NO AI CARABINIERI IN DIVISA BLU. L'ARMA NEL MIRINO DEI SINDACATI PERCHÈ SI FONDA CON LA POLIZIA; LE DICHIARAZIONI DI BRUNETTA SUL CONTRATTO SOSTENGONO LA TESI DELLA SMILITARIZZAZIONE (ITALIAOGGI)

venerdì 22 maggio 2009

ItaliaOggi
Numero 119 pag. 6 del 21/5/2009

No ai Carabinieri in divisa blu

PRIMO PIANO
Di Piero Laporta prlprt@gmail.com

Le dichiarazioni di Brunetta sul contratto della sicurezza sostengono la tesi della smilitarizzazione


L'Arma nel mirino dei sindacati perchè si fonda con la Polizia

«Le dichiarazioni di alcuni sindacati del comparto sicurezza e difesa sul decreto di riforma della pubblica amministrazione sono assolutamente prive di fondamento. L'unica norma che li riguarda è quella dell'adeguamento a tre anni della durata del contratto di lavoro. Questi sindacati saranno comunque consultati durante l'iter di approvazione del provvedimento al fine di verificare la compatibilità della nuova durata dei contratti con la specificità del comparto, della quale io stesso sono stato e sono un attivo sostenitore».
Non sappiamo chi abbia materialmente scritto questo comunicato, diffuso a nome del ministro Renato Brunetta. Questo comunicato è errato. I Cocer, le rappresentanze dei militari, hanno espresso perplessità per l'inserimento dei militari nei decreti delegati che disciplineranno il nuovo rapporto di lavoro nella Pubblica amministrazione.
La risposta di Brunetta è un triplice errore. È un errore di linguaggio, ed è un errore nell'approccio costituzionale e istituzionale. I Cocer non sono sindacato e non possono esserlo: la Corte di cassazione sanzionò più volte il divieto di appartenenza dei militari al sindacato. Rivolgersi ai “sindacati del comparto sicurezza e difesa”, come fa Brunetta, costituisce quindi un errore di linguaggio e un vulnus istituzionale. Il terzo errore, di profilo costituzionale, è meno visibile ma non meno grave. Sin dagli anni '70 l'antimilitarismo è solo la punta più visibile d'una corrente trasversale che assimila i militari a impiegati dello stato, svuotando gli art. 52 e 82 della Costituzione e imponendo una lettura ideologica e parziale dell'art.11. L'appello di Brunetta è nella scia della cultura consociativa. D'altro canto, gli stessi Cocer spesso invocano la loro trasformazione in sindacato. L'errore di Brunetta, pertanto, non è detto che spezzi i cuori grigioverde perché le numerose spallate per snaturare le forze armate spesso sono anticipate dagli stessi militari, ai vertici come alla base, come accadde quando caldeggiano l'orario di servizio impiegatizio, gli straordinari o le superindennità.
L'ingresso della Lega nel governo ha accelerato questi processi degenerativi, innestando il neo antimilitarismo padano su una cultura di governo non ancora matura, alimentato dalla presunzione o dalla necessità di sicurezza solo con le risorse locali. Ne consegue il paradosso d'una perfetta continuità con l'antimilitarismo consociativo degli anni '70, nella persistente distrazione dei “pensatori militari” (con rare eccezioni come Caligaris, D'Avossa o Ilari), che si guardano bene dallo stigmatizzare gli errori politici che hanno snaturato le forze armate, fino a renderle complementari alla polizia e persino alla nettezza urbana.
L'incapacità di “leggere” le questioni militari ha varie rappresentazioni; talune tragiche come la fuga delle istituzioni dopo la strage di Nassirya, lasciando i comandanti operativi col cerino in mano, oppure la morte di militari in operazioni per gli assetti inadeguati; talune più divertenti come quando Berlusconi, durante la sfilata del 2 Giugno, si levava a salutare il passaggio dei Carabinieri, per poi reimmergersi nei suoi appunti quando sfilavano altri reparti. E in un certo senso aveva ragione, perché per una serie di circostanze l'Arma dei Carabinieri è divenuta concessionaria unica delle migliori tradizioni militari.
Non bisogna tuttavia dimenticare che proprio l'Arma è il primo obiettivo dei sindacati e di quanti aspirano ad annacquare e sottomettere i Carabinieri nei ranghi della polizia. La cattura di un tale bottino può essere poderosamente favorita dalla sindacalizzazione e dalla definitiva omologazione dei militari con gli impiegati. Chi ha materialmente scritto il comunicato stampa di Brunetta forse non ha alcuna necessità di riflettere su questo articolo.


 


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