IMMIGRAZIONE:MARONI IN LIBIA PER SBLOCCO PATTUGLIAMENTI. SEI MOTOVEDETTE E SISTEMA SATELLITARE PER MONITORARE FRONTIERE - NORVEGIA: POLIZIA IN SCIOPERO, MA SOLO 90 MINUTI

martedì 03 febbraio 2009

IMMIGRAZIONE:MARONI IN LIBIA PER SBLOCCO PATTUGLIAMENTI/ANSA
SEI MOTOVEDETTE E SISTEMA SATELLITARE PER MONITORARE FRONTIERE
(di Massimo Nestico')

(ANSA) - ROMA, 2 FEB - Il condizionale e' d'obbligo, visti i problemi e le marce indietro degli ultimi anni, ma questa volta sembrerebbe davvero vicino l'avvio dei pattugliamenti congiunti italo-libici davanti alle coste africane. Domani il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e' infatti atteso a Tripoli per la sigla di un verbale d'intesa con le autorita' libiche. Rimarra' fino a giovedi'. Un arrivo quello di Maroni, che non casualmente coincide con il voto al Senato sul disegno di legge di ratifica del Trattato di amicizia siglato nell'agosto scorso dal presidente Berlusconi e dal leader libico Gheddafi. L'accordo per i pattugliamenti e' stato siglato nel dicembre 2007 ed e' richiamato nel Trattato.
Da mesi il ministro dell'Interno ripete che l'attuazione degli accordi con la Libia ridurra' praticamente a zero gli sbarchi di migranti verso le coste italiane. Proprio dai porti libici (come quello di al Zuwarah, vicino al confine tunisino) parte infatti la grande maggioranza delle carrette del mare che approda a Lampedusa e sulle altre spiagge siciliane. Partenze che un efficace pattugliamento marittimo fino sotto le coste libiche dovrebbe scoraggiare. Ma trovare l'intesa con Tripoli non e' stata esattamente una passeggiata: ci sono stati fraintendimenti, stop and go, trattative defatiganti ed incomprensioni che hanno coinvolto lo stesso ministro. Il viaggio di Maroni e' stato cosi' preceduto da diversi incontri a Roma con l'ambasciatore libico in Italia, Hafed Gaddur, mentre nei giorni scorsi e' volata a Tripoli una delegazione del Viminale guidata dal prefetto Rodolfo Ronconi, capo Dipartimento dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, per mettere a punto i dettagli tecnici dell'intesa.
Ora si e' arrivati alla stretta finale. Nella settimana che vedra' la ratifica definitiva del Parlamento al Trattato di amicizia con la Libia, ci dovrebbe anche essere l'ok ai pattugliamenti, che potrebbero partire entro la fine del mese. L'accordo prevede la cessione alla Libia di sei motovedette della guardia di finanza; l'equipaggio sara' inizialmente misto con gli italiani ad occuparsi di addestramento, formazione, assistenza e manutenzione dei mezzi. Sempre dall'Italia dovrebbero essere inoltre consegnate una ventina di piccole imbarcazioni ad uso della polizia libica.
C'e' poi il complesso capitolo dei confini meridionali della Libia. Migliaia di chilometri di deserto attraversati da un esercito di disperati proveniente dall'Africa subsahariana, in fuga spesso da guerre e fame. Tripoli da tempo chiede all'Europa un aiuto in mezzi e tecnologie per la sorveglianza dell'area. In questo caso, l'accordo prevede l'installazione di un rete di controllo satellitare per monitorare le frontiere di sabbia. A realizzarla dovrebbe essere Finmeccanica: l'Italia coprira' il 50% dei costi, mentre per il restante 50% - indica il Trattato di amicizia - Roma e Tripoli chiederanno all'Unione Europea di farsene carico. (ANSA).
 

NORVEGIA: DOMANI POLIZIA IN SCIOPERO, MA SOLO 90 MINUTI

(ANSA-AFP) - OSLO, 28 GEN - Il principale sindacato di polizia in Norvegia ha proclamato per domani uno sciopero dei poliziotti che, di per se' fatto raro in questo Paese, durera' solo un'ora e mezza, ma sta creando preoccupazione fra le autorita' norvegesi, che temono ne approfitti la criminalita', anche se durante la protesta il sindacato ha assicurato cher saranno garantiti i servizi ''vitali''.
Allo sciopero, convocato contro la decisione del governo di riformare gli orari di lavoro della polizia per decreto e non per concertazione, si prevede aderisca la quasi totalita' dei poliziotti. L'iniziativa ha preso in contropiede il governo, che ha risposto che ''gli orari di lavoro valgono anche per i poliziotti''.
In Norvegia non ha diritto di sciopero dal 1959, ma puo' ricorrere ad azioni di protesta brevi e puntiformi chiamati ''scioperi politici''. (ANSA).
 


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