IL CARABINIERE MARINO FERRARO MUORE TRAVOLTO DA UN TRENO MENTRE INSEGUE UNO SPACCIATORE, COMMOSSE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DAL FORUM DI FICIESSE (di Ulisse)

domenica 26 aprile 2009

Purtroppo anche un collega dell'arma è caduto nell'adempimento del dovere, con le stesse tragiche modalità di Francesco: onori! Ulisse

TORINO - E' morto travolto da un treno mentre inseguiva uno spacciatore nella notte piovosa di Torino. Vittima un carabiniere di 42 anni, Marino Ferraro, in forza al nucleo Radiomobile di Torino. Era sposato, aveva due figli e da poco aveva voluto tornare nei servizi di controllo del territorio dopo un periodo passato negli uffici.

Sceso da un'auto di pattuglia in corso Principe Oddone, Ferraro ha superato la recinzione lungo la ferrovia tra le stazioni di Porta Susa e Dora che gli spacciatori hanno tagliato in più punti. Ma non si è accorto del convoglio, un Torino-Aosta appena partito, che il pusher invece è riuscito a evitare. Per il carabiniere non c'è stato nulla da fare: le lesioni riportate nell'urto l'hanno ucciso sul colpo. La ferrovia è stata bloccata a lungo nella notte.

In quello stesso tratto di binari all'inizio dello scorso novembre i carabinieri avevano messo a segno un blitz contro lo spaccio. Calandosi da un treno senza passeggeri messo a disposizione dalle Fs, i militari avevano sorpreso una quindicina di spacciatori che si nascondevano tra i binari e un cantiere. Una brillante operazione, portata a termine in una zona dove la lotta allo spaccio continua a essere difficile, malgrado l'impegno delle forze dell'ordine.

La morte di Ferraro è la seconda in pochi mesi a Torino di un carabiniere in servizio. A metà febbraio Carmelo Ganuzza, 26 anni, era rimasto ucciso in uno scontro con un'automobile guidata da un uomo che aveva assunto sostanze stupefacenti.

Una tragica sorte, analoga a quella di Ferraro, era toccata nel novembre 2005 a un finanziere della compagnia di Torino, Francesco Salerno, 34 anni, ucciso da un treno sulla Torino-Milano mentre inseguiva alcuni spacciatori.
( La Repubblica 25 aprile 2009)


Condoglianze alla famiglia del povero Collega e di tutti i caduti in servizio.


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