IMMIGRAZIONE:RESPINTI IN LIBIA DALLA GDF MENTRE SALE LA PROTESTA. APPELLO SOMALI A BORDO, AIUTATECI; UNHCR, ITALIA LO HA NEGATO

martedì 01 settembre 2009

IMMIGRAZIONE:RESPINTI IN LIBIA MENTRE SALE LA PROTESTA /ANSA
APPELLO SOMALI A BORDO, AIUTATECI; UNHCR, ITALIA LO HA NEGATO
(di Francesco Nuccio)
(ANSA) - PALERMO, 31 AGO - L'ultimo respingimento deciso dal
governo italiano nei confronti di un gruppo di migranti somali,
intercettati ieri su un gommone al largo delle coste siciliane,
si lascia alle spalle una scia di polemiche e proteste. A
cominciare da una lettera inviata dalla commissione dell'Unione
Europea all'Italia e a Malta, con la quale si chiedono
''chiarimenti'' sulla vicenda che ha visto coinvolti i due
Paesi. Per l' Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) quello
che accade e' molto grave: 'volevano solo asilo''.
Ma anche sul Pattugliatore d'altura Denaro della Guardia di
Finanza, che ha riportato in Libia i profughi, non sono mancati
momenti di tensione. Quando hanno capito di essere stati
rimandati al punto di partenza, gli immigrati hanno cominciato a
protestare, rifiutandosi di essere trasbordati sulle unita'
militari libiche.
A rendere difficoltosa l'operazione anche le cattive
condizioni del mare, tanto che alla fine viene deciso, per
motivi di sicurezza, di dirottare il Pattugliatore direttamente
verso il porto libico di Al Zuwarah, una delle basi principali
utilizzate dal racket degli immigrati per le traversate del
Canale di Sicilia.
''Siamo stremati, alcuni di noi stanno male. Vediamo da
lontano le case di una citta' e temiamo che ci costringano a
sbarcare. Vi prego aiutateci'', e' il disperato appello lanciato
con un satellitare da Ahmed, uno dei 75 profughi a bordo
dell'unita' militare italiana, intervistato telefonicamente da
un giornalista del servizio africano della Bbc.
Dal Pattugliatore, che si trova ancora fermo davanti alle
coste libiche, arriva anche la voce rotta dal pianto di Anab,
una giovane somala: ''Durante la traversata, durata quattro
giorni, una mamma con il suo neonato e' stata soccorsa e
trasportata in ospedale dalle motovedette maltesi, insieme ad
altri due uomini che stavano male. Ma a bordo della nave ci sono
altre donne e ragazzi che hanno bisogno di cure''.
Poi e' di nuovo Ahmed a spiegare le preoccupazione dei
somali, mentre si sentono i suoi compagni rumoreggiare:
''Abbiamo manifestato ai militari italiani l'intenzione di fare
richiesta d'asilo, li abbiamo pregati di non consegnarci ai
libici perche' temiamo di finire in carcere, ma non hanno voluto
sentire ragioni''.
Ed infatti qualche ora dopo, malgrado le grida e le proteste,
gli immigrati vengono fatti sbarcare a terra e trasferiti a
Tripoli. Una situazione che provoca l'immediata reazione di
Laura Boldrini, portavoce in Italia dell'Alto commissariato Onu
per i rifugiati: ''Sono stati respinti uomini, donne e bambini
somali che hanno chiesto di poter fare domanda d'asilo,
implorando di non essere rimandati in Libia. Ma nonostante
fossero a bordo di una motovedetta italiana non gli e' stata
data questa possibilita'. Di fatto gli e' stato negato un
diritto riconosciuto dalle convenzioni internazionali''. (ANSA).

IMMIGRAZIONE:TENSIONE SU PATTUGLIATORE CON MIGRANTI RESPINTI
(ANSA) - PALERMO, 31 AGO - Momenti di tensione sul
pattugliatore d'altura Denaro della Guardia di Finanza, sul
quale si trovano i 75 migranti, tra i quali 15 donne e tre
minori, respinti ieri in Libia dal governo italiano dopo essere
stati intercettati al largo delle coste siciliane.
Gli immigrati, in gran parte somali, si sarebbero infatti
rifiutati di essere trasbordati sulle unita' libiche. A
comunicarlo e' stato uno di loro, telefonando con un satellitare
al corrispondente in Italia della Bbc.
A rendere difficoltosa l'operazione anche le condizioni del
mare, tanto da sollecitare l'intervento di un rimorchiatore.
Alla fine e' stato deciso per motivi di sicurezza di dirottare
il pattugliatore direttamente verso il porto libico di Al
Zuwarah, luogo di partenza di numerosi barconi carichi di
immigrati, dove l'unita' militare italiana sta per approdare.
(ANSA).

IMMIGRAZIONE:MIGRANTI RESPINTI,NON FATECI SBARCARE IN LIBIA
( V. ''IMMIGRAZIONE: TENSIONE SU PATTUGLIATORE...'' DELLE 12.50)
(ANSA) - PALERMO, 31 AGO - ''Siamo stremati, alcuni di noi
stanno male. Vediamo da lontano le case di una citta' e temiamo
che ci costringano a sbarcare. Vi prego aiutateci''. E' il
disperato appello lanciato telefonicamente con un satellitare da
uno dei 75 migranti che si trovano a bordo del Pattugliatore
della Guardia di Finanza che sta per approdare nel porto libico
di Al Zuwarah. La richiesta e' stata raccolta da un giornalista,
di origini somale, che lavora in Italia per conto del servizio
africano della Bbc.
I profughi, che sarebbero tutti somali, hanno detto che dieci
di loro, tra cui sette donne e tre minori, sono in precarie
condizioni di salute. Quattro di loro, soccorsi da una
motovedetta maltese, erano gia' stati ricoverati ieri
nell'ospedale Mater dei della valletta; un quinto, con forti
contusioni alle costole, era stato trasferito sempre ieri a
Pozzallo (Ragusa) con una motovedetta della Guardia Costiera.
''Abbiamo chiesto ai militari italiani - ha aggiunto al
telefono l'immigrato - l'intenzione di fare richiesta d'asilo e
li abbiamo pregati di non consegnarci ai libici perche' temiamo
di finire in carcere, ma non hanno voluto sentire ragioni''.
(ANSA).

 


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