LIBERO MERCATO: POLIZIOTTI E CARABINIERI FUORI DAI LAVORI USURANTI, UN COMMA PER ALLUNGARE LA VITA LAVORATIVA DI MILITARI E FORZE DELL’ORDINE E TAGLIARE LE PENSIONI. PINOTTI A COCER E SINDACATI: “FARÒ DI TUTTO PER MODIFICARE L’EMENDAMENTO”
Libero Mercato (supplemento del quotidiano Libero)
23 novembre 2007, pagina 3
(Antonio Castro)
In pensione più tardi e con meno quattrini. E senza neppure la qualifica di usurante. I 530mila uomini in divisa rischiano di trovare una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale. All'articolo l comma 6 del protocollo sul Welfare (atto Camera 3178), in discussione in questi giorni a Montecitorio, è spuntato un paragrafo che di fatto assegna al governo una delega in bianco per allungare l'età media pensionabile dei dirigenti, degli ufficiali e sottufficiali delle forze armate e di polizia. Nei prossimi 12 mesi - se l'articolo verrà approvato senza le modifiche promesse ieri sera dal presidente della commissione Difesa RobertaPinotti - Palazzo Chigi potrebbe decidere di aumentare da un minimo di 12 mesi a un massimo di 36 mesi la permanenza in servizio (secondo quanto risulta spulciando la relazione tecnica che accompagna il testo del Pdl). E come se non bastasse, parallelamente, il governo ha programmato di rivedere i coefficienti (ovvero i parametri sui quali si calcola l'importo dell'assegno pensionistico), riducendo così le pensioni per coloro che matureranno il diritto al trattamento previdenziale nel 2014. Un taglio che sarà compreso tra il 6 e il 9% netto sull' assegno mensile.
STRANA MODIFICA
Mentre nei corridoi di Montecitorio e via Flavia, sede del ministero del Lavoro, si discute se ampliare di altre 650mila unità la schiera dei "lavoratori usuranti" (come anticipato con preoccupazione dall'esperto previdenziale Giuliano Cazzola), in commissione spunta a sorpresa· questo correttivo che trasforma magicamente militari e forze dell' ordine in dipendenti pubblici a tutti gli effetti e non più lavoratori in regime di diritto pubblico come oggi e che la Maroni aveva a suo tempo confermato. Non solo. Carabinieri, poliziotti e militari che operano in prima linea non rientreranno neppure questa volta nella fantomatica lista dei "lavoratori usuranti" che un' apposita commissione istituita dal ministro del Lavoro, Cesare Damiano, sta stilando. Come se lavorare di notte (visto che è stata stralciata la soglia minima delle 80 notti lavorate) rappresentasse un’usura al pari del lavoro in miniera, in altoforno o alla guida dei Tir. Con un paradosso. Il rischio è che la qualifica di lavoratore usurante - che prevede sconti sulla durata della vita lavorativa - vada invece ai 370mila lavoratori dell'industria del divertimento (attori, ballerini, barman, buttafuori) e non alle forze dell'ordine che prestano servizio in luoghi disagiati, con turni pesanti e a rischio dell'incolumità personale.
IL FANTASMA
La cosa bizzarra è che nessuno sembra voler rivendicare la paternità del provvedimento contro le stellette, Come se il comma 6 all'articolo l sia stato scritto da un fantasma bizzarro e burlone. Ma c'è di più. il ministro competente, Arturo Parisi, non compare tra i titolari dei dicasteri interessati alla riforma. Insomma, non è stato neppure avvisato della modifica. Eppure l'articolo che prolunga la vita lavorativa delle forze armate dovrebbe riguardar lo direttamente. Il presidente della commissione Pinotti ha assicurato ai sindacati di polizia e ai Cocer della Difesa che farà di tutto per modificare questo emendamento senza paternità. Anche perché al tavolo di concertazione c'erano solo Cgil, Cisl e Uil. E non i rappresentanti coinvolti dalla modifica. E poi cambiando l'ordine dei fattori il risultato cambia, almeno a via XX Settembre. Togliendo la modifica (e lasciando militari e poliziotti al regime attuale) il saldo contabile non sarà più lo stesso con ulteriori aggravi di spesa per le casse pubbliche.