LE DONAZIONI PER I TERREMOTATI D’ABRUZZO TRA DETRAZIONI E DEDUZIONI: PARADOSSI FISCALI CHE POSSONO DI FATTO DISINCENTIVARE LA RACCOLTA FONDI DELLA GUARDIA DI FINANZA (di Simone Sansoni)

giovedì 23 aprile 2009

Di seguito un sunto dell’approfondimento in allegato, relativo al regime fiscale delle donazioni a favore dei terremotati d’Abruzzo; il titolo è della redazione del sito.

DONAZIONI AI TERREMOTATI: DETRAZIONI O DEDUZIONI FISCALI?
Le raccolte “istituzionali” svantaggiate rispetto quelle private

Dopo la tragedia che ha colpito la popolazione abruzzese è iniziata una lodevole corsa solidaristica allo scopo di dare un aiuto concreto ai terremotati.
Senza entrare nel contenuto delle singole raccolte fondi promosse da vari enti privati ed istituzioni, tutte meritevoli di apprezzamento, vorrei qui riassumere semplicemente le due tipologie di agevolazioni fiscali alle donazioni da parte delle persone fiche.

Donazioni detraibili

Si tratta delle erogazioni liberali in denaro effettuate in favore delle popolazioni colpite da calamità.

Queste donazioni consentono una detrazione dall’IRPEF pari al 19% dell’importo elargito a condizione che siano eseguite per il tramite di alcuni soggetti:
a) ONLUS
b) organizzazioni internazionali (es. Croce Rossa);
c) altre fondazioni, associazioni, comitati ed enti aventi tra le proprie finalità gli interventi umanitari in favore di popolazioni colpite da calamita' pubbliche;
d) amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, enti pubblici non economici;
e) associazioni sindacali e di categoria.

Ulteriore condizione necessaria perché sia consentita la detrazione è che la donazione avvenga tramite banca, ufficio postale, carta di credito etc.

Per il sisma de L’Aquila si tratta, a titolo esemplificativo, delle raccolte fondi promosse in questi drammatici giorni da numerose ONLUS ma anche da alcune istituzioni pubbliche, prime tra tutte il Dipartimento della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana, e molti enti locali (es. Regione Abruzzo).

A questi si è aggiunta anche l’iniziativa del Comando Generale della Guardia di Finanza che, sollecitato dal Consiglio Centrale di Rappresentanza militare, ha attivato una raccolta volontaria di fondi tra il personale, sia preliminarmente tramite bonifici bancari ad un apposito conto corrente (possibile in teoria anche per i non appartenenti al Corpo), sia attraverso la devoluzione del controvalore di una giornata lavorativa oppure della somma di denaro che ciascun Finanziere riterrà più opportuna.

L’iniziativa ricalca quanto attuato a suo tempo dal Corpo in occasione del drammatico maremoto che colpì il sud-est asiatico nel dicembre del 2004.

A mio modesto parere anche la raccolta fondi attuale, come quella del 2004, rientra nei casi che consentono la detrazione dall’IRPEF del 19% della donazione: trattasi infatti di erogazione liberale eseguita per il tramite di una amministrazione pubblica statale, quale la GdF, comprovata da un bonifico bancario (seppur per decurtazione dello stipendio).

L’importo andrebbe quindi indicato nella dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2009 tra gli altri oneri per i quali spetta la detrazione, ovvero più appropriatamente dovrebbe essere considerata dal sostituto d’imposta in sede di conguaglio IRPEF.

Donazioni deducibili

Le persone fisiche possono anche scegliere di donare delle somme ad una organizzazione non lucrative di utilità sociale – ONLUS - che promuova una raccolta di fondi dedicata al sisma abruzzese (l’elenco delle organizzazioni attivatesi a tale scopo sarebbe infinito).

Il contribuente potrà scegliere di portare l’onere in questione in deduzione del reddito complessivo; anche in questo caso l’erogazione dovrà avvenire tramite sistemi di pagamento (tramite banca, posta etc) che consentano controlli a posteriori da parte dell'Amministrazione finanziaria.

In questo caso però, a differenza delle precedenti donazioni detraibili, il risparmio fiscale sarebbe pari all’aliquota marginale del contribuente/donatore (per la maggior parte degli interessati pari al 27% o 38%).

Nel caso in cui, quindi, il donatore scelga di destinare la somma ad una iniziativa dell’ONLUS, anziché quella “istituzionale” (quale Protezione Civile o GdF), egli potrà optare se indicare l’elargizione come onere detraibile al 19%, come precedentemente esposto, oppure se più convenientemente indicarlo nella dichiarazione dei redditi del 2009 come altro onere deducibile: le due agevolazioni sono infatti alternative non potendosi cumulare tra di loro.

Conclusioni paradossali

Come premesso, non si vuole certo perorare una tipologia di donazione a scapito di un’altra; è infatti scontato come mai come in questo caso sia “il gesto che conta”.

Tuttavia, a conclusione di questa modesta illustrazione, preme sottolineare come paradossalmente lo Stato nel disciplinare le agevolazioni fiscali per le donazioni in questione, in astratto incentivi l’afflusso di denaro verso lodevoli soggetti privati, quali le ONLUS, purtroppo a scapito però di quelle amministrazioni pubbliche, come Protezione Civile o Guardia di Finanza, che anch’esse si sono meritoriamente attivate per raccogliere i fondi e la solidarietà di tutti gli italiani per la sfortunata popolazione abruzzese e che forse meriterebbero maggiore riguardo da parte del legislatore fiscale.

Simone Sansoni
Presidente Direttivo Sezione Ficiesse Torino
simone.sansoni@hotmail.it
 


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