FISCO: ERARIO CHIAMA IN CASSA,ENTRO 30/9 INVIO UNICO WEB. TUTTE LE SCADENZE - FISCO: SE EVADI TU LO FACCIO ANCH'IO, STUDIO BOCCONI - DA LUNEDI'DETRAZIONE INTEGRALE IVA ALBERGHI,RISTORANTI - OCCHIO A BARCHE E ROULOTTE, SCATTA REDDITOMETRO

domenica 31 agosto 2008

FISCO:ERARIO CHIAMA IN CASSA,ENTRO 30/9 INVIO UNICO WEB

DA AFFITTI A BOLLO AUTO, AL RAVVEDIMENTO BREVE TUTTE LE SCADENZE

 

   (ANSA) - ROMA, 30 AGO - A settembre il fisco chiama in cassa. Dopo la pausa estiva sono infatti molte le scadenze fissate per i contribuenti che entro la fine di settembre dovranno inviare Unico web e potranno, se non l'hanno ancora fatto, pagare quanto dovuto per il 2007 con una piccola soprattassa.

   Ecco alcune delle prossime scadenze fiscali:

   - 1 SETTEMBRE, CONTRATTI LOCAZIONE: Entro lunedi' 1 settembre i titolari di contratti di locazione dovranno versare l'imposta di registro sui contratti di locazione nuovi o rinnovati tacitamente con decorrenza 1/8/2008.

   - 1 SETTEMBRE, BOLLO AUTO: I proprietari di autoveicoli fino a 35 Kw con bollo che scade a luglio 2008 e residenti in Regioni che non hanno stabilito termini diversi, dovranno pagare il bollo auto.

   - 1 SETTEMBRE, RAVVEDIMENTO BREVE: Scade lunedi' la possibilita', per i contribuenti che non hanno versato le imposte dovute entro il 31 luglio, di avvalersi del ravvedimento breve, cioe' di ottenere uno sconto sulla sanzione per omesso versamento, che di norma e' pari al 30% delle somme dovute. Infatti, in caso di ravvedimento breve il contribuente dovra' versare entro 30 giorni dalla scadenza originaria l'imposta maggiorata soltanto del 3,75% a titolo di sanzione. Ne possono quindi usufruire tutti coloro che, ad esempio, non hanno pagato in tempo la rata di Unico 2008 scaduta il 31 luglio, effettuando con F24 il versamento dell'imposta, piu' la sanzione del 3,75%, piu' gli interessi del 3% annuo calcolati per ogni giorno di ritardo compreso quello del versamento.

   - 1 SETTEMBRE, RATE UNICO 2008: Le persone fisiche e le societa' di persone, non titolari di partita Iva, che hanno scelto nella dichiarazione dei redditi - Unico 2008 – il pagamento rateale ed hanno effettuato il primo versamento entro il 16 giugno 2008 dovranno versare la quarta rata delle imposte e dei contributi dovuti a titolo di saldo e di primo acconto risultanti dalla dichiarazione dei redditi Unico 2008 (con applicazione degli interessi nella misura dell' 1,23%). Gli stessi soggetti che hanno effettuato il primo versamento entro il 16 luglio 2008 dovranno invece versare la terza rata delle imposte e dei contributi dovuti a titolo di saldo e di primo acconto con una maggiorazione dello 0,4% (con applicazione degli interessi nella misura dello 0,73%).

   - 16 SETTEMBRE, RATE UNICO: Le persone fisiche, le societa' semplici, di persone e soggetti equiparati, titolari di partita Iva, che hanno scelto nella dichiarazione dei redditi – Unico 2008 - il pagamento rateale ed hanno effettuato il primo versamento entro il 16 giugno 2008 dovranno versare la quarta rata delle imposte e dei contributi dovuti a titolo di saldo e di primo  acconto risultanti dalla dichiarazione dei redditi (con applicazione degli interessi nella misura dello 1,50%). Gli stessi soggetti che pero' hanno effettuato il effettuato il primo versamento entro il 16 luglio 2008 dovranno versare la terza rata delle imposte e dei contributi dovuti a titolo di saldo e di primo acconto risultanti dalla dichiarazione dei redditi Unico 2008, maggiorate dello 0,4% (con applicazione degli interessi nella misura dell'1%).

    - 16 SETTEMBRE, SOGGETTI IRES : I soggetti Ires tenuti al Modello Unico 2008 con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare che approvano il bilancio entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio e che hanno effettuato il primo versamento entro il 16 giugno 2008 dovranno versare la quarta rata delle imposte Ires ed Irap a titolo di saldo per l'anno 2007 e di primo acconto per l'anno 2008 con applicazione degli interessi nella misura dell'1,50%. Se il primo versamento e' avvenuto entro il 16 luglio la maggiorazione e' dello 0,40%, con applicazione degli interessi nella misura dell'1%

   - 17 SETTEMBRE, RAVVEDIMENTO PER I RITARDATARI: Per i contribuenti tenuti al versamento unitario di imposte e contributi e' l'ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei versamenti di imposte e ritenute non effettuati (o effettuati in misura insufficiente) entro il 18 agosto 2008 (ravvedimento).

   - 29 SETTEMBRE: Per le persone fisiche non obbligate alla presentazione in via telematica che non hanno presentato alle Poste il modello Unico 2008 entro il 30/06/2008 e' l'ultimo giorno utile per sanare la mancata presentazione entro il 30/06/2008 del modello Unico 2008.

   - 30 SETTEMBRE, RATE UNICO: Persone fisiche e societa' di persone, non titolari di partita Iva, che hanno scelto nella dichiarazione dei redditi - Unico 2008 - il pagamento rateale ed hanno effettuato il primo versamento entro il 16 giugno 2008 dovranno versare la quinta rata delle imposte e dei contributi dovuti a titolo di saldo e di primo acconto con l'applicazione degli interessi nella misura dello 1,73%. Se il versamento e' stato effettuato entro il 16 luglio e' prevista una maggiorazione dello 0,4% (con applicazione degli interessi nella misura dell'1,23%).

   - 30 SETTEMBRE, 5 E 8 PER 1000: Le persone fisiche obbligate alla presentazione della dichiarazione in via telematica e non obbligate che hanno scelto l'invio telematico dovranno presentarne la dichiarazione dei redditi Unico 2008 e indicare la scelta per la destinazione dell'otto e del cinque per mille. E' inoltre l'ultimo giorno utile per la regolarizzazione dei versamenti di imposte relative all'anno 2007 – non effettuati (o effettuati in misura insufficiente).

   - 30 SETTEMBRE, RICHIESTA BONUS FAMILIARI: Presentazione della richiesta per ottenere il bonus di 150 euro e di una ulteriore somma di pari importo per ogni familiare a carico. (ANSA).

 

FISCO: SE EVADI TU LO FACCIO ANCH'IO, STUDIO BOCCONI

75% ITALIANI DICHIARA CON ERRORI, TRANNE QUANDO SONO CREDITI

 

   (ANSA) - MILANO, 29 AGO - L'evasione fiscale si basa su un fenomeno preciso: l'emulazione. Cioe', se lo fa il tuo vicino ti senti quasi in dovere di farlo anche tu: questo fenomeno, chiamato 'moltiplicatore sociale' diffonde in fretta l'evasione, ma la rende anche piu' facile da debellare. Facendola diventare un investimento conveniente per lo Stato. E' la tesi di una ricerca di Giulio Zanella dell'Universita' di Siena e di Roberto Galbiati dell'Universita' Bocconi, che mette in luce diversi comportamenti 'patologici' degli italiani.

   Lo studio, presentato nel corso del congresso Eea-Esem in corso presso l'ateneo milanese, afferma che, in riferimento alla situazione italiana, per ogni euro speso dallo Stato contro l'evasione fiscale, se ne recuperano in media 2,3. ''Abbiamo analizzato il fenomeno attraverso la lente del 'moltiplicatore sociale' - spiega Galbiati - chiarendo con un modello matematico quanto, secondo il senso comune, l'evasione da parte dei singoli cittadini sia legata a un comportamento di emulazione nei confronti dei vicini che la praticano''.

   Secondo i due studiosi, alla base di questa decisione del singolo c'e' una precisa struttura economica. ''A livello teorico l'evasione e' come una forma di investimento - aggiungono - ed e' razionale non pagare le tasse se ci si aspetta che anche altre persone portino a frutto senza danni lo stesso tipo di operazione''. E' vero, afferma la ricerca, che il cittadino sa come l'incremento del numero degli evasori comporti una maggiore pressione da parte di chi controlla, ma si pensa anche che questo aumento della base di evasori teoricamente da perseguire comporti maggiori difficolta' nello scovare le singole persone che compiono il reato.

   La ricerca ha analizzato un 'data base' di 80mila italiani, scoprendo che i tre quarti del campione hanno fornito, piu' o meno volontariamente, dati sbagliati al Fisco per l'accertamento delle tasse da versare, mentre quando si tratta dei propri crediti fiscali nei confronti dello Stato, il 90% comunica con esattezza gli importi che sono dovuti. Il moltiplicatore sociale dell'evasione fiscale, afferma lo studio, puo' servire pero' anche allo Stato in senso inverso. ''Se l'evasione viene scoperta, oltre al singolo individuo anche altre persone avranno un maggiore timore di essere scoperte - spiegano i ricercatori - e quindi si otterra' un rapido effetto traino'' in senso positivo per le finanze dello Stato. E questo sarebbe successo con l'aumento delle risorse di controllo antievasione registrato durante l'ultimo Governo Prodi, conclude Galbiati.  (ANSA).

 

FISCO:DA LUNEDI'DETRAZIONE INTEGRALE IVA ALBERGHI,RISTORANTI

 

   (ANSA) - ROMA, 26 AGO - Da lunedi' prossimo le notti in albergo e i pasti in ristorante diventeranno ancora piu' piacevoli. Tutti i titolari di partita Iva potranno detrarre integralmente l'imposta relativa ai servizi alberghieri e di ristorazione. A un'unica condizione: che queste spese siano legate all'attivita' imprenditoriale o professionale esercitata.

   Lo ricorda l'Agenzia delle Entrate spiegando che la misura e' stata introdotta dalla manovra estiva e prevede nello stesso tempo la riduzione al 75% della deducibilita' ai fini Irpef e Ires degli oneri connessi alle prestazioni di vitto e alloggio. Una partita di giro che risponde alla necessita' di garantire una sostanziale invarianza delle entrate erariali, che avrebbero subito un calo non indifferente in seguito all'ampliamento del diritto alla detrazione. Quest'ultimo, una volta verificata l'inerenza della spesa sulla base dei principi generali enunciati nel decreto Iva, consente di detrarre in misura piena l'imposta addebitata sulle prestazioni offerte da hotel e di ristoranti.

   Viene dunque a cadere il limite alla detraibilita' dell'imposta sul valore aggiunto sancito dal Dpr 633/1972. Una restrizione del diritto alla detrazione gia' in parte attenuata dalla Finanziaria 2007, che aveva riconosciuto la detraibilita' dell'Iva sui servizi alberghieri e ristorativi, purche' fossero fruiti in occasione della partecipazione a convegni e congressi di lavoro ed erogati nei giorni di svolgimento degli eventi. A queste spese si aggiungono ora anche quelle sostenute, a partire dal primo giorno di settembre, per i pranzi e le cene di lavoro e per i pernottamenti in hotel, che diventano pienamente detraibili ai fini Iva. Ma le novita' introdotte nel campo dei rimborsi spese non si fermano qui. Come contropartita alle modifiche apportate alle disposizioni tributarie in materia di Iva, il decreto ha previsto una rimodulazione delle imposte dirette. La deducibilita' delle spese di ristorazione e di pernottamento in albergo, che prima era consentita integralmente, e' stata infatti ridotta al 75 per cento dell'ammontare complessivo. La limitazione non si applica pero' ai costi di vitto e alloggio sostenuti da lavoratori subordinati e co.co.co. per trasferte fuori dal territorio comunale e all'estero. Per quanto riguarda la decorrenza delle nuove norme, vale la pena sottolineare che gli effetti del provvedimento non sono coincidenti nel tempo. Infatti, mentre sul versante Iva l'imposta diventera' pienamente detraibile gia' a partire da lunedi' prossimo, le novita' in materia di deduzioni Irpef e Ires saranno pienamente operative a partire dal 2009, ossia dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre di quest'anno. Al momento della compilazione del modello Unico 2009 pero' l'importo degli acconti d'imposta dovra' essere calcolato tenendo conto della nuova misura di deducibilita' introdotta dal decreto legge 112/2008.

   La misura prevista dalla manovra estiva comporta una serie di problematiche contabili nella gestione delle trasferte sia dei dipendenti che dei collaboratori esterni. Da una parte le aziende dovranno modificare i processi gestionali interni in modo da contabilizzare correttamente i costi del personale. Dall'altra i dipendenti dovranno ricordarsi di chiedere sempre il rilascio della fattura per i servizi acquistati con l'indicazione sia dei dati personali che del datore di lavoro.(ANSA).

 

FISCO: OCCHIO A BARCHE E ROULOTTE, SCATTA REDDITOMETRO

 

   (ANSA) - ROMA, 27 AGO - Occhio a barche, aerei, navi e roulotte: chi le possiede potrebbe incappare nei controlli del fisco. Il redditometro va infatti a 'tutto gas'. Con l'uso incrociato di indagini finanziarie e dati dell'Anagrafe tributaria, la manovra targata Tremonti da' nuova linfa all'accertamento sintetico: lo ricorda l'Agenzia delle Entrate spiegando che, per il triennio 2009-2011, scatta un piano straordinario di controlli finalizzati alla determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche, sulla base di elementi desunti non solo dalle informazioni presenti in Anagrafe tributaria, ma anche dalla verifica delle movimentazioni bancarie. Hanno priorita' nella scelta delle posizioni da controllare i contribuenti che non evidenziano nella dichiarazione dei redditi alcun debito d'imposta e che, contestualmente, presentano elementi ''indicativi'' di capacita' contributiva.

   La lotta a chi cerca di rimuovere il presupposto del tributo trova cosi' un nuovo impulso con l'impiego del redditometro. Questo strumento di accertamento sintetico, infatti, tende a individuare la capacita' di spesa del contribuente in base a determinati indici di ''ricchezza'' e a valutarne lo scostamento con quanto evidenziato in dichiarazione dei redditi.

   Nel dettaglio, gli indicatori presi in considerazione per verificare se una determinata condotta di vita e' compatibile con quanto dichiarato consistono nel possesso di aeromobili, navi e imbarcazioni da diporto, autoveicoli, altri mezzi di trasporto a motore, roulotte, residenze principali e secondarie, collaboratori familiari, cavalli da corsa o da equitazione e assicurazioni. Tutti beni e servizi spia di capacita' contributiva.

   Per procedere con l'accertamento sintetico e' necessario verificare la sussistenza delle condizioni previste dall'articolo 38, comma 4 del Dpr 600/1973, secondo cui il reddito complessivo netto sinteticamente accertabile si deve discostare per almeno un quarto dal reddito imponibile dichiarato e questo scostamento deve verificarsi per due anni consecutivi. Con la Finanziaria d'estate, dunque, il redditometro alza il tiro. Anche con il coinvolgimento sempre piu' massiccio di Comuni e Guardia di Finanza. Nel piano straordinario di accertamenti da attuare fino al 2011, infatti, spicca proprio la loro crescente partecipazione alla lotta all'evasione. L'articolo 83 del Dl 112/2008, ai commi 10 e 11 illustra le caratteristiche di questa sinergia, tratteggiando le mosse della ''partita a tre'' nella lotta all'evasione. L'Agenzia e le Fiamme Gialle definiscono annualmente, d'intesa tra loro, le modalita' della cooperazione al piano di controlli. La norma, infatti, prevede espressamente che la Guardia di Finanza destini ''un'adeguata quota della propria capacita' operativa alle attivita' di acquisizione degli elementi e circostanze di fatto certi necessari per la determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche''. E non solo. Le operazioni di accertamento passano anche per la ''chiamata'' in causa dei Comuni. Questi enti locali prendono parte alla determinazione sintetica del reddito, segnalando alle Entrate eventuali situazioni rilevanti per la determinazione sintetica del reddito di cui siano a conoscenza.(ANSA).


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