DIBATTITO PARLAMENTARE SULLE ASSENZE PER MALATTIA, RISCHI DI DISOMOGENEITÀ APPLICATIVE E QUALCHE DUBBIO SULL’INTENZIONE DI VOLER DAVVERO RICONOSCERE LA SPECIFICITÀ ALLE FORZE ARMATE E DI POLIZIA – di Francesco Zavattolo

lunedì 20 ottobre 2008

Nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, 15 ottobre 2008, la Camera dei Deputati ha approvato in prima lettura l’emendamento relativo alla mancata applicazione dell’art. 71 del decreto Brunetta (d.l. 112/20008) agli appartenenti alle Forze Armate e di Polizia.

Nell’attesa che il testo incontri l’approvazione anche del Senato sorge spontanea una domanda: atteso che la disposizione in argomento entrerà in vigore a decorrere dal 2009, verranno decurtate o non le indennità accessorie a chi avrà usufruito del riposo medico tra il 25 giugno (giorno di entrata in vigore del decreto legge) e il 31 dicembre del 2008?

L’onorevole Filippo Ascierto, come risulta dal resoconto stenografico della seduta del 15 ottobre (in allegato), ha fatto presente che in mancanza dei decreti attuativi del d.l. 112 non ci sarà nessun carabiniere, finanziere o poliziotto a cui verrà decurtato lo stipendio per un eventuale assenza per malattia.

Val la pena riportare le esatte parole utilizzate dal Parlamentare nei suoi interventi: “Praticamente ad oggi e al 31 dicembre di quest’anno non ci sarà alcun carabiniere, poliziotto, finanziere o comunque appartenente alle forze dell’ordine o alle Forze armate cui verrà decurtata la retribuzione giornaliera a causa di assenza per le malattie sostenute (…) oggi, non essendo stati adottati i decreti attuativi, ma anche per responsabilità politica del Governo e delle istituzioni, non vi è un solo poliziotto o un solo militare che abbia avuto questa decurtazione. Questa è una misura attesa, si tratta di un articolo importante sul quale votiamo a favore con grande soddisfazione”.

Nonostante le rassicurazioni di cui sopra la questione presenta un aspetto che sposta l’intera faccenda in un cono d’ombra poco comprensibile ai non addetti ai lavori.

Se il governo vuole davvero riconoscere la “specificità” del Comparto sicurezza e difesa quale occasione migliore ribadirlo nell’art. 39-septies di cui sopra? Perché non è stata colta l’occasione?

Vediamo, infatti, cosa prevede l’articolo oggetto della disamina:

“All'articolo 71 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1-bis è sostituito dal seguente:
«1-bis. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto, limitatamente alle assenze per malattia di cui al comma 1 del personale del comparto sicurezza e difesa nonché del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, gli emolumenti di carattere continuativo correlati alla specifica di status e di impiego di tale personale sono equiparati al trattamento economico fondamentale».

Da quanto sopra, si evince che il personale delle Forze Armate e di Polizia viene escluso dalla stretta sulle malattie non in ragione della sua “specificità” (in quanto ad oggi ancora non esplicitamente prevista, anche se inserita nello stesso progetto di legge) o in ragione dell’art. 3 del decreto legislativo 165 del 2001 (perché avrebbero dovuto estendere il provvedimento anche ai magistrati agli avvocati dello Stato, ecc.), ma in virtù di uno spostamento amministrativo-contabile delle voci stipendiali accessorie.

Se tale esclusione fosse avvenuta per la non applicabilità dell’art. 71 del 112 agli appartenenti al Comparto sicurezza e difesa, il legislatore avrebbe dovuto rendere retroattivi gli effetti di questo provvedimento al 25 giugno 2008 e così facendo la norma, nella sua portata, sarebbe stata chiara e non eludibile. Invece, allo stato dei fatti, si lascia aperta la strada a qualche amministrazione – come dire? - “poco elastica” che potrebbe applicare il taglio Brunetta fino al 31 dicembre 2008.

Senza parafrasare una famosa canzone in voga tra i giovani d’oggi, perché accontentarci sempre di mezze verità?

Nell’attesa che venga approvato anche l’art. 39-bis dell’Atto Camera 1441-quater (specificità del Comparto sicurezza e difesa), speriamo che le poste di bilancio del Comparto non debbano finire per essere divise con altre in vista di realizzazione. Come quella, bipartisan, per il sostegno alle famiglie che affrontano gravi sacrifici economici per curare i propri animali domestici (disegno di legge intitolato «Misure per l’istituzione del Servizio sanitario veterinario convenzionato e norme a favore della cura di cani e gatti», presentato dalle senatrici Silvana Amati del Pd e Laura Bianconi del Pdl).

FRANCESCO ZAVATTOLO
Segretario Sezione Ficiesse Pratica di Mare
francesco.zavattolo@gmail.com



Tua email:   Invia a: