USA: FISCO SCOVA EVASORI SU GOOGLE, MY SPACE E FACEBOOK - CONTRATTI: BRUNETTA, SALARIO DIFFERENZIATO E' COME VACCINO

domenica 30 agosto 2009

USA: FISCO SCOVA EVASORI SU GOOGLE, MY SPACE E FACEBOOK
(ANSA) - WASHINGTON, 27 AGO - Prima di chiacchierare sui
social network, da Facebook a My Space, e' meglio regolare ogni
pendenza con il fisco. Altrimenti, negli Stati Uniti, si rischia
grosso. Tra chi legge le vostre conversazioni on-line potrebbe
esserci un agente delle tasse, in grado di rintracciare ogni
vostra irregolarita' fiscale seguendo semplicemente le
informazioni che involontariamente fornite sul web.
Sta capitando in diversi stati americani, come racconta oggi
il Wall Street Journal. In Minnesota, ad esempio, le autorita'
sono state capaci di scovare un evasore di lungo corso leggendo
su My Space che sarebbe tornato nella sua citta' d'origine a
lavorare come agente immobiliare. L'evasore aveva scritto il
nome del suo nuovo datore di lavoro, per cui e' stato un gioco
da ragazzi fare le verifiche del caso e beccare le sue malefatte
fiscali.
Piu' o meno la stessa storia in Nebraska, dove gli ispettori
fiscali hanno recuperato 2.000 dollari da un Dj che su My Space
ha raccontato di aver lavorato a un mega party, ovviamente non
pagando una lira di tasse su quanto aveva guadagnato. Un'altra
tecnica che sta dando ottimi risultati e' dare la caccia ai
potenziali evasori dando un occhio su Google: sempre in Nebraska
un agente ha recuperato 30mila dollari non dichiarati trovando,
grazie al motore di ricerca, il nome di un sospetto nulla
tenente tra i maggiori dirigenti di un'azienda molto nota.
(ANSA).

CONTRATTI: BRUNETTA, SALARIO DIFFERENZIATO E' COME VACCINO
(ANSA) - ROMA, 25 AGO - Sui contratti differenziati ''ha
perfettamente ragione Sacconi'', premiare chi produce di piu'
''e' un po' come la vaccinazione: e' un bene pubblico ed e'
obbligatoria''. Renato Brunetta, intervistato dal Giornale e da
Repubblica, rilancia la sua proposta di federalismo contrattuale
e rassicura sulla crisi: ''Il punto di svolta - dice il ministro
della Pubblica amministrazione - e' avvenuto. Ci vorra' ancora
un anno perche' possa essere univoco in tutti i settori, ma il
peggio e' gia' arrivato''. A giudizio di Brunetta, ''ci
giochiamo tutto nei prossimi mesi, tra la fine di quest'anno e
l'inizio del prossimo: se rallenta la decrescita del Pil gli
effetti si vedranno anche sul mercato del lavoro''. Il ricorso
alla cassa integrazione, osserva il ministro, mostra ''una sorta
di stazionarieta'. Non ci saranno tensioni in autunno''. A
rischio, in realta', potrebbero essere artigiani, negozianti e
cocopro, ''la coda della crisi - sottolinea Brunetta - rischia
di essere velenosa per una fetta dei lavoratori autonomi.
Riconosco che e' una situazione grave e preoccupante, ma anche
che e' socialmente sostenibile''. Del resto, il governo ''non
puo' fare molto di piu' di quanto abbia fatto finora'', cio' che
servirebbe - suggerisce Brunetta - e' ''una 'nuova botta' sulla
casa. Rimettere al centro l'edilizia: casa, casa, casa.
Accompagnare con sgravi fiscali e contributivi il piano casa''.
Quanto ai salari, la contrattazione decentrata - dice Brunetta -
e' ''un bene pubblico'' visto che ''produrre una migliore
distribuzione del reddito non e' un vantaggio dell'impresa o del
lavoratore, e' un beneficio per tutti e per questo lo Stato puo'
decidere di metterci dei soldi attraverso sgravi fiscali e
contributivi. E puo' farlo - insiste il ministro della Pubblica
amministrazione - anche a prescindere da quello che dicono le
parti''. Brunetta, comunque, invita alla cautela sulla richiesta
di Cisl e Uil di azzerare le tasse sugli aumenti decisi in
azienda: ''Il principio e' giusto, ma non esageriamo, bisogna
vedere quanto costa''. Semmai andrebbe adottato il sistema
statunitense: ''Stabiliamo la paga minima oraria con una legge e
lasciamo il resto alla contrattazione decentrata o aziendale''.
Il punto vero, Brunetta ne e' sicuro, e' che ''serve federalismo
contrattuale e, lo dico una volta per tutte, non le gabbie
salariali, che furono introdotte dalle parti e non dallo
Stato''.


 


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