QUARTO REPORT, DOCUMENTO CONCLUSIVO APPROVATO PER ACCLAMAZIONE: USCIAMO DALL’INTERFORZE E MOBILITIAMO I DELEGATI SUL TERRITORIO. LA COMMOZIONE DI MINERVINI. MESSA: "UNA PROVA DI MATURITÀ CHE INDUCE OTTIMISMO”

giovedì 24 gennaio 2008

Abbiamo appena appreso che l’assise ha approvato all’unanimità e per acclamazione un FORTE DOCUMENTO UNITARIO che pubblicheremo integralmente tra pochissimo.

 

Questi, più o meno, i contenuti. La GDF è un grande patrimonio del nostro paese e va immediatamente riformata per farla uscire dallo stato di soggezione dovuto a una cultura, a sistemi di gestione e di tutele incongrui per una moderna forza di polizia, ancor di più se economica e finanziaria.

 

Così, è inconcepibile che le fondamentali problematiche del personale del Corpo siano subordinate alle valutazioni di un organismo (il Cocer interforze) e di un ministro (quello della Difesa) che rispondono a logiche lontanissime da quelle che dovrebbero informare la Guardia di finanza. Il Corpo perciò deve avere quale REFERENTE POLITICO il ministro dell’Economia e delle finanze.

 

Va poi superata, e in fretta, la legge 382 del 1978, per la sua ormai drammatica incapacità di tutelare in un modo appena sufficiente i diritti dei finanzieri. Ci vogliono organismi ESTERNI e AUTONOMI dall’amministrazione con la linea di comando e la rappresentanza tra loro SEPARATI. Ci vogliono contrattazioni effettive e a livello non soltanto nazionale, ma anche territoriale (il cosidetto "SECONDO LIVELLO") ed è necessario interfacciarsi in modo continuo e permanente con REGIONI ED ENTI LOCALI.

 

Gli Stati generali della rappresentanza militare della GDF, pertanto, dicono un NO CONVINTO E SENZA APPELLO AL TESTO UNIFICATO in discussione in Commissione Difesa del Senato, perché palesemente inidoneo a trovare le soluzioni di cui c’è urgente e vitale bisogno per affrontare finalmente e sciogliere i numerosi nodi di fondo che angustiano la Gdf e il suo personale.

 

La soluzione proposta non può che essere il MODELLO SINDACALE o, in subordine, l’ASSOCIAZIONISMO PROFESSIONALE.

 

Ma la parte più politica viene adesso. Ecco le parole precise del documento: """L'assise sin da subito chiede al Cocer, quale gesto di "dissenso politico", di non riconoscersi più nel Cocer Interforze, in quanto sede inidonea a veicolare la risoluzione delle problematiche del personale rappresentato""". 

 

E ancora: """L'assise impegna, altresì, i delegati ai vari livelli Cobar e Coir ad attivarsi affinché chiedano ed ottengano il sostegno, alle rivendicazioni del presente documento, da parte degli organi politici locali e dei parlamentari del territorio""".

 

Al termine il documento è stato approvato all’unanimità PER ACCLAMAZIONE, tra applausi scroscianti, tutti i 260 delegati in piedi e tanta, tantissima commozione. Anche il presidente MINEVINI, che ha condotto in modo davvero mirabile l’assemblea, alla fine aveva visibilmente gli occhi rossi, e non soltanto per la fatica.

 

Abbiamo raccolto per telefono le impressioni del luogotenente Paolino MESSA, del Cobar Toscana, su queste due giornate.

 

"""È stata la più forte emozione in trent’anni di Guardia di finanza – ha detto Messa -. Sono state smentite tutte le cassandre che nei giorni scorsi avevano preconizzato "un bagno di sangue", perché i finanzieri non avrebbero la maturazione democratica e il sostrato culturale necessari. Previsioni smentite clamorosamente dalla nostra gente. Eravamo tanti e tutti abbiamo potuto parlare in assoluta libertà, senza timori e senza alcun condizionamento. Una sensazione di democrazia e di partecipazione intensissima. Non avevo mai visto e provato niente del genere, prima. È stato davvero emozionante, perché è la prova che siamo cresciuti. Siamo bravi, siamo preparati, siamo determinati. E in più siamo coesi e innamorati del nostro lavoro. Lo abbiamo dimostrato con l’approvazione per acclamazione del documento finale predisposto in modo puntuale e intelligene dai colleghi del Cocer. Devo dire che adesso sono un po' più fiducioso per il futuro del nostro Corpo: con questo spirito, con questa grinta, con questi colleghi abbiamo molta strada da fare e molto, molto filo da tessere."""

 

Domani, tutti a Roma per la cerimonia ufficiale conclusiva nella sala conferenze del Comando generale, alla presenza di numerose autorità politiche e istituzionali.

 

Con l’auspicio che i vertici non vogliano impedire la conferenza stampa ai delegati di questo bel Cocer.

 

G.F.


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