SICUREZZA: SINDACI, SPESE FUORI DA PATTO STABILITA' - CGIL,NO MILITARISMO POLIZIA MUNICIPALE - RSU, COMPITI AMMINISTRATIVI PER 25.000 POLIZIOTTI - FISCO:LOTTA EVASIONE PAGA/BEFERA, RISULTATI RECORD, NESSUN FRENO. ORA CONTROLLI PIU'MIRATI

martedì 24 marzo 2009

SICUREZZA: SINDACI, SPESE FUORI DA PATTO STABILITA'/ANSA
MARONI, OK E FUORI DA ACCORDI TUTTE RISORSE DI COMUNI VIRTUOSI
(di Renato Botto)
(ANSA) - TORINO, 23 MAR - Spese per la sicurezza escluse dal
patto di stabilita' interno, un servizio centrale per la
gestione della sicurezza urbana, rafforzamento della polizia
locale. Sono le richieste che i sindaci hanno fatto (o ribadito)
al ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il confronto oggi a
Novara, al convegno promosso dall'Anci 'Oltre le ordinanze. I
sindaci e la sicurezza urbana'.
Il ministro ha rilanciato: ''Sono d'accordo a eliminare dal
patto di stabilita' non soltanto le spese per la sicurezza, ma
tutte quelle risorse pronte da spendere e derivate da una
gestione virtuosa dei bilanci comunali''.
Maroni in sintonia con i primi cittadini anche sulla proposta
di creare un servizio centrale per la sicurezza urbana, gestito
dall'Anci e dal ministero dell'Interno, illustrata dal sindaco
di Padova, Flavio Zanonato, e da Sergio Chiamparino, primo
cittadino di Torino e vicepresidente vicario dell'Anci.
''Il servizio centrale permetterebbe - ha detto Chiamparino -
di coordinare le informazioni e coinvolgere i piccoli Comuni i
quali non hanno la stessa capacita' di intervento dei grandi''.
E il governo potrebbe cosi' - ha osservato Maroni - tenere sotto
controllo continuo ''le azioni messe in campo dalle
amministrazioni comunali''.
Intanto, si e' fatto il punto sui poteri di ordinanza per
questioni legate alla sicurezza urbana: uno studio dell'Anci
rivela che sono state firmate dai sindaci di 318 Comuni, in tre
quarti delle citta' con oltre 250 abitanti, ma solo nell'1% dei
piccoli Comuni.
''Le ordinanze funzionano - e' stato il commento del ministro
dell'Interno - ed e' la strada giusta sulla quale proseguire.
Sono disposto a investire ancora di piu' nella figura del
sindaco come il titolare della sicurezza sul territorio''. E
Franco Pizzetti, coordinatore tecnico scientifico dell'Anci, ha
suggerito di ''favorire l'intervento dell'unione dei Comuni''
nell'uso delle ordinanze.
Maroni ha rilanciato l'idea delle ronde: ''Sono essenziali
per la sicurezza partecipata, se fatte in forma
istituzionalizzata, in accordo con i sindaci e le forze
dell'ordine''. Un'idea che continua a non piacere a Chiamparino:
''La mia preoccupazione che siano di parte e' confermata dal
fatto che finora chi si e' fatto avanti era legato a precisi
partiti politici. Temo che con le ronde si vada verso la
privatizzazione della sicurezza''.
Maroni ha proposto un nuovo incontro con i sindaci in
autunno, a un anno dalla concessione dei poteri di ordinanza.
Nel frattempo, si lavorera' anche per la riforma delle polizie
locali: ''E' giusto integrarle - ha detto il ministro - sia tra
di loro sia con gli altri comparti delle forze di polizia: cosi'
si potra' migliorare lo scambio di informazioni e l'efficacia
delle centrali operative''. (ANSA).

SICUREZZA:CGIL,NO MILITARISMO POLIZIA MUNICIPALE-PROVINCIALE
(ANSA) - FIRENZE, 23 MAR - Il regolamento regionale per
polizia municipale e provinciale approvato in questo giorni
dalla Giunta della Toscana, in attuazione della l.r. 12/2006,
introduce ''pericolosi elementi di militarismo e di confusione
nelle modalita' di impiego e di uso degli strumenti attraverso i
quali si perseguono compiti e si esercitano le prerogative del
corpo di polizia municipale e provinciale''. E' quanto afferma
in una nota la segreteria regionale Cgil Fp, secondo la quale il
regolamento non ''valorizza il ruolo, l'automonia e la
professionalita' della polizia municipale e provinciale''.
In una nota la Cgil-Fp afferma che pur ritenendo necessaria
la conclusione del processo legislativo con l'emissione di un
nuovo regolamento, ''ha lamentato, sin nella definizione della
bozza dell'articolato, sia l'assenza di un vero confronto con le
organizzazioni sindacali, sia la distanza esistente tra alcune
affermazioni di principio sul ruolo e sulla funzione del corpo
di polizia municipale e provinciale e l'individuazione e le
modalita' d'impiego delle uniformi, dei gradi e dei presidi
tattici difensivi. Nei mesi passati abbiamo sollecitato e
presentato proposte di modifiche del regolamento, richiamate
anche nel parere espresso dalla prima commissione del Consiglio
regionale. Rispetto a questi punti qualificanti vi erano state
aperture e assicurazioni, invece con la pubblicazione siamo
costretti a constatare che, tranne qualche piccola modifica
marginale, il regolamento e' rimasto sostanzialmente immutato''.
Per questo il sindacato torna a esprimere ''riserve e
contrarieta''' su ''questioni rilevanti''. In particolare si
rileva che ''i segni identificativi dei gradi richiamano in modo
esplicito quelli della polizia di Stato, contrariamente a quanto
previsto dalla legge quadro. Era opportuno, invece, una
simbologia originale che evidenziasse l'autonomia del settore.
Le modalita' di uso e d'impiego degli strumenti tattici
difensivi vengono rinviate alle competenze della Scuola
sovraregionale di Modena, senza alcuna definizione dei limiti
nell'uso di questi strumenti. Vi e' una discrasia tra i
distintivi di grado e l'inquadramento contrattuale, con un
evidente rischio di 'degradazione' di alcune professionalita'.
Alcuni accessori di abbigliamento e presidi difensivi sono di
chiara derivazione militare''.
La Cgil Fp ribadisce che il corpo della polizia municipale e
provinciale deve continuare a svolgere i propri compiti e
funzioni nello spirito di ''primo presidio della convivenza
civile'' e quale ''front office'' delle amministrazioni locali,
primo contatto tra cittadini e la pubblica amministrazione e
respinge ''qualsiasi tentativo di introdurre una visione
militaristica anche simbolica. Nelle prossime settimane
avvieremo una forte iniziativa volta a informare il personale e
a sviluppare una sensibilizzazione delle forze politiche e delle
istituzioni''.(ANSA).

SICUREZZA: RSU, COMPITI AMMINISTRATIVI PER 25.000 POLIZIOTTI
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Circa 25.000 poliziotti vengono
impiegati per compiti burocratici che nulla hanno a che vedere
con la pubblica sicurezza: si occupano infatti di pratiche
relative a pensionamenti, retribuzioni, contratti. Lo denunciano
le Rappresentanze sindacali unite del Dipartimento di Pubblica
sicurezza in una lettera inviata ai ministri dell'Interno,
Roberto Maroni, dell'Economia, Giulio Tremonti e della Pubblica
amministrazione, Renato Brunetta.
''E' scandaloso - proseguono le Rsu - che costoro
percepiscano retribuzioni che vanno dal 30% al 50% in piu' dei
dipendenti contrattualizzati, che abbiano uno 'sconto' del 20%
sull'anzianita' ai fini pensionistici, che abbiano diritto
mediamente a 42 giorni di ferie, a 30 giorni di congedo
straordinario, che effettuino un ammontare di ore di
straordinario di gran lunga superiore a quello che effettuano i
loro colleghi impiegati in compiti operativi, per i quali detti
trattamenti sono ampiamente giustificati, beneficiando di
provvedimenti economici e normativi ad hoc anche per quanto
riguarda i periodi di malattia''. E non si tratta, aggiungono,
''in gran parte di poliziotti 50enni 'usurati' da servizi
esterni, ma spesso di venti-trentenni che godono di ottima
salute''. (ANSA).


FISCO:LOTTA EVASIONE PAGA;IN 2008 IN CASSA 6,9 MLD(+8%)/ANSA
BEFERA, RISULTATI RECORD, NESSUN FRENO. ORA CONTROLLI PIU'MIRATI
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - La lotta all'evasione fiscale non ha
subito rallentamenti, anzi nel 2008 sono stati raggiunti
''risultati record''. A parlare e' il direttore dell'Agenzia
delle Entrate Attilio Befera che mette subito in chiaro: ''Si e'
parlato molto di evasione nei giorni scorsi. Dire che la lotta
all'evasione e' rallentata e fare errata informazione. Noi
abbiamo deciso di far parlare i numeri''. L'incasso lo scorso
anno e' stato di 6,9 miliardi di euro, l'8% in piu' rispetto al
2007. Gli accertamenti sono stati 645.000, il 29% in piu'
dell'anno precedente e per il 2009 si punta ad un obiettivo
''minimo'' di 7,2 miliardi. Controlli piu' mirati, faro sulle
compensazioni fiscali e in vista anche un ampliamento degli
indicatori per gli accertamenti sintetici; in altri termini per
capire se uno paga o meno le tasse si puntera' a maggiori
controlli anche sul tenore di vita.
- BEFERA, 2008 RECORD. Lo scorso anno l'incasso legato alla
complessiva attivita' di contrasto degli inadempimenti dei
contribuenti ha sfiorato i 7 miliardi di euro, ''un risultato
mai conseguito'', ha fatto notare Befera. Le somme riscosse a
seguito dell'attivita' di accertamento in senso stretto - ha
chiarito il direttore vicario dell'Agenzia Marco Di Capua - sono
state pari a 3,7 mld (+28% sul 2007). La maggiore imposta
accertata nel 2008 e' stata pari a 20,3 mld (+40%).
- OBIETTIVO 2009: 7,2 MLD. ''Riscuotere 7,2 miliardi di euro
e' l'obiettivo che ci siamo posti per il 2009'', ha dichiarato
il direttore dell'Accertamento, Luigi Magistro. L'Agenzia
assicurera' il tutoraggio per le grandi imprese e un
miglioramento in termini qualitativi di tutte le tipologie di
accertamento. ''Non si puo' sparare nel mucchio e aumentare gli
adempimenti per tutti - ha commentato Befera riferendosi ad
alcune norme del recente passato che sono state superate come
quelle sulla tracciabilita' - non mi sembra la strategia
giusta''. Inoltre, particolare attenzione verra' dedicata
all'utilizzo mirato delle indagini finanziarie e al contrasto
del fenomeno delle compensazioni con crediti inesistenti. ''Se
riusciremo a combattere i comportamenti fraudolenti potremo
anche innalzare a favore dei contribuenti onesti il limite alle
compensazioni fiscali'' oggi a 516.000 euro, ha assicurato il
direttore delle Entrate.
- ACCERTAMENTI, PIU' INDICATORI PER CAPIRE SE SI EVADE.
Dovrebbe essere sempre piu' difficile comprare, per esempio, uno
yacht e poi dichiarare un reddito non corrispondente. Attenzione
particolare verra' focalizzata, e' stato detto, sulla
compravendita dei beni di lusso.
- ENTRATE TENGONO, IN LINEA CON PREVISIONI TESORO. Oltre ai
risultati della lotta all'evasione Befera ha anche sottolineato
che l'andamento delle entrate mostra ''una sostanziale tenuta ed
e' in linea con le previsioni del ministero dell'Economia
sull'economia, che sono in ribasso''. I Tremonti-bond
''rispondono alla richiesta di liquidita' delle imprese'', ha
aggiunto. E spiegato che l'Agenzia ha smaltito gran parte dei
rimborsi ultradecennali e ha oramai messo a regime il meccanismo
per il rimborso dei crediti Iva e di quelli che emergono dalle
dichiarazioni dei redditi: entro l'anno saranno lavorate le
denunce dei redditi del 2006-2007.
- PER EPIFANI E' MERITO DEL PRECEDENTE GOVERNO. Per la Cgia
di Mestre e' un ''ottimo risultato'' ma si puo' fare di piu'.
Infine dalla maggioranza arriva il commento di Maurizio Lupi
(Pdl): ''E ora che cosa dice Franceschini?''.
(manuela.tulli@ansa.it)
 


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