IL COISP SULLA POLEMICA TRA COCER CC E COCER GDF: ARMA DEI CARABINIERI ALLE DIPENDENZE MINISTERO INTERNO. SAREBBE ANCHE ORA!" - da www.grnet.it

martedì 03 marzo 2009

Dal sito GrNet martedì 03 marzo 2009


COISP: ARMA DEI CARABINIERI ALLE DIPENDENZE MINISTERO INTERNO. SAREBBE ANCHE ORA! ADESSO E’ UNA FARSA FUORI DAL TEMPO.

Roma, 3 mar - “Non possono che suscitare perplessità, tanto per usare un eufemismo – afferma Franco Maccari, Segretario Generale del Co.I.S.P. – le dichiarazioni del Cocer Carabinieri successive al comunicato stampa redatto dagli omologhi della Guardia di Finanza con il quale questi hanno segnalato l’opportunità che l'Arma dei Carabinieri passi alle dipendenze del Ministero dell'Interno”. “Una dipendenza che – continua Maccari – , secondo l’organismo di rappresentanza dei Carabinieri, inciderebbe «in negativo sulla sicurezza del Paese», quando invece è sicuro – afferma il Segretario Generale del Co.I.S.P. – che nessun danno ne avrebbe l’Italia e gli Italiani, mentre potrebbe esserne lesa solamente qualche lobby!”

“Certo che l’Italia è un Paese insolito - prosegue Maccari -, è rimasto l’unico che ha due Corpi di Polizia con compiti identici. Anche la Francia di recente, con un coraggioso atto del suo Presidente, ha riunito la Gendarmeria sotto il Ministero dell’Interno”!

“Allora delle due l’una – incalza Maccari: o è tutto il resto del mondo che danneggia il sistema di pubblica sicurezza unificando sotto un’unica direzione le Forze di Polizia, o siamo noi che non cediamo alla tentazione di fare del bene al Paese ed ai suoi cittadini.

Che vi siano interessi, difficili da decifrare, nel non volere un coordinamento unico, e nell’evitare la specializzazione e la divisione di compiti e territori, questo è palese. E’ strano però – prosegue Franco Maccari – come in un momento in cui si invoca la razionalizzazione ed il risparmio, il Cocer Carabinieri taccia sul fatto che la scellerata decisione che anni addietro elevò l’Arma al rango di Forza Armata (la quarta, sic!), fatto che non ha eguali nel resto del mondo, ha enormemente accresciuto non i compiti ma il dispendio di denaro pubblico, visto che a seguito di quella furono allargati i ranghi degli Ufficiali, in particolare Generali, furono istituite nuove Direzioni, Comandi, Uffici etc. senza che ciò abbia comportato un benché minimo vantaggio alla sicurezza dei cittadini!”

“Giusto per avere un’idea degli enormi sprechi di risorse – continua il Segretario del Sindacato di Polizia Co.I.S.P. –, si pensi ai settori che si occupano delle attività amministrativo-contabile e tecnico-logistica delle Forze di Polizia. Ebbene, la Polizia ha una propria Direzione, con i vari Uffici periferici, che elabora la contabilità del personale ed ha una Direzione per la cura degli aspetti tecnico-logistico dell’organizzazione, e così anche i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria ed il Corpo Forestale ognuno dei quali ha vari Reparti. Tutti, in pratica fanno le stesse cose: calcolano stipendi ed indennità del tutto simili tra loro e spesso curano le stesse Caserme ( le caserme dei carabinieri sono gestite sia dal Viminale che da una Direzione dell’Arma). Di certo se vi fossero uniche Direzioni, soprattutto se gestite da impiegati civili, migliaia sarebbe gli uomini che si potrebbero recuperare per l’attività di polizia, perché quello che c’è è un sistema di duplicazioni delle attività burocraticoamministrative che farebbe impallidire il Ministro Brunetta se solamente egli ne prendesse piena cognizione”.

“Il Cocer Carabinieri afferma che «l'Arma, da sola, produce il 55% dell'attività operativa, rispetto a tutte le altre Forze di Polizia»??….. Beh – riprende Maccari – da una parte saremmo veramente curiosi di conoscere su quale metodo scientifico di calcolo si basa la percentuale elaborata dal Cocer, visto che in materia di ordine pubblico il 75% dei servizi è assicurato dalla Polizia di Stato e che i risultati in materia di contrasto della criminalità (arresti, denunce, operazioni di p.g, etc….) non sono di certo a favore dei «cugini» (il nostro non è sicuramente un metodo scientifico quanto quello del Cocer, ma sono i dati ufficiali di ogni fine anno), dall’altra parte però non è nostra intenzione lasciarci attrarre nella bagarre del «chi è più bravo» perché è importante invece per i cittadini e per il Paese evidenziare gli sprechi oggettivi e visibili che una forsennata duplicazione di compiti e di presenze sul territorio ha prodotto e continua a produrre.

Sarà capitato a tutti, ad esempio, di transitare dentro la Stazione ferroviaria di Roma Termini e vedere da una parte il comando della Polizia e vicino quello dei Carabinieri…. Ebbene, la presenza della Polizia in stazione conta centinaia di unità, quella dei Carabinieri invece poche decine. Non è importante, evidentemente, rendere un servizio, ma è importante esserci e farsi vedere anche in quello che è un chiaro settore della Polizia di Stato che è chiamata a presenziarlo con i suoi reparti della Polizia Ferroviaria.

Già, l’Arma però deve farsi vedere….. ma non dovrebbe meglio impiegare le proprie risorse magari destinandole in un proprio Ufficio di un qualsiasi comune che, avendo pochi uomini, non riesce a garantire nemmeno una pattuglia????

Anche gli esempi come la Stazione Termini di Roma – afferma Franco Maccari – rientrano in quella che il Cocer Carabinieri dichiara essere una «un'ampia razionalizzazione» dei Reparti dell’Arma?

E comunque a proposito di razionalizzazione…. – prosegue Maccari – tempo addietro un Ministro dell’Interno aveva tentato di indicare ai vari apparati di polizia i settori specialistici di cui si doveva occupare ogni singola Forza. Quel decreto in molti punti non è stato attuato e di certo i responsabili delle varie Forze dell’Ordine non sono stati chiamati in causa per inadempimento!
La legge finanziaria del 2007 aveva imposto la chiusura delle Direzioni Interregionali ed il ridimensionamento o chiusura di Reparti per tutte le Forze di Polizia. Chi ha adempiuto?
Beh, la Polizia non ha tardato a rispettare la legge ottemperando alle chiusure. Non è dato invece sapere quali Uffici siano stati soppressi da parte dell’Arma!” “Noi siamo comunque convinti di questo – conclude il Segretario Generale del Co.I.S.P. – : se il Comparto Sicurezza, area di importanza primaria della Pubblica Amministrazione, dovesse «adottare una nozione strettamente imprenditoriale» (come dice il Cocer Carabinieri) e cioè conformarsi agli stessi principi di un qualsiasi settore privatistico, vale a dire efficacia, efficienza ed economicità, potremmo senza tema d’errore affermare che il suo responsabile sarebbe stato licenziato in tronco! Certo, qualora di responsabile se ne potesse determinare uno, visto che tra Ministeri che si occupano di sicurezza pubblica di confusione ve ne è tanta: Ministro dell’Interno, della Difesa, delle Finanze, delle Politiche Agricole…..

“In ogni caso – dichiara in ultimo Franco Maccari – , il Cocer dei Carabinieri la smettesse di emettere comunicati con il chiaro intento di spargere dubbi e paure. Non è possibile scrivere, come ha fatto il predetto organismo di rappresentanza militare, che una eventuale dipendenza dell’Arma dei carabinieri dal Ministero dell’Interno inciderebbe «in negativo sulla sicurezza del Paese». La storia ci dice che quando fu studiato un tentativo di golpe, alcuni degli attori erano carabinieri non poliziotti! Alla gente non interessa sapere se i carabinieri hanno “fatturato” il 55% dell’attività operativa (sempre ricordando che non è dato sapere qual è il loro metodo di calcolo). I cittadini vogliono poter contare su un livello elevato di sicurezza ed essere certi di poter fare affidamento, in qualsiasi parte del Paese in qualsiasi ora, sull’aiuto di un poliziotto”.

 


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