SULLE RONDE IL COCER CARABINIERI POLEMIZZA CON LA RAPPRESENTANZA DELLA GUARDIA DI FINANZA: STRAPARLA PER COMPIACERE I POLITICI

lunedì 02 marzo 2009

Consiglio Centrale di Rappresentanza
-Sezione CO.CE.R. Carabinieri

Oggetto:- Documento Stampa. Razionalizzazione delle Forze di Polizia e Istituzione delle Ronde.

Il CO.CE.R. Carabinieri, visto il proliferarsi delle tematiche in oggetto, rimane sbigottito dalle affermazioni e comunicati che si susseguono in questi giorni nei mas media.
A tal proposito pare preoccupante il Comunicato stampa redatto dal CO.CE.R. della Guardia di Finanza allorquando segnala che l’Arma dei Carabinieri dovrebbe passare alle Dipendenze del Ministero dell’Interno. Assurdamente tale Organismo di Rappresentanza parla o meglio straparla su questioni che inciderebbero in negativo sulla sicurezza del Paese ove da secoli la Benemerita e la polizia di Stato svolgono in perfetta armonia il proprio servizio all’Italia ed all’estero garantendo nello stesso tempo una pluralità di azioni e strategie che altri Paesi ci invidiano.
Nella circostanza il CO.CE.R. Carabinieri segnala che l’Arma, da sola, produce il 55% dell’attività operativa, rispetto a tutte le altre Forze di Polizia. Nel caso in cui si dovrebbe razionalizzare il Comparto Sicurezza, semmai bisognerebbe applicare una nozione strettamente imprenditoriale sul modello nel quale le ditte che producono di meno dovrebbero affiancarsi a quelle che sviluppano in termini di operosità molto di più. Progetto che comunque il CO.CE.R. auspica non praticabile per la distinzione strategica dei vari Corpi di Polizia.
L’Arma con i tagli avuti dalle varie legislature, ha già eseguito un’ampia razionalizzazione sia dei reparti sia nei capitoli di bilancio. Nonostante questo è riuscita ad accrescere la propria produttività nei compiti a lei assegnati, portando da un lato nelle casse dell’erario e dall’altro al giudizio della Magistratura notevoli quantità di somme e soggetti.
Dispiace sottolineare che in prossimità di chiusura della Coda Contrattuale il CO.CE.R. della G.D.F. esca con un comunicato strettamente filo politico, come per compiacersi ad alcuni parlamentari. Dispiace altresì constatare come taluni Parlamentari sostengano l’idea di razionalizzare il Comparto Sicurezza senza accorgersi che il loro Comparto Parlamentare è sempre cresciuto a dismisura e non è mai stato razionalizzato, vedasi, le Provincie e le Comunità Montane.
Per quanto attiene il Decreto sulle “Ronde” il CO.CE.R. Carabinieri sostiene impraticabile un’azione di tal misura su un impianto sicurezza che opera nel nostro Paese. Si sottolinea il fatto che già nei giorni scorsi si sono verificati episodi, vedi la città di Padova, ove scontri tra Non Global e soggetti addetti alle Ronde hanno creato preoccupazione ai cittadini e un dispendioso lavoro alle Forze dell’Ordine, intervenute per sedare i tafferugli, distogliendosi dai loro compiti di sicurezza giornalieri. Il tema sicurezza e strettamente legato alle risorse economiche, assegnate ormai da anni in misura sempre minore dalle varie Finanziarie alle Forze dell’Ordine. Tra l’altro non si possono istituire Ronde di Vigilanza allorquando nella Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri mancano quasi 10 mila uomini.
Il CO.CE.R. sottolinea che l’impianto Sicurezza deve essere basato su due pilastri fondamentali:-
L’incremento consistente delle risorse economiche al fine di migliorare gli standard operativi, logistici e tecnologici delle Forze di Polizia;
La creazione immediata di nuovi Istituti di pena al fine di scongiurare nuovamente l’ipotesi di un indulto, vanificando i notevoli sacrifici dei Magistrati, Poliziotti e Carabinieri.
In conclusione il CO.CE.R. Carabinieri, chiederà nei prossimi giorni un’incontro sia con il Presidente della Repubblica, sia con il Presidente del Consiglio, al fine di avere dei chiarimenti su tematiche che oggi offuscano la serenità dei nostri colleghi.

1 Marzo 2009

 


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