SICUREZZA: LA RUSSA, CON PATTUGLIE MILITARI-PS -40% REATI - REGIONI: FONDI PER SEDI GDF VERONA E CC ESTE, GIORGETTI - IMMIGRAZIONE: MARONI A TRIPOLI, VIA A PATTUGLIAMENTI. SIGLATO PROTOCOLLO CON LIBIA

giovedì 05 febbraio 2009

SICUREZZA: LA RUSSA, CON PATTUGLIE MILITARI-PS -40% REATI

(ANSA) - ROMA, 4 FEB - ''Li' dove ci sono le pattuglie dei militari insieme alle forze dell'ordine, si e' abbassato dal 20 al 40% il numero dei reati''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel corso di un'intervista alla tv Youdem, del Partito democratico, sottolineando che, ad esempio, ''attorno alla stazione centrale di Milano non c'e' piu' cronaca di uno stupro; la situazione e' migliorata dal giorno alla notte''.
''A me - ha sottolineato La Russa - non interessa che siano i militari a farlo, ma che questi servizi si svolgano. Sono decenni che non c'e' piu' controllo a piedi del territorio nelle ore serali, perche' le forze di polizia non hanno quello strumento, non hanno i numeri per farlo, non hanno l'abitudine. Quello che i cittadini vogliono - ha concluso - e' che al pomeriggio, alla sera e di notte ci sia un servitore dello Stato in divisa a far rispettare l'ordine. Se poi domani avremo i numeri per farlo solo con le forze di polizia, ben venga''.
La legge che ha istituito il servizio volontario e professionale, ha ricordato La Russa, ''fissa i compiti delle forze armate, dice che il loro compito principale e' quello militare, ma dice anche che ci possono essere altri compiti, che da sempre sono svolti dai militari, in casi di eccezionalita' e urgenza''. In questo momento, ha osservato, ''se il Governo decide che c'e' un'emergenza sicurezza, non e' contro la legge immaginare che un numero 'x' di soldati sia deputato a questi compiti''.
''L'idea mia e ne ho parlato con il presidente della Repubblica - ha proseguito il ministro - e' fare una commissione che ho gia' costituito, vedere come con meno risorse si puo' non deflettere sull'attivita' delle forze armate, anzi migliorarla''. L'ipotesi dei 30.000 militari da destinare alla sicurezza, ha aggiunto, ''e' impossibile, magari potremo arrivare a 10.000 se noi decidessimo che, insieme alle forze armate, ci siano uomini delle altre forze dello Stato, come polizia penitenziaria, guardia di finanza, corpo forestale, vigili urbani appositamente addestrati''. (ANSA).

REGIONI: FONDI PER SEDI GDF VERONA E CC ESTE, GIORGETTI

(ANSA) - VENEZIA, 4 FEB - La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell'assessore alle Politiche per la Sicurezza, Massimo Giorgetti, ha deciso uno stanziamento straordinario complessivo di un milione 300 mila euro per intervenire su due delicate situazioni strutturali che riguardano la futura sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Verona e la caserma dei Carabinieri di Este (Padova).
''Nel quadro delle priorita' che ci siamo dati in materia di politiche per la sicurezza del territorio – sottolinea l'assessore - continuiamo a riservare la massima attenzione al potenziamento e alla razionalizzazione dei presidi territoriali delle forze dell'ordine, che svolgono una funzione strategica per garantire il controllo del territorio''. ''I due casi in questione - aggiunge - erano particolarmente urgenti, in quanto situazioni di notevole disagio per l'operativita' di Guardia di Finanza a Verona e Carabinieri a Este: non abbiamo percio' esitato a stanziare i fondi necessari per portare a soluzione i problemi. Ricordo comunque che si tratta di una decisione autonoma della Regione del Veneto, che mette a disposizione esclusivamente fondi propri, essendo ancora in via rinnovo il Patto tra Regione del Veneto e Ministero dell'Interno sottoscritto nel 2002 e scaduto nel 2005''.
Per quanto riguarda Verona, l'esigenza emergente e' quella legata all'ormai indifferibile ristrutturazione dell'ex Caserma Martini, gia' destinata a futura sede del comando provinciale della Guardia di Finanza e della sala operativa. ''Si tratta - sottolinea Giorgetti - di un intervento indispensabile per garantire la piena funzionalita' del Corpo e per assicurare il decoro e la fruibilita' dell'immobile che lo ospitera'.'' Il contributo della Regione del Veneto, pari a 600 mila euro, copre circa la meta' del costo totale dell'intervento: ''risorse importanti - dice Giorgetti - per sbloccare la situazione e portare a compimento l'opera''. Tra le priorita' della provincia di Padova si e' evidenziata, invece, la realizzazione della caserma dei Carabinieri di Este, ''intervento particolarmente urgente - rileva - perche' l'immobile attualmente occupato dall'Arma e' soggetto a sfratto esecutivo'.' In proposito, il Comune di Este ha gia' provveduto ad adeguare i propri strumenti urbanistici e ad acquisire l'area per la nuova costruzione. Anche in questo caso l'intervento finanziario della Regione, 700 mila euro, e' fondamentale per dare concretezza alla prospettiva di sistemare i Carabinieri di Este in una sede adeguata. Per entrambi gli interventi, saranno le Ater di Verona e Padova a fungere da stazione appaltante per i lavori. Gli sforzi della Regione sono stati ingenti nello scorso anno: sono, infatti, gia' stati finanziati interventi per 4 milioni di euro complessivi: si tratta della nuova Caserma dei Carabinieri di Breganze (Vicenza); il completamento della Caserma della Polizia di Stato di Jesolo (Venezia); la realizzazione del progetto ''Citta' della Sicurezza – area perfosfati'' a Portogruaro (Venezia). (ANSA).

IMMIGRAZIONE: MARONI A TRIPOLI, VIA A PATTUGLIAMENTI / ANSA
SIGLATO PROTOCOLLO CON LIBIA; MINISTRO,STOP SBARCHI ENTRO ESTATE

(ANSA) - TRIPOLI, 4 FEB - Semaforo verde per i pattugliamenti congiunti italo-libici contro l'immigrazione clandestina. Con le sei motovedette ad equipaggio misto in azione nel mare di fronte alle coste del Paese africano sara' possibile arrivare ad un azzeramento degli sbarchi entro l'estate. L'auspicio e' del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che oggi a Tripoli ha siglato il protocollo d'attuazione dell'accordo di collaborazione tra Italia e Libia sottoscritto nel dicembre 2007.
VIA LIBERA DOPO RATIFICA TRATTATO AMICIZIA - Un accordo che non era mai diventato operativo per le richieste libiche di inserirlo in una piu' vasta intesa tra i due Paesi che sanasse anche le controversie del passato coloniale. Ecco, quindi, che il protocollo e' stato siglato oggi, all'indomani della ratifica da parte del Parlamento del Trattato di amicizia tra Italia e Libia firmato nell'agosto scorso tra i due leader Muhammar Gheddafi e Silvio Berlusconi.
MARONI, ENTRO ESTATE AZZERAMENTO SBARCHI - Maroni lo ripete da mesi: lo stop agli sbarchi di migranti potra' avvenire solo quando ci sara' il via ai pattugliamenti congiunti a ridosso delle coste libiche. Cio' perche' la grande maggioranza dei migranti che giunge in Italia via mare (36.900 persone nel 2008) parte infatti proprio dai porti libici. Oggi il sospirato via libera all'operazione. ''E' una pagina nuova quella che si apre nei rapporti fra Libia e Italia - ha dichiarato all'ANSA il ministro - non solo per la lotta all'immigrazione clandestina, ma per la collaborazione in tutti i campi''. Quello di oggi, ha aggiunto, ''e' un passo avanti decisivo. Ora partira' la fase tecnica dei lavori; la prossima settimana si costituira' una unita' di coordinamento italo-libica per il pattugliamento congiunto''. L'auspicio del titolare del Viminale e' di vedere, partiti i pattugliamenti, una diminuzione degli sbarchi di clandestini a partire da Pasqua per arrivare all'azzeramento entro l'estate.
LIBICI IN ITALIA PER PRENDERE MOTOVEDETTE - Le sei motovedette della guardia di finanza da consegnare a Tripoli sono pronte da mesi. Ora si trovano a Gaeta, dove nei prossimi giorni si rechera' una delegazione libica che prendera' possesso dei mezzi per trasferirli nel Paese nordafricano, con gli agenti italiani a fare da addestratori.
DA FINMECCANICA RETE CONTROLLO CONFINI SUD LIBIA - Maroni ha poi dichiarato che tornera' molto presto in Libia per verificare l'altro punto previsto nel protocollo di attuazione, quello che riguarda il monitoraggio dei confini meridionali del Paese africano, migliaia di chilometri di deserto attraversati da un esercito di disperati in fuga spesso da guerre e fame. L'accordo prevede l'installazione di un rete di controllo satellitare per monitorare le frontiere di sabbia. A realizzarla sara' Finmeccanica: l'Italia coprira' il 50% dei costi, mentre per il restante 50% Roma e Tripoli chiederanno all'Unione Europea di farsene carico. Si tratta, ha commentato il ministro, ''di un passaggio fondamentale per la riduzione degli ingressi di clandestini in Libia''. Non e' mancato, infine, un fuori programma poco piacevole per Maroni, rimasto bloccato per quasi 40 minuti in un ascensore nella sede del ministero degli Esteri libico. (ANSA).


 


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