CONCUSSIONE IN VERIFICHE FISCALI: 6 ANNI A UFFICIALE GDF - TANGENTI:PROCESSO PINEIDER; CORRUZIONE,CONDANNATI FINANZIERI - AFGHANISTAN: 403 AGENTI AFGANI ADDESTRATI DA GUARDIA FINANZA

sabato 07 febbraio 2009

CONCUSSIONE IN VERIFICHE FISCALI: 6 ANNI A UFFICIALE GDF

(ANSA) - BOLOGNA, 6 FEB - Minacciavano verifiche fiscali severe o infinite nei tempi prospettando agli imprenditori la possibilita' di evitare 'visite sgradite' dietro il pagamento di denaro. Per questo il Tribunale collegiale di Bologna presieduto dal giudice Arnaldo Rubichi ha condannato a sei anni e quattro mesi per concussione l'allora tenente colonnello della Guardia di Finanza Giuseppe De Gregorio, all'epoca comandante del nucleo provinciale di Polizia Tributaria di Bologna, e a sei anni e due mesi l'uomo d'affari Marcello Terzi.
La sentenza ha anche disposto l'interdizione dai pubblici uffici e per il finanziere l'estinzione del rapporto con la Gdf. Gli atti verranno trasmessi alla Corte dei Conti per la valutazione degli eventuali danni erariali. (ANSA).

TANGENTI:PROCESSO PINEIDER; CORRUZIONE,CONDANNATI FINANZIERI

(ANSA) - FIRENZE, 6 FEB - Due sottufficiali della guardia di finanza e un commercialista condannati per corruzione; altri due commercialisti assolti per non aver commesso il fatto. Si e' concluso cosi' il processo sulla presunta promessa di una tangente da 240 milioni di lire durante una verifica fiscale al gruppo Pineider, storica cartoleria di lusso passata nel 2000 alla Hopa, holding di Emilio Gnutti. La sentenza e' stata emessa oggi dalla seconda sezione penale del tribunale di Firenze, presidente Francesco Maradei, giudici a latere Giovanni Perini e Luciana Breggia.
Il collegio ha condannato a tre anni di carcere i finanzieri Giuseppe Zappitelli e Antonio Barbato e il commercialista Claudio Massaroli per corruzione in atto contrario ai doveri d'ufficio. Sono stati invece assolti per non aver commesso il fatto i commercialisti Diego Rivetti e Paolo Vavassori. Le difese si riservano di ricorrere in appello. Emilio Gnutti rimase coinvolto nell'inchiesta ma presto la sua posizione venne stralciata e il pm ne chiese l'archiviazione.
Le pene sono interamente coperte da indulto ma, per i tre condannati, rimane la sanzione accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e per il commercialista il divieto di esercitare la professione per tre anni. I due finanzieri sono stati pero' assolti, cosi' come chiedeva anche il pm Pietro Suchan, dall'imputazione di istigazione alla corruzione.
La vicenda risale al 2001 e il tribunale ha accolto la tesi originaria secondo cui commercialisti e finanzieri, venuti a contatto durante un controllo fiscale al gruppo Pineider, si sarebbero accordati per addolcire l'esito delle verifiche.
L'inchiesta era partita da Milano, ma poi gli atti vennero trasferiti a Firenze come luogo in cui sarebbe stato compiuto il reato. All'inizio erano sette gli accusati ma nel 2007 due di loro, il sottufficiale della Finanza Fausto Mazzuchelli e il commercialista Vitaliano Maria Noventa, hanno patteggiato pene rispettivamente a due anni e sei mesi, e a due anni e quattro mesi. (ANSA).

AFGHANISTAN: 403 AGENTI AFGANI ADDESTRATI DA GUARDIA FINANZA

(ANSA) - ROMA, 6 FEB - Presso la base italiana di Herat, in Afghanistan, c'e' stata la cerimonia di consegna dei diplomi agli agenti della Guardia di frontiera afgana che hanno superato con successo il 22/o corso di formazione tenuto dal personale della Guardia di finanza della task force 'Grifo', comandata dal tenente colonnello Alessandro Morelli. I finanzieri hanno cosi' completato il ciclo formativo di 403 agenti appartenenti alla Afghan border police.
Alla cerimonia ha presenziato il comandante di Italfor, il colonnello Francesco Crocitto, che, rivolto agli agenti afghani, ha spiegato: ''il vostro operato, teso al contrasto del contrabbando e del traffico di droga e di armi, contribuira' allo sviluppo della sicurezza interna dell'Afghanistan''.
La task force 'Grifo' opera in Afghanistan dal novembre 2006 con il compito di addestrare la Polizia di frontiera afgana nell'esercizio delle leggi doganali, nella capacita' di contrastare il fenomeno del contrabbando, dell'immigrazione clandestina, del traffico di droga e di armi, nonche' di contribuire alla difesa dei confini. (ANSA).

 


Tua email:   Invia a: