TRATTAMENTO DI MISSIONE ESTERA: FORSE QUALCOSA SI MUOVE. INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL SEN. DEL VECCHIO (PD)

giovedì 03 settembre 2009

Le nostre perplessità circa il trattamento di missione all'estero sono state percepite da un autorevole membro del Senato della Repubblica; di seguito l'interrogazione a risposta scritta del Sen. Del Vecchio ai Ministri della Difesa e dell'Economia e Finanze.
Speriamo che la sensibilità dei responsabili dei Ministeri competenti comporti una risposta adeguata.

Sezione Ficiesse Pratica di Mare
Patrizio D’Alessio
ficiesse.praticadimare@ficiesse.it

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Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01783

Pubblicato il 21 luglio 2009
Seduta n. 239

DEL VECCHIO - Ai Ministri della difesa e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
nell'assolvimento dei compiti istituzionali, il personale delle Forze armate e dei corpi armati dello Stato è comandato ad operare spesso al di fuori dei confini nazionali, individualmente, per piccoli gruppi od inquadrato in contingenti militari;
durante tale impiego all'estero, il personale percepisce una indennità di missione, che è molto diversa da un Paese all'altro e che risulta, in alcuni casi, sensibilmente bassa;
per effetto del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, l'indennità in argomento ha subito anche una riduzione del 20 per cento, che è stata applicata in maniera proporzionale nei confronti di tutte le nazioni;
considerato che:
la differenziazione delle "diarie" della missione in argomento si basa su criteri riconducibili al costo della vita nei diversi Paesi, ma è stata definita molti anni fa e non sembra più rispondente alla situazione attuale;
tale differenziazione non tiene conto, altresì, del disagio delle attività svolte all'estero, in quanto prevede la stessa "diaria" per il servizio individuale e per quello svolto da gruppi di militari in attività operative, molto spesso senza limitazioni di orario;
la riduzione del 20 per cento rispetto alla sua entità iniziale, apportata nel 2006, ha reso, in numerosi Paesi, la "diaria" dell'indennità di missione sicuramente insufficiente a soddisfare le esigenze connesse con l'espletamento del servizio (pernottamento, colazione, due pasti);
tale situazione è particolarmente grave in alcune nazioni (Spagna, Grecia, Malta, Cipro, Portogallo, eccetera) dove i militari italiani operano nell'ambito di missioni delicate (Frontex, esplorazione aeromarittima del mar Mediterraneo, eccetera),
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario modificare la tabella che definisce le diarie dell'indennità di missione all'estero, tenendo conto delle variazioni verificatesi nel costo della vita nei diversi Paesi ma anche del disagio del servizio svolto dal personale impegnato nelle diverse missioni;
se non ritengano, altresì, di dover intervenire, con immediatezza e carattere retroattivo, al fine di sanare la situazione determinatasi nei confronti del personale militare operante nelle nazioni dove la diaria è assolutamente insufficiente (Spagna, Grecia, Malta, Cipro, Portogallo, eccetera), promuovendo una sollecita modifica delle "diarie" relative a quei Paesi.
 


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