RIPRESA PER LE RAPPRESENTANZE MILITARI. LO STATO DEI LAVORI AL SENATO (Rivista Italiana Difesa)

mercoledì 02 settembre 2009


di Germano Dottori

Sempre al Senato, ancora si impulso del senatore Luigi Ramponi, il 9 luglio è ripreso anche il confronto sui disegni di legge concorrenti che riguardano la riforma delle rappresentanze militari, sospeso nel marzo scorso.
Al provvedimento d' iniziativa del Popolo della libertà, si sono nel frattempo aggiunti quelli del Pd e della Lega Nord, a dimostrazione dell' interesse dei maggiori partiti a confrontarsi su un tema che concerne un' aspetto importante della vita militare. Il Disegno di legge di Ramponi, l' Atto senato 161, riprende in realtà il testo di un provvedimento elaborato da un comitato ristretto creato ad hoc durante la XIV legislatura, nell' ambito della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, con l' obbiettivo di ammodernare le attuali strutture evitando qualsiasi in avanti sulla via delle sindacalizzazione delle Forze Armate, invisa al centro-destra di allora e di oggi. Neanche l' iniziativa legislativa del Pd, prima firmataria la senatrice Pinotti, si spingerebbe in effetti sino al punto di autorizzare aperte forme di sindacalizzazione nelle Forze Armate, pur spinando la strada ad un futuro passo in quella direzione. Il Disegno di legge Pinotti, infatti, prevede di attribuire alle rappresentanze militari tanto il ruolo di parte sociale quanto significative capacità negoziali. Riconosce altresì al personale delle Forze Armate, o appartenente alle Forze di Polizia ad ordinamento militare, il diritto a costituire proprie associazioni. Il provvedimento leghista, firmato dai senatori Giovanni Torri e Sergio Divina, propone infine il coinvolgimento delle rappresentanze militari nel così detto processo di concertazione del pubblico impiego nonché l' introduzione di alcune disposizioni pratiche pensate per affrancare i delegati dalla naturale sudditanza verso le gerarchie militari, ovviamente limitatamente alle questioni rientranti nella competenza di queste strutture. A riferire sul complesso dei Disegni di legge in sostituzione del senatore Giovanni Collino, eletto al Parlamento europeo, è stato chiamato il senatore Vincenzo Galioto, del Popolo della Libertà, che ha immediatamente proposto una tornata di audizioni. Anche in questo caso, quindi, si profila un iter incerto e tortuoso.

(Rivista Italiana Difesa – n. 8/2009)


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