PRIMARIO SUICIDA:ERA INDAGATO A NAPOLI,CHOC IN OSPEDALE - FALSO MARESCIALLO DELLA FINANZA DENUNCIATO A CASERTA

domenica 01 marzo 2009


PRIMARIO SUICIDA:ERA INDAGATO A NAPOLI,CHOC IN OSPEDALE/ANSA
LETTERA ALLE FIGLIE, SONO UNA PERSONA PROFONDAMENTE ONESTA

(ANSA) - NAPOLI, 27 FEB - L'ansia che si trasforma presto in angoscia soffocante per il coinvolgimento in una vicenda giudiziaria dalla quale si riteneva del tutto estraneo, dopo che la Guardia di Finanza aveva eseguito una perquisizione nella clinica dove svolgeva attivita' intramoenia. E' l'unica chiave di lettura plausibile - suffragata dalle affermazione dei familiari e dalle poche informazioni che trapelano dalle fonti giudiziarie - per capire le ragioni del suicidio del primario di chirurgia oncologica del Cardarelli, Salvatore Franzese, che si e' tolto la vita ieri pomeriggio con un'iniezione letale nel suo studio all'interno dell'ospedale napoletano.
Un epilogo tragico che ha suscitato forte emozione tra quanti lo conoscevano, tutti concordi nel descrivere Franzese come una persona dalle grandi doti umane e professionali. ''Mi ritengo e credo di essere una persona profondamente onesta'', e' uno dei passaggi della lettera che ha lasciato alle tre figlie, alle quali ha rivolto l'invito ad andare via da Napoli. ''Era offeso, oltraggiato...'', ha detto la moglie provando a spiegare il gesto del chirurgo. Un suicidio giunto a pochi giorni dalle verifiche eseguite dalla Guardia di finanza a Villa del Sole, struttura sanitaria privata nella quale Franzese svolgeva attivita' di intramoenia. La mattina del 17 febbraio scorso i militari della Finanza si recarono nella casa di cura per eseguire una perquisizione.
Una iniziativa disposta dal pm Francesco Curzio, della sezione reati contro la pubblica amministrazione della procura di Napoli, che - a quanto si e' appreso oggi - aveva avviato una indagine su presunte irregolarita' nell'attivita' dei medici del Cardarelli che nella struttura privata esercitano attivita' intramoenia. Accertamenti per verificare eventuali illeciti che pero' avevano avuto evidentemente un effetto devastante sotto il profilo psicologico per Franzese che risultava tra le persone sottoposte alle indagini. Testimoni raccontano che nei giorni scorsi mentre era in camera operatoria il chirurgo aveva chiesto dettagli sulla tecnica della ''dolce morte'' adottata negli Stati Uniti, il segno che forse aveva gia' in animo di farla finita con quel sistema che poi mettera' in pratica a poca distanza di tempo
''Aveva avuto delle delusioni professionali, anche da qualche familiare di qualche paziente, perche' in questo mondo c'e' tanta gentaglia - ha spiegato la moglie - Lui diceva di non essere piu' a suo agio in questo mondo. Lo aveva detto anche ascoltando il festival di Sanremo. Mio marito non ha mai lavorato a scopo di lucro: era buono, generoso, aveva file di gente davanti alla sua porta. Faceva favori a tutti. Ha operato moltissime persone anche gratuitamente tutti i primari del Cardarelli possono confermarlo. L'amministrazione dei soldi passava per le mie mani, non c'era niente che non fosse in ordine: lui neppure vi andava mai in banca''.
Il procuratore aggiunto Franco Roberti, coordinatore della Dda, e cognato di Franzese si e' recato stamane nella affollatissima camera ardente allestita al Cardarelli. Il magistrato ha spiegato di non essere al corrente della verifica della guardia di finanza nei confronti del cognato: ''Non me lo aveva neanche detto''. Durante la messa, il sacerdote Leonardo Zeccolella ha detto nell'omelia: ''Chissa' quale buio quale oscurita' si era impossessato della sua mente''.
I funerali si svolgeranno domani. Il direttore generale del Cardarelli Enrico Iovino ha spiegato che l'autorita' giudiziaria ha dato il via libera rimuovendo ogni ostacolo.

FALSO MARESCIALLO DELLA FINANZA DENUNCIATO A CASERTA

(ANSA) - CASERTA, 27 FEB - Distintivi, contrassegni, un tesserino di riconoscimento munito di fotografia che lo ritraeva in divisa da maresciallo della Guardia di Finanza, ed una pistola a salve con la relativa fondina sono stati trovati da militari veri delle Fiamme Gialle del comando provinciale di Caserta, nell'abitazione di un sessantenne casertano.
Nel corso della perquisizione domiciliare, disposta dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere, sono stati trovati, in particolare, una divisa completa della Guardia di Finanza, due berretti completi di fregio, una finta placca distintiva del Corpo, un tesserino di riconoscimento munito di distintivi vari e la pistola. L'uomo e' stato denunciato per illecita detenzione di segni distintivi, contrassegni e documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia. (ANSA).
 


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