G20: OCSE PUBBLICA LISTE PARADISI FISCALI, 4 IN NERA. BELGIO, SVIZZERA E AUSTRIA IN GRIGIA, FRA CHI HA SOLO PROMESSO

venerdì 03 aprile 2009

G20: PARADISI FISCALI, PUBBLICATE LISTE OCSE
(ANSA) - PARIGI, 2 APR - L'Organizzazione per la cooperazione
e lo sviluppo economico (Ocse) ha pubblicato in serata due liste
di paradisi fiscali - fra cui una lista nera che include Costa
Rica, Malaysia, Filippine e Uruguay - dopo la decisione del G20
di agire contro gli Stati che non collaborano in campo fiscale.
(ANSA).
La lista nera comprende i paesi che non si sono mai impegnati a
rispettare gli standard internazionali, precisa l'Ocse sul suo sito Internet.
La lista numero due - la lista ''grigia'' - comprende 38
paesi fra i quali Monaco, Liechtenstein, Antille olandesi,
Belgio, Svizzera e Lussemburgo e riguarda Stati che pur
essendosi impegnati a rispettare le regole dell'Ocse non le
hanno ''in sostanza'' applicate. (ANSA).

G20: PARADISI FISCALI,OCSE; LISTA NERA E LISTA GRIGIA / ANSA
(SCHEDA)
(ANSA) - PARIGI, 2 APR - Questa la lista nera pubblicata
stasera dall'Ocse dei quattro paesi che non si sono impegnati ad
applicare gli standard fiscali internazionali:
- Costa Rica, Malaysia, Filippine, Uruguay.
La lista grigia comprende i 38 paesi che, secondo l'Ocse,
hanno sottoscritto accordi di rispetto degli standard fiscali ma
non li hanno finora ''sostanzialmente'' applicati:
- Andorra, Anguilla, Antigua e Barbuda, Aruba, Bahamas,
Bahrain, Belize, Bermuda, Isole Vergini Britanniche, Isole
Caimano, Isole Cook, Repubblica Dominicana, Gibilterra, Grenada,
Liberia, Liechtenstein, Isole Marshall, Monaco, Montserrat,
Nauru, Antille olandesi, Niue, Panama, St Kitts and Nevis, Santa
Lucia, Saint Vincent & Grenadine, Samoa, San Marino, Isole Turks
and Caicos, Vanuatu, Austria, Belgio, Brunei, Cile,
Guatemala, Lussemburgo, Singapore, Svizzera.
L'Ocse elenca anche i paesi che hanno ''sostanzialmente
applicato'' gli standard internazionali. Fra questi figurano fra
gli altri, oltre all'Italia, Argentina, Cina, Francia, Germania,
Giappone, Olanda, Russia, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti.
(ANSA).

G20: OCSE PUBBLICA LISTE PARADISI FISCALI, 4 IN NERA / ANSA
BELGIO, SVIZZERA E AUSTRIA IN GRIGIA, FRA CHI HA SOLO PROMESSO
(di Tullio Giannotti).
(ANSA) - PARIGI, 2 APR - Come annunciato al termine del
vertice del G20 a Londra, l'Ocse ha pubblicato stasera le liste
aggiornate dei cosiddetti ''paradisi fiscali'', che i leader
mondiali sono determinati ad eliminare. Accanto ai quattro che
finiscono nella lista nera, ce ne sono ben 38 nella grigia, una
fascia di stati che si sono impegnati ad adeguarsi alle norme ma
non l'hanno ancora fatto. In lista bianca, quelli che
''sostanzialmente'' si sono adeguati.
Costa Rica, Malaysia per il suo territorio di Labuan,
Filippine e Uruguay: questo il quartetto contro il quale stasera
tutti puntano l'indice: zero accordi di trasparenza e zero
impegni, finora, per loro. Secondo la definizione tecnica
dell'Ocse, sono territori con ''imposte insignificanti o
inesistenti'', ''assenza di trasparenza fiscale'', ''assenza di
scambio di informazioni fiscali con altri stati'' e ''tendenza
ad attirare societa' offshore con attivita' fittizie''.
Nella lista grigia finiscono molti nomi ''eccellenti'', dalla
Svizzera, che pero' gia' stasera ha fatto sapere di aver
''previsto'' le decisioni del G20 e di essersi adeguata
''ammorbidendo'' il suo segreto bancario, al Belgio,
dall'Austria al Lussemburgo. Si tratta di paesi che si sono
soltanto ''impegnati'' alla trasparenza imposta dalle norme Ocse
ma che finora non hanno sostanzialmente applicato tale
principio.
Negli ultimi giorni, diversi di questi stati finiti in zona
grigia, avevano cercato di correre ai ripari, dando garanzie e
promesse di buona condotta per evitare di finire nell'elenco.
Belgio, Austria, Lussemburgo, Svizzera, Liechtenstein, Andorra:
tutti questi governi hanno promesso che il segreto bancario non
sara' piu' cosi' rigido. Il Belgio aveva anche fatto sapere di
voler anticipare di un anno, dal 2011 al 2010, la pura e
semplice soppressione del segreto, Lussemburgo ed Austria hanno
accettato di cooperare con gli altri paesi scambiando
informazioni bancarie nel caso di sospetto di frode fiscale. La
Svizzera ha ribadito che si conformera' al dettato Ocse.
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico
ha completato gli elenchi con una lista ''bianca'', che
comprende gli stati che ''cooperano in modo sostanziale'': al
fianco di Seychelles o dell'Isola di Man, figurano Italia,
Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Rientra nel novero
dei ''bianchi'' anche la Cina, pur se Pechino non si e' opposta
alla crociata contro i paradisi fiscali soltanto in cambio della
''promozione'' delle sue due amministrazioni speciali, Hong Kong
e Macao, dalla lista nera a quella grigia.
(tullio.giannotti@ansa.it). (ANSA).
 


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