvenuto in data 25 ottobre u.s tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze - Tommaso Padoa Schioppa - e l’Organismo Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza (CO.CE.R.), avente per oggetto alcune problematiche riguardanti il personale del Corpo, si è registrato un rigido “arroccamento” da parte del Ministro, il quale ha messo addirittura in discussione – adducendo cavilli ed interpretazioni normative – la possibilità di incontrare il CO.CE.R. (che ribadisco è il massimo Organismo di Rappresentatività democratica di tutto il personale della Guardia di Finanza a livello Centrale).

 

Detto tutto ciò, mi chiedo come non dare credito alle voci, sempre più insistenti, che circolano a tutti i livelli ed in tutto il territorio nazionale in ambito Guardia Finanza, per cui è in atto un tentativo di forte ridimensionamento dell’operatività del Corpo. E’ ormai palese che il Governo, invece di premiarci per gli straordinari risultati di servizio conseguiti (vedi solo “tesoretto ed extragettito”), addirittura ci penalizza e preferisce far assumere 5.500 ispettori del fisco e delle dogane altamente stipendiati e garantiti sindacalmente, invece di servirsi di un Corpo che ha enormi potenzialità e professionalità da valorizzare e sviluppare.

 

Devo forse pensare che si fa pagare al personale della Guardia di Finanza il fatto che non risponde a logiche partitiche, ma vuole servire solo lo Stato, le sue Istituzione e i cittadini tutti.

 

A coronamento di quanto esposto, proprio come la ciliegina sulla torta, proprio oggi è apparsa sui quotidiani la notizia che nel protocollo sul welfare (atto camera 3178) il personale delle Forze dell’Ordine è escluso dalla lista dei lavoratori usuranti e pertanto, conseguenzialmente, si giustifica, a loro dire, l’aumento dell’età media pensionabile anche agli operatori delle Forze di Polizia che prestano servizio in luoghi disagiati, con turni pesanti e a rischio dell’incolumità personale. Mah……siamo al paradosso ….. sono considerati usuranti i lavoratori dell’industria del divertimento (attori, ballerini, barman, buttafuori, ecc.) e non le Forze dell’Ordine…. siamo alla frutta.

 

Ai lettori il giudizio.

 

Roma, 23 novembre 2007

 

SALVATORE SCINO

Delegato Cocer GDF

 

scino.salvatore@gdf.it

scinosalvatore@hotmail.com

 


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