POLIZIA: GOVERNO CONVOCA SINDACATI PER DOMANI DOPO ANNUNCIO MOBILITAZIONE FERRAGOSTO MINNITI (DS), GIUSTA LA PROTESTA DI FERRAGOSTO GOVERNO NON RISPETTA GLI IMPEGNI, SOSTEGNO A SINDACATI

mercoledì 11 agosto 2004

   (ANSA) - ROMA, 10 AGO - Convocazione urgente per domani
mattina alle 11 dei sindacati di polizia da parte del Governo.
Lo fanno sapere i segretari di Sap, Filippo Saltamartini e
Siulp, Oronzo Cosi, che insieme ad altre sigle hanno annunciato
la mobilitazione di Ferragosto contro il Governo.
   ''Siamo soddisfatti per la convocazione - spiegano
Saltamartini e Cosi - si tratta di un risultato molto
importante: domani vedremo cosa ci proporranno''.
   Al tavolo, per conto del Governo, dovrebbe esserci il
ministro dell' Interno, Giuseppe Pisanu, il sottosegretario alla
Funzione pubblica, Learco Saporito e rappresentanti del
ministero del Tesoro.
   Ieri, in una conferenza stampa, i sindacati avevano promesso
una mobilitazione di migliaia di persone per domenica prossima
fin sotto Palazzo Chigi, per protestare contro la politica del
Governo che ''ha dimostrato un forte sbilanciamento a favore
delle forze armate e in danno delle forze di polizia''. (ANSA).

 

POLIZIA: MINNITI (DS), GIUSTA LA PROTESTA DI FERRAGOSTO
GOVERNO NON RISPETTA GLI IMPEGNI, SOSTEGNO A SINDACATI
 
   (ANSA) - ROMA, 10 AGO - ''La manifestazione di protesta che
stanno organizzando per ferragosto i sindacati di polizia e' una
iniziativa giusta, ma segnala anche un momento di
preoccupazione''. Lo afferma Marco Minniti, responsabile Ds per
i problemi dello Stato.
   ''Il comparto sicurezza - continua Minniti - e' stato
fortemente trascurato, ed e' attraversato da un evidente
malessere. Mancano i soldi, manca una politica. Il Governo non
rispetta neppure gli impegni presi solennemente''.
   ''Da tempo abbiamo lanciato l' allarme - conclude l'
esponente dei Ds - e su tutte le questioni oggi rivendicate dai
sindacati e dalle rappresentanze del comparto, ai quali va il
nostro sostegno, abbiamo sviluppato una puntuale e coerente
battaglia parlamentare che siamo decisi a continuare''. (ANSA).

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