"LE MEDAGLIE? APPESE ALLA DIVISA." OGNI CORPO FA SCELTE DIVERSE NELL’AVANZAMENTO DEGLI ATLETI. (Il Sole 24Ore)

sabato 30 agosto 2008

Pubblicato su Il Sole 24 Ore del 23.08.08, pagina 10

Allo studio un progetto per uniformare i decreti sulle Forze Armate e la Gdf

di Emilio Fabio Torsello

Le medaglie degli italiani a Pechino non sono tutte uguali. Almeno nelle Forze armate. Se infatti il Coni prevede riconoscimenti in denaro identici per tutti i vincitori, lo stesso non accade nella Polizia o nelle componenti militari, che con l’altoatesino Alex Schwazer (Carabinieri) e con Mauro Sarmiento (Esercito), proprio ieri hanno conquistato rispettivamente l’oro nella 50km di marcia e l’argento nel Taekwondo. Bronzo invece per le Fiamme Oro nel pugilato e per le Fiamme Gialle nel Kayak.
Al ritorno in patria, però, alcuni di loro potrebbero ottenere una promozione proprio grazie alle medaglie vinte, mentre per altri potrebbe arrivare un encomio o un elogio. La situazione, insomma, è tutt’altro che omogenea e in pratica ogni arma decide autonomamente. Ma forse non tutto è perduto. Dallo Stato Maggiore della Difesa fanno infatti sapere che è allo studio un progetto per uniformare proprio l’assegnazione delle onorificenze. Il provvedimento interesserebbe le quattro Forze Armate e la Guardia di Finanza.
Per ora i più fortunati sono gli atleti della Guardia Forestale, un oro e un bronzo a Pechino: l’avanzamento di carriera è automatico. «Il regolamento interno prevede in qualsiasi caso uno scatto di grado – spiega Maurizio De Marco, ispettore superiore del Gruppo Sportivo Forestale – quando questo non è possibile c’è comunque un aumento dello stipendio». A decidere è la Commissione Ricompense, la stessa che, dopo l’oro conquistato a Pechino nel tiro al volo, promuoverà Chiara Cainero ad agente scelto.
Stessa sorte toccò alla pluripremiata Giovanna Trillini, alle spalle altre tre olimpiadi e numerose medaglie nel fioretto, promossa invece da agente scelto ad assistente. Dopo il bronzo di Pechino 2008, però, la Trillini potrebbe ricevere un aumento di stipendio poiché il regolamento non prevede ulteriori scatti di carriera per il grado di Ispettore, che si può ottenere solo per concorso interno.
Anche nelle Fiamme Azzurre della Polizia penitenziaria – due medaglie ai giochi di Pechino – la promozione viene quasi sempre riconosciuta ma non può ripetersi per più di tre volte in carriera.
Dell’agente Valentina Vezzali – in forza alla Polizia di Stato, oro e bronzo nella scherma – si occuperà invece l’Ufficio Centrale per le Ricompense che, su proposta del questore, decide se assegnare eventuali encomi, scatti di carriera o aumenti nello stipendio.
Il caso della Vezzali ricalca quello della Trillini. Oro ai Giochi Olimpici di Atene e prima ancora a quelli di Sidney, era stata da poco promossa da agente scelto ad assistente e nel 2005 venne deciso un aumento di stipendio poiché non si poteva assegnare un’ulteriore promozione, non essendo ancora trascorsi tre anni dall’ultimo avanzamento di grado. L’assegnazione di un riconoscimento però non è automatica ma dipende dalla carriera sportiva e professionale del singolo atleta. A oggi le medaglie conquistate dalle Fiamme Oro sono sette.
Nella Guardia di Finanza, invece, ai vincitori di medaglie olimpiche – sette fino ad ora – encomi solenni ed elogi sono il riconoscimento più frequente e vengono assegnati direttamente dal Comandante Generale. La promozione è invece un riconoscimento più raro. «Le procedure sono regolate dal Dl 199/95 – spiegano dalle Fiamme Gialle – e può accadere che un oro venga promosso e un argento no. Nessun premio è automatico». Tra quanti hanno ottenuto lo scatto di carriera c’è Antonio Rossi che con Pechino 2008 ha annunciato di voler concludere la sua esperienza olimpica. Nel 2005 venne promosso da vicebrigadiere a brigadiere dopo l’argento conquistato nel kayak ad Atene 2004.
I Carabinieri, invece, non prevedono per ora particolari riconoscimenti interni – eventualmente regolati dal Dl 198/95 – per le otto medaglie conquistate dagli atleti dell’Arma ai Giochi olimpici cinesi e si rifà ai premi attribuiti dal Coni.
Per quanto riguarda le Forze Armate – in tutto otto medaglie a Pechino tra Esercito, Marina e Aeronautica – il decreto legge 196/95 prevede per gli atleti «l’avanzamento straordinario per meriti eccezionali». Ma anche qui si decide caso per caso. Oltre agli encomi e agli elogi, infine, la Commissione può assegnare un riconoscimento dal sapore antico: la Croce al Merito.


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