RAITRE, TORNA IACONA CON «PRESA DIRETTA» POLEMICHE PER LA PUNTATA SUI CLANDESTINI (Avvenire)

sabato 05 settembre 2009


da Avvenire del 4 set. 09

Il problema, come sempre, è nel metodo. Perché, come dice il direttore di Raitre Paolo Ruffini, « in televisione si può e si deve raccontare tutto, purché lo si faccia con correttezza». Per questo viene spontaneo chiedersi se a Presa diretta, la finestra che Riccardo Iacona torna a spalancare sull’Italia con cinque nuove puntate dedicate ad altrettanti temi scottanti ( su Raitre, da domenica 6 settembre, in prima serata) a volte non manchi qualcosa. Non quel contraddittorio, curiosa e furiosa mania dei nostri tempi televisivi, ma la completezza di informazione indispensabile a qualsiasi inchiesta.
Un esempio: la prima puntata, Respinti, porta per la prima volta in televisione le immagini dei migranti che, nella notte fra il 6 e il 7 maggio scorsi, sono stati intercettati dalla motonave Bovienzo della Guardia di Finanza e da altre due unità della capitaneria di porto e rispediti al mittente, nel caso specifico il porto di Tripoli. Il fotoreporter, autore «per caso» delle immagini sull’operazione, racconta di telefonate arrivate dal Viminale e da non meglio precisati generali della Guardia di Finanza volte ad evitare il diffondersi delle immagini stesse senza però fornire alcun dettaglio a conferma delle sue affermazioni e rischiando, così, di offuscare il valore di tutta l’inchiesta e di prestare il fianco a qualsiasi critica.
Metodologia a parte, quelli di Iacona non sono mai inchieste banali. E infatti dopo i respingimenti sarà la volta del terremoto in Abruzzo e delle vergogne edilizie del nostro Paese, dei tagli alla sicurezza, della scarsa valorizzazione dei Beni Culturali e dei meccanismi degli appalti delle opere pubbliche.

Tiziana Lupi


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