NESSUNO TOCCHI ... I SOVRINTENDENTI – di Antonio Patteri

mercoledì 28 gennaio 2009

In un periodo dove si discutono importanti riforme come il riordino delle carriere e la riforma della rappresentanza militare, ci è sembrato doveroso rappresentare le preoccupazioni e le ragioni di migliaia di Sovrintendenti della Guardia di Finanza e, più in generale, di tutto il comparto sicurezza e difesa. Migliaia di lavoratori che, o non sono adeguatamente rappresentati (sindacati di polizia) o non sono affatto rappresentati (rappresentanze militari) nelle istituzioni deputate alla concertazione di tali provvedimenti.

Le nostre proposte sono alquanto semplici ma, nella loro semplicità, possono rappresentare il malcontento e le rivendicazioni di un’intera categoria oggetto, dal 1995, di pesanti danneggiamenti a causa dell’assenza (dovuta principalmente al meccanismo di voto) dagli organismi di rappresentanza militare.

PROPOSTE

1. RAPPRESENTANZA MILITARE

necessità improcrastinabile di inserire nella Rappresentanza Militare la categoria B2 “Ruolo Sovrintendenti”;

 

2. PROGRESSIONE RETRIBUTIVA E DI CARRIERA

a) prevedere la riduzione degli anni di progressione carriera, nei gradi di vice brigadiere, brigadiere e brigadiere capo, dagli attuali 7 (sette) anni a 5 (cinque) anni e adeguare la figura del brigadiere capo + 8 anni con la riduzione dell’anzianità + 8 (otto) anni in + 4 (quattro) anni:

GRADO ANNI DI PROGRESSIONE

da vicebrigadiere a brigadiere: 5 anni
da brigadiere a brigadiere capo: 5 anni
da brigadiere capo a brigadiere capo + 4: 4 anni

b) rivisitazione del sistema parametrale:

GRADO PARAMETRO

Brigadiere Capo con 4 anni nel grado: 128
Brigadiere Capo: 124
Brigadiere: 120,75
Vicebrigadiere: 116,25


3. RIORDINO DELLE CARRIERE:

“NO” al demansionamento degli attuali sovrintendenti nell’ipotesi di un riordino delle carriere che preveda l’unificazione del ruolo sovrintendenti con quello degli appuntati e finanzieri.

Chiediamo, per gli TUTTI gli attuali sovrintendenti vincitori di concorso e nominati con D.Lgs. 199/1995, un riordino delle carriere che preveda l’inquadramento nel ruolo “Ispettori” attraverso la frequenza di un corso di aggiornamento di tre mesi, in ambito regionale e senza trasferimento con accesso previsto con principi meritocratici ovvero per titoli attraverso la valutazione delle seguenti situazioni:

- Titolo di studio;
- Anzianità di servizio
- Conoscenza informatica;
- Titoli di merito;
- Note caratteristiche;
- Punteggio aggiuntivo ai sovrintendenti vincitori di concorso.


4. ALTRE SITUAZIONI

a) ridare dignità al ruolo vietando l’espletamento di mansioni inferiori al nuovo status (autista, cuciniere, ecc.);

b) equiparazione del soggolo per berretto rigido del ruolo sovrintendenti analogamente a quanto previsto per i sovrintendenti della Polizia di Stato.

 

ANTONIO PATTERI
Componente Comitato Ficiesse per i Sovrintendenti
 


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