ARGENTINA: ALLO STUDIO RIFORMA NORME GIUSTIZIA MILITARE - ARGENTINA: NUOVO CODICE MILITARE, STOP A CONDANNE GAY. IN PENSIONE LEGGE DEL '51, FU STRUMENTO PER DITTATURE

domenica 01 marzo 2009

ARGENTINA: ALLO STUDIO RIFORMA NORME GIUSTIZIA MILITARE

(ANSA) - BUENOS AIRES, 27 FEB - I soldati argentini potrebbero essere giudicati da tribunali civili, non piu' da quelle militari: e' uno degli aspetti di una riforma della giurisdizione penale militare allo studio nel governo argentino, della quale si parla da tempo.
L'attuale giurisdizione penale per il settore dei militari e' stata tra l'altro utilizzata dall'ultima dittatura del paese (1976-83) e dai precedenti regimi militari, rilevano le fonti, ricordando che la riforma potrebbe inoltre introdurre importanti novita' in altri aspetti della vita militare, quali per esempio la soppressione della pena di morte.
Con la cancellazione della giustizia militare potrebbe essere eliminata anche la pena capitale, ormai in disuso da decenni, ma di tanto in tanto formalmente richiesta a Buenos Aires in casi eccezionali. La riforma prevede il passaggio dei reati specifici dell'ambito militare al codice penale civile. Alcune leggi del codice militare divenute obsolete e ritenute oggi discriminanti, come il reato di omosessualita', potrebbero essere cancellate e nuove norme, come le molestie sessuali introdotte. (ANSA).

ARGENTINA: NUOVO CODICE MILITARE, STOP A CONDANNE GAY /ANSA
IN PENSIONE LEGGE DEL '51, FU STRUMENTO PER DITTATURE

(ANSA) - BUENOS AIRES, 26 FEB - Va in pensione in Argentina il codice militare del 1951, che era stato uno strumento legale centrale delle dittature degli ultimi decenni: da oggi, a sostituire le vecchie leggi c'e' una nuova normativa che introduce numerose novita', fra cui l'abolizione della pena di morte e delle condanne nei confronti di omosessuali.
Le nuove norme, che inseriscono tra l'altro le molestie sessuali tra i crimini perseguibili ed eliminano le corti marziali, rappresentano ''una novita' assoluta in America Latina'', ha sottolineato Ileana Arduino, responsabile della sezione diritti umani del ministero della difesa e coordinatrice della stesura della normativa.
In sostanza, i militari avranno gli stessi diritti, e obblighi, dei civili. Per far conoscere le disposizioni, il governo ha fatto stampare 20 mila fascicoli con il nuovo
regolamento disciplinare.
L'attuale giurisdizione penale per i militari e' stata tra l'altro utilizzata dall'ultima dittatura del paese (1976-83) e dai precedenti regimi militari, ricordano fonti del governo, sottolineando le principali novita'.
La pena capitale e', per esempio, in disuso da decenni, anche se di tanto in tanto formalmente richiesta a Buenos Aires in casi eccezionali. E d'altra parte, l'introduzione delle molestie sessuali e' un delitto contro la persona che la legge prevedeva solamente per i civili: ora viene appunto esteso anche all'esercito.
La riforma ''rappresenta un contributo fondamentale per rafforzare i vincoli tra i militari e la societa''', ha sottolineato la ministro della difesa Nilda Garre', ricordando inoltre che finora in Argentina ''i militari si sono sempre fatti giustizia da soli''. Quello delle forze armate era, ha aggiunto, ''un foro speciale, inaccettabile per un sistema democratico e repubblicano''.
Il nuovo testo e' stato preparato da una commissione composta da esperti sia di organi dello Stato, quali per esempio il giudice della Corte suprema Eugenio Zaffaroni, sia di organismi non ufficiali.
Da oggi non saranno piu' possibili, tra l'altro, episodi come quello che porto', nel 1956, all'esecuzione del generale peronista Juan Jose' Valle.
La riforma entrata in vigore oggi non e' una sorpresa, visto che se ne parlava gia' dall'arrivo alla Casa Rosada, nel 2003, di Nestor Kirchner, ed e' stata confermata dalla moglie del presidente, l'attuale capo dello Stato Cristina Fernandez de Kirchner. (ANSA).
 


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