SOLE 24 ORE: CURA SHOCK VIA 4OMILA MILITARI, UNA RIVOLUZIONE SENZA PRECEDENTI PER LE FF.AA., TRA LE MISURE ALLO STUDIO ESTENSIONE ORARI DI SERVIZIO, FLESSIBILITA' D'IMPIEGO E ADDIO A STRAORDINARI E RECUPERI - di Marco Ludovico

venerdì 10 ottobre 2008



Da "IL SOLE 24 ORE" di venerdì 10 ottobre 2008, pag. 25

Un riassetto pesante, con la chiusura di arsenali e caserme; la riduzione in quattro anni da 182mila a 141mila dei militari in totale tra Esercito, Marina e Aeronautica; il ridimensionamento di Stati maggiori e comandi; l`accentramento in una struttura unica della gestione amministrativa e logistica, ora ripartita per ogni forza armata.

Il piano di riordino è stato già  tracciato alcuni giorni fa in un documento del Consiglio supremo di Difesa, presieduto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Alla presenza del premier e dei ministri della Di fesa, dell`Interno, dell`Economia e dello Sviluppo Economico, il capo di Stato maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini, ha ribadito le tesi sostenute in Parlamento il 23 luglio: con le misure previste a luglio dall`Economia, le Forze Armate si ridurranno a un mero erogatore di stipendi (si veda IlSo1e-240re del 22 agosto) e la diminuzione di capacità  operativa sarà  così forte da renderle in tre anni «sostanzialmente inutili». Poi, però, al Consiglio supremo il capo di Smd ha rilanciato: la situazione di crisi «va trasformata in un`opportunità  da afferrare per una trasformazione radicale».

Un obiettivo che richiede «il tempo di una legislatura» tanto che, aggiunge l`alto ufficiale, «occorrerà  una scelta oculata del mio successore» visto che il suo incarico ha durata biennale (ma è rinnovabile). Nel comunicato successivo alla riunione, il Consiglio ha sancito la necessità  di un «piano per la profonda revisione delle strutture territoriali, amministrative e di supporto dell`area Difesa e per una coerente riqualificazione della spesa nei settori del personale, dell`esercizio e degli investimenti». Poi, il documento interno predisposto - verosimilmente con il contributo del consigliere militare del Colle, generale Rolando Mosca Moschini - in tre cartelle progetta una robusta ristrutturazione dell`attuale modello di Difesa.

Un`autentica rifondazione delle Forze armate. Si prevede una concentrazione di mezzi e sistemi in due-tre grandi strutture interforze. Una riduzione delle strutture permanenti all`estero. Una «effettiva e rapida alienazione» degli immobili. Per il personale, si parla di estensione dell`orario di servizio, di flessibilità  d`impiego, addirittura di eliminazione dell`indennità  di lavoro straordinario e dei recuperi. Ma anche di un ricorso massiccio all`obbligo di prepensionamento, così come previsto dalla manovra estiva, per favorire i nuovi reclutamenti. Si profilano anche soluzioni di stampo aziendale: come il ricorso alle sponsorizzazioni, la vendita di materiale mediatico e di reperti operativi; la trasformazione dei soggiorni militari in strutture in grado di produrre lucro o, come minimo, senza pesare sui bilanci.

Sul fronte degli investimenti, l`ipotesi in campo è di fare una parziale riconfigurazione del programma, in modo da limitarli ai progetti essenziali. In uno scenario finanziario particolarmente drastico, però, la soluzione potrebbe essere più severa: finalizzare cioè il programma - immagina il documento - soltanto alle operazioni correnti e ai futuri impegni concretamente prevedibili. E commisurare gli investimenti di più lungo periodo all`effettiva disponibilità  di fondi specifici.

Un terremoto, insomma. Il documento precisa che quelli indicati vanno considerati come spunti per la qualificazione dello strumento militare in un quadro di ridotte disponibilità  finanziarie. Di sicuro, la metà  di quelle indicazioni basta da sola a sconvolgere gli equilibri attuali nelle Forze armate. Il processo può essere virtuoso - il ministero dell`Economia chiede da tempo la riduzione degli sprechi nel settore - ma anche traumatico.

Di certo, per ora, c`è l`annuncio del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di un disegno di legge delega per il riordino del modello militare. Il processo di riordino, insomma, è già  avviato. La bozza del Ddl già  circola tra gli Stati maggiori, così come qualche malumore trattenuto a stento. La vera rivoluzione, però, avverrà  con i decreti attuativi: i contenuti saranno, con ogni probabilità , definiti anche in base al documento del Consiglio supremo. L`allarme dei militari sugli effetti dei tagli, contenuto perfino nello stato di previsione della Difesa allegato al bilancio dello Stato, ora in discussione in Parlamento, sembra già  svanito.

marco.ludovico@ilsole24ore.com
 


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