CALCIO GEA: SENTITI UFFICIALI GDF - INCHIESTA GDF CUNEO - GIORNO MEMORIA: MEDAGLIE A 5 FINANZIERI PER ESPATRIO EBREI - SPECIALE: IO PERSEGUITATO,QUINDI MI SI APRIRANNO PORTE CIELI - SCUOLA: SI DAVA MALATO MA GESTIVA NEGOZI, DENUNCIATO PROF

mercoledì 30 gennaio 2008

CALCIO GEA: SENTITI UFFICIALI GDF, IL 26/2 TREZEGUET E ALTRI

 

   (ANSA) - ROMA, 29 GEN - Con le audizioni, come testimoni, di alcuni investigatori della Guardia di Finanza, e' entrato nel vivo oggi il processo sulle presunte irregolarita' attribuite alla Gea, la societa' che gestiva le procure di numerosi calciatori.

   Sotto processo, per associazione a delinquere finalizzata all'illecita concorrenza tramite minacce e violenza privata, ci sono l'ex dg della Juventus Luciano Moggi, il figlio Alessandro, gia' presidente della Gea, Franco Zavaglia, ex amministratore delegato, Francesco Ceravolo e Pasquale Gallo, collaboratori dei Moggi, e Davide Lippi, procuratore sportivo e figlio dell'ex ct della Nazionale.

   Oggi e' slittata l'audizione dell'attaccante della Juventus David Trezeguet, il quale ha comunicato ai giudici della decina sezione del tribunale di Roma di aver ricevuto in ritardo la citazione. Il calciatore comparira' in aula il 26 febbraio prossimo insieme con i colleghi Nicola Amoruso, Davide Baiocco, Ruslan Nigmatullin, Ilyas Zeytulaev, Victor Budyankiy, Serhiy Kovalenko, oltre ai procuratori Antonio Caliendo, Giovanni Allegrini e Marco Trabucchi.

Nel corso dell' udienza sono stati sentiti il capitano delle fiamme gialle Antonio De Cristofaro e l'ufficiale Filippo Di Paola, due degli investigatori che eseguirono le indagini.

   Entrambi hanno risposto a domande sugli accertamenti compiuti con particolare riferimento ai trasferimenti dei calciatori Alessio Tacchinardi, Giuliano Giannichedda, Manuele Blasi, Fabrizio Miccoli, Antonio Maresca e Marco Di Vaio. Il calendario delle udienze, specie per quanto riguarda le convocazioni dei calciatori potrebbe subire variazioni per gli impegni dei club cui appartengono gli atleti.

   Il collegio a cui e' affidato il processo ha intanto stabilito che sono utilizzabili le intercettazioni telefoniche eseguite durante l'inchiesta dei sostituti Luca Palamara e Maria Cristina Palaia. (ANSA).

 

INCHIESTA GDF CUNEO, AVVISO GARANZIA A PRESIDENTE FISI

 

   (ANSA) - CUNEO, 29 GEN - Il presidente nazionale della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) e della Lift spa di Limone Piemonte, Giovanni Morzenti, e' stato raggiunto da un avviso di garanzia per i reati di concussione ed estorsione. Lo ha comunicato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cuneo. Dalle poche informazioni trapelate, sono scattati anche due arresti.

   Le misure cautelari in carcere riguardano l'ex comandante delle guardie carcerarie della casa circondariale di Cuneo, Angelo Incandela, di 73 anni e il maresciallo aiutante Elvio Ciarlitto della Guardia di Finanza, per il quale si ipotizzano i reati di corruzione e rivelazione d'atti d'ufficio. Sono stati perquisiti anche domicilio e azienda di diversi imprenditori cuneesi. Al momento non si conoscono i contorni dell'intera inchiesta che, secondo le informazioni finora fornite, e' in corso da mesi coordinata dal procuratore di Cuneo, Alberto Bernardi e ipotizza reati contro la pubblica amministrazione.

''I fatti contestati a Morzenti non si riferiscono ai suoi incarichi di presidente della Fisi e della societa' Lift di Limone Piemonte'': lo ha precisato il comandante della Guardia di Finanza di Cuneo, colonnello Enrico Maria Pasquino, sottolineando che le fiamme gialle hanno tuttavia perquisito gli uffici della Fisi di Milano e della Lift, oltre che il domicilio di Morzenti a Fossano (Cuneo).

  Nella vicenda avrebbe avuto un ruolo di rilievo il maresciallo Incandela che stamattina e' stato arrestato per favoreggiamento personale e corruzione. L'ex comandante delle guardie carcerarie del carcere di Cuneo e' balzato all' onore delle cronache in passato per essere stato uno stretto collaboratore del generale Carlo Alberto dalla Chiesa e un testimone ai processi contro Andreotti di Palermo e di Perugia. Secondo l'accusa, avrebbe creato una fitta rete di informazioni basata su rapporti clientelari con funzionari pubblici e privati per scopi di ''reciproca utilita'''.

   Nell'ambito dell'inchiesta, la guardia di finanza ha scoperto un solo episodio in cui e' rimasto coinvolto il maresciallo aiutante Elvio Ciarlino. Avrebbe fatto un favore, richiestogli da Incandela, a Maria Grazia Avena, impiegata di Cuneo presso un'azienda di servizi ospedalieri e sanitari che fa capo all'Asl 15 di Cuneo. (ANSA)

GIORNO MEMORIA: MEDAGLIE A 5 FINANZIERI PER ESPATRIO EBREI

CONSEGNATE ALLA PRESENZA DI MARINI, PADOA-SCHIOPPA E D'ARRIGO

 

   (ANSA) - ROMA, 29 GEN - Ben 243 finanzieri morirono nei campi di sterminio nazisti e altre centinaia per gli stenti subito dopo il rientro in Italia - responsabili non solo di non aver voluto assecondare la logica del male e dell'odio ma anche di  aver salvato uomini, donne, bambini da una immotivata persecuzione. Lo ha ricordato il comandante generale della Guardia di Finanza, Cosimo D'Arrigo nel corso della cerimonia di conferimento di due Medaglie d'Oro al Merito Civile e di cinque Medaglie di ''Giusti tra le Nazioni'', alla memoria di militari delle Fiamme Gialle. Alla cerimonia hanno preso parte il presidente del senato Franco Marini, i ministri dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e del Lavoro Cesare Damiano, l'ambasciatore dello Stato di Israele, Gideon Meir, e l'ex presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il presidente delle Comunita' ebraiche italiane Renzo Gattegna.

  Le due Medaglie d'Oro al Merito Civile ''Alla Memoria'' sono state assegnate ai Sindaci dei Comuni di San Nicolo' Gerrei (CA) e di Nola (NA), rispettivamente paesi di origine del Finanziere Scelto Salvatore Corrias (1909-1945) e del Maresciallo Maggiore Luigi Cortile (1898-1945), resisi protagonisti di attivita' tese a favorire l'espatrio clandestino di ebrei verso la Svizzera, durante l'occupazione nazi-fascista.

   L'Ambasciatore Meir ha consegnato le cinque Medaglie dei ''Giusti tra le Nazioni'' ai familiari dei militari del Corpo, che permisero di sottrarre cittadini ebrei alla barbarie nazista: il tenente Giorgio Cevoli (1919-1992), Finanziere scelto Salvatore Corrias, Finanziere Giulio Massarelli (1908-1977), il tenente Giuseppe Pollo (1909-1988), il maggiore Raffaello Tani (1901-1973). La cerimonia di consegna delle benemerenze giunge a coronamento di un'attivita' avviata quattro anni fa da un ''nucleo di ricerca'' composto da appartenenti alla Guardia di Finanza, con il compito di analizzare i fascicoli personali dei militari del Corpo in servizio dopo l'8 settembre 1943 e approfondire lo studio delle fonti archivistiche e storiche, intervistando i protagonisti sopravvissuti, ovvero i congiunti dei cittadini di religione ebraica salvati da numerosi finanzieri.

Nel ricordare le vittime ebree uccise tra il 1943 e il 1945 nel corso della cerimonia, nel salone d'onore del comando generale della Guardia di finanza di Roma, il comandante generale D'arrigo ha rilevato come ''dal lago Maggiore dove si verificarono le prime stragi di ebrei, alla citta'di Roma, con la vasta e triste razzia nel ghetto, il tributo di sangue sofferto dal Popolo di Davide fu davvero spaventoso e lo sarebbe stato forse ancora di piu' se non si fosse manifestata la solidarieta' eroica, coraggiosa e costante di tanti semplici cittadini e di esponenti delle forze dell'ordine, tra cui i finanzieri''.

  L'ambasciatore di Israele Gideon Meir, ha voluto evidenziare come l'unico raggio di luce che illumino' la Shoah fu rappresentato proprio da ''questi uomini'' che oltre a servire il loro paese, hanno compiuto degli ''atti eroici, mettendo a rischio la propria vita per salvare degli ebrei in un periodo storico che e' stato tra i piu' bui dell'umanita'''.(ANSA).
 

SPECIALE: IO PERSEGUITATO,QUINDI MI SI APRIRANNO PORTE CIELI

INTERVISTA A 'PETRUS',MERITI LOTTA EVASIONE A GOVERNO BERLUSCONI

 

   (ANSA) - ROMA, 26 GEN - ''Sia pur tra virgolette, credo che la mia vicenda rientri tra quelle contemplate nelle Beatitudini: sono stato perseguitato per cercare di applicare la giustizia e spero che, per questo, mi si apriranno, un giorno, le porte dei cieli''. Lo ha detto il generale Roberto Speciale, l'ex comandante della Guardia di Finanza, in un'intervista al quotidiano on line 'Petrus'.

   ''Nel mio lavoro - ha spiegato Speciale - non ho mai guardato in faccia a nessuno. Se qualcuno andava perseguito, io l'ho fatto, a me non importava il colore politico a l'appartenenza delle persone. Da ufficiale della Gdf dovevo essere fedele solo all'etica e allo Stato. Il resto non mi riguardava. E' per questo che ho utilizzato la metafora delle Beatitudini: sono stato perseguitato perche' ho intrapreso una causa giusta''.

   Il generale ha poi riconosciuto che il Governo Prodi abbia contrastato in modo adeguato l'evasione fiscale, ''ma i meriti - ha sottolineato - vanno ascritti a chi li ha preceduti. Voglio dire, la lotta all'evasione non si vince in un anno e neppure in due, ma e' figlia legittima di un ciclo. Per questo dico che i risultati, almeno parziali, li ha riscossi il Governo Prodi, ma per merito del Governo Berlusconi, che lo aveva preceduto e che aveva lavorato egregiamente e con intelligenza in tal senso''. (ANSA).
 

SCUOLA: SI DAVA MALATO MA GESTIVA NEGOZI, DENUNCIATO PROF

 

   (ANSA) - TARANTO, 23 GEN - Disertava le lezioni e si dava per ammalato presentando di volta certificati medici per presunti problemi di artrite, ma era solo un modo per gestire in tranquillita' cinque negozi intestati a sua sorella e ad un cognato. Il presunto truffatore e' un professore di filosofia, di 54 anni, in servizio in una scuola superiore di Taranto. Scoperto dalla Guardia di Finanza, e' stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato.

   L'uomo si sentiva al sicuro e lavorava tranquillamente in profumerie e pelletterie dopo aver marcato visita a scuola. I finanzieri lo hanno pedinato per tre mesi, fingendosi clienti e raccogliendo prove schiaccianti a suo carico. Tra i commessi dei cinque negozi, le Fiamme Gialle hanno scoperto anche quattro dipendenti che lavoravano in nero.(ANSA)

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