IL RESOCONTO DELLA VOTAZIONE BIPARTISAN AL SENATO SULLA SPECIFICITA’ DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA

sabato 28 novembre 2009

L'Assemblea, nella seduta antimeridiana del 26 novembre, ha approvato il ddl 1167 di "delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, nonché misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico, di controversie di lavoro e di ammortizzatori sociali"; il provvedimento torna alla Camera. Il Senato torna a riunirsi martedì 1° dicembre, con l'incardinamento del decreto-legge n. 152, recante disposizioni urgenti per la proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonchè delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia (ddl 1850), che comprende la proroga della Rappresentanza Militare. 

ARTICOLO 14 DDL 1167 NEL TESTO PROPOSTO DALLE COMMISSIONI RIUNITE
Art. 14.
Approvato
(Specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco)
1. Ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale, è riconosciuta la specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad esse appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, nonché per i peculiari requisiti di efficienza operativa richiesti e i correlati impieghi in attività usuranti.
2. La disciplina attuativa dei princìpi e degli indirizzi di cui al comma 1 è definita con successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresì a stanziare le occorrenti risorse finanziarie.
3. Il Consiglio centrale di rappresentanza militare (COCER) partecipa, in rappresentanza del personale militare, alle attività negoziali svolte in attuazione delle finalità di cui al comma 1 e concernenti il trattamento economico del medesimo personale.


Legislatura 16º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 289 del 25/11/2009

Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1167

PRESIDENTE.Passiamo all'esame dell'articolo 14, sul quale è stato presentato un emendamento che invito i presentatori ad illustrare.
DEL VECCHIO (PD). Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'emendamento che mi accingo ad illustrare attiene alla specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Quest'Aula ha più volte espresso un consenso unanime nei confronti della peculiarità del personale di cui ho parlato. Il disegno di legge al nostro esame riconosce ufficialmente questa specificità, che si traduce - lo sappiamo tutti - anche nel ringraziamento che molto spesso tutti noi abbiamo rivolto all'impegno generoso, ad esempio, dei nostri Vigili del fuoco nelle ripetute circostanze di calamità naturali oppure nei confronti delle Forze di polizia a ordinamento civile o militare nella lotta contro la delinquenza e la criminalità o, infine, verso i nostri militari che operano in condizioni rischiose nei vari teatri operativi del mondo e in Italia a supporto delle Forze di polizia.
Ma la specificità è anche altro. Infatti, questo personale è legato da obblighi che nascono da norme disciplinari che valgono soltanto per loro, svolge attività senza limitazioni di orario e, molto spesso - purtroppo ieri abbiamo dovuto ancora una volta constatarlo - in condizioni di rischio, che comportano conseguenze anche per l'incolumità delle persone.
Ebbene, questo emendamento che il Partito Democratico ha presentato vuole dare concretezza a questa specificità attraverso l'istituzione di un fondo, perché questo personale - che raggiunge, attenzione, la quota di 550.000 unità - possa essere adeguatamente retribuito.
Noi cerchiamo di dare qualcosa in termini economici (40 o 50 euro al mese) che risponda alle loro aspettative e alle loro esigenze, ma soprattutto che è in armonia con quanto quest'Aula in più circostanze ha voluto riconoscere nei confronti delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco. Invito la maggioranza ad accogliere questo emendamento del Partito Democratico. (Applausi dal Gruppo PD).
PRESIDENTE. L'emendamento 14.0.200 è stato trasformato in un ordine del giorno.
Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento e sull'ordine del giorno in esame.
SALTAMARTINI, relatore. Signor Presidente, sull'emendamento 14.300 del collega Del Vecchio è necessario fare una precisazione. Con l'articolo 14 del provvedimento si riconosce per la prima volta nella struttura della pubblica amministrazione, nel comparto sicurezza e difesa, cioè quanto al personale che ancora risulta legato ad un rapporto giuridico strutturato sulla base della legge, contrariamente alla delegificazione e alla natura privatistica e contrattuale del restante personale del pubblico impiego, questo criterio della specificità, in forza del quale le atipicità delle prestazioni lavorative, il rischio professionale (anche della vita) dei militari, delle forze dell'ordine e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, devono trovare un riconoscimento specifico livello contrattuale. La norma che introduciamo con l'articolo 14 prevede, senza fondi aggiuntivi, questo riconoscimento di status.
Giustamente il senatore Del Vecchio e gli atti firmatari di questo emendamento prospettano l'esigenza di finanziare questa specificità. Tuttavia, in questa fase il provvedimento non può trovare un idoneo finanziamento proprio per le esigenze generali della finanza pubblica.
Non voglio qui ricordare una diminuzione del prodotto interno lordo del 6 per cento; questo finanziamento della specificità si renderà comunque necessario. Credo che con successivi provvedimenti, in particolare grazie al gettito tributario derivante dallo scudo fiscale, si possano trovare investimenti produttivi da destinare alla specificità.
In seconda analisi, l'emendamento non è determinato, nel senso che la costituzione di questo fondo, da ripartire secondo specifici criteri da definire dal Governo, andrebbe allocato nei livelli di contrattazione, che possono essere il livello nazionale, il livello della produttività di ogni singola amministrazione, addirittura attraverso l'accordo nazionale quadro. Quindi, conseguentemente il mio parere su questo emendamento è negativo. Tuttavia, formulo al Governo la richiesta di capire nei prossimi provvedimenti, quando si tratterà di valutare l'impiego dei fondi relativi al rientro dei capitali all'estero con lo scudo fiscale, se una parte possa essere assegnata a finanziare il principio di specificità.
In ordine all'emendamento 14.0.200, che è stato trasformato in ordine del giorno dalla senatrice Maraventano, vorrei che fosse espunta dalla prima riga la parola "deplorevole". Credo, infatti, che chi cerca una occupazione non versi in una condizione deplorevole. Chiedo inoltre di espungere l'ultima parte del dispositivo, cioè «allo scopo utilizzando una quota parte delle risorse derivanti dall'articolo 13-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78». In tal caso il parere è favorevole.
VIESPOLI, sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Signor Presidente, il Governo esprime parere conforme al relatore sull'ordine del giorno.
In merito all'emendamento a prima firma del senatore Del Vecchio, se non appare ambiguo, chiederei al presentatore di ritirarlo, in quanto pone delle questioni di grande rilievo. É in corso un dibattito volto alla ricerca di una copertura finanziaria magari diversa rispetto a quella individuata nell'emendamento stesso. Con questo spirito chiedo al presentatore, se lo ritiene, di ritirare l'emendamento, o almeno di trasformarlo in un ordine del giorno, che sarei pronto in questo caso ad accogliere fin da subito.
PRESIDENTE.Senatore Del Vecchio, accetta l'invito del Governo?
DEL VECCHIO (PD). Signor Presidente, innanzitutto ringrazio il signor Sottosegretario per le sue precisazioni.
Non credo sia opportuno ritirare l'emendamento, e quindi accolgo la sua proposta di trasformarlo in ordine del giorno, in maniera che risulti evidente l'esigenza di adeguamento e di dare concretezza alla specificità riconosciuta delle Forze armate e di polizia.
PRESIDENTE.Senatrice Maraventano, le chiedo se accoglie la proposta di riformulazione avanzata dal relatore a proposito dell'ordine del giorno G14.0.200.
MARAVENTANO (LNP). Sì, Presidente, accolgo la proposta.
INCOSTANTE (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
INCOSTANTE (PD). Signor Presidente, insieme alla collega Ghedini, appongo la mia firma all'ordine del giorno della senatrice Maraventano.
PRESIDENTE. Senatore Saltamartini, concorda con la proposta del Governo di trasformare l'emendamento 14.300 in ordine del giorno?
SALTAMARTINI, relatore. Naturalmente sì, Presidente.
BENEDETTI VALENTINI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BENEDETTI VALENTINI (PdL). Signor Presidente, l'emendamento 14.0.200 della collega Maraventano trasformatosi in ordine del giorno riproduce quasi testualmente l'emendamento che io stesso ho presentato quando abbiamo esaminato il provvedimento in sede di Commissione e in merito al quale si posero problemi giuridici e finanziari in merito all'ammissibilità.
Mi rallegro con la collega per il fatto di aver riproposto il tema dei Vigili del fuoco aspiranti e precari, di cui peraltro vi è necessità ai fini del servizio; allo stesso tempo vorrei pregarla di accettare la mia firma all'ordine del giorno medesimo e le correzioni parziali proposte dal senatore Saltamartini, che sono effettivamente congrue, nonché - se crede - di sostituire l'espressione "impegna il Governo ad esplorare la possibilità" con l'espressione "a verificare la possibilità", che forse formalmente è più rappresentativa di quanto vogliamo dire.
Con queste modifiche vorrei apporre la mia firma, se la collega acconsente, al suo ordine del giorno.
PRESIDENTE. Chiedo alla senatrice Maraventano se accoglie la proposta del senatore Benedetti Valentini di sostituire la parola "esplorare" con l'altra "verificare".
MARAVENTANO (LNP). Sono d'accordo, Presidente.
PRESIDENTE. Essendo stati accolti dal Governo, gli ordini del giorno G14.300 e G14.0.200 (testo 2) non verranno posti in votazione.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 14.
GASPARRI (PdL). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GASPARRI (PdL). Signor Presidente, per il Gruppo del Popolo della Libertà l'articolo 14 è una parte molto importante di questo peraltro rilevante disegno di legge. Infatti, riconosciamo finalmente la specificità per i lavoratori del comparto della sicurezza e del mondo militare. È una questione che da molto tempo nel Parlamento veniva agitata e sulla quale da più parti sono state presentate molte iniziative; oggi, con l'approvazione dell'articolo 14 possiamo sancire la specificità di coloro che, uomini e donne, in divisa, in Italia e all'estero, svolgono una funzione delicatissima per la nostra sicurezza.
È ovvio che il riconoscimento della specificità non deve essere soltanto un fatto di ordine morale, ma una scelta ordinamentale che può poi giustificare scelte di natura economica e normativa, che siano adeguate alla specificità delle forze dell'ordine e del mondo militare.
In questo senso, condividiamo anche lo spirito dell'ordine del giorno che recepisce un emendamento che avrebbe stanziato dei soldi, aumentando però le imposte sul tabacco. Si tratta di individuare coperture che non generino poi un aumento di esborso da parte di tutti i cittadini. Nella legge finanziaria - in esame ora alla Camera dei deputati - al Senato, all'insegna di un principio di specificità che da questa legge viene rafforzato, abbiamo già aggiunto 100 milioni di euro per il rinnovo contrattuale del personale del mondo della sicurezza e militare. Ci rendiamo conto che di risorse ne servono altre e ci auguriamo che nel prosieguo dell'esame della legge finanziaria, sia alla Camera che al Senato, se ne possano individuare. Al di là però del contratto o del riconoscimento momentaneo, con questa legge riconosciamo in maniera permanente la specificità delle forze dell'ordine e dei militari nell'ambito del mondo del lavoro. È una norma che viene introdotta per sempre nell'ordinamento e credo sia un atto che sancisce un percorso e una scelta che facciamo convintamente e speriamo che il consenso sull'articolo 14 possa essere ancora più ampio di quello della sola maggioranza. (Applausi dal Gruppo PdL).
PINOTTI (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PINOTTI (PD). Signor Presidente, vorrei sottolineare rispetto all'intervento del senatore Gasparri che, come Partito Democratico, siamo sicuramente favorevoli e salutiamo con soddisfazione il fatto che s'inserisca il riconoscimento delle specificità, ma - questo lo devo sottolineare, lo ha detto anche in tralice il senatore Gasparri - è chiaro che una norma come la specificità o si sostanzia di risorse oppure è in qualche modo soltanto un bel riconoscimento. La richiesta forte che arriva dalle forze dell'ordine è quella che, oltre al riconoscimento formale di una norma - che ritengo importante perché è un punto di partenza - debbano poi esserci risorse essenziali: 100 milioni di euro, tra l'altro con coperture da verificare, sono una goccia rispetto ai tagli fatti sui bilanci delle forze dell'ordine.
PRESIDENTE. Metto ai voti l'articolo 14.
È approvato.
Passiamo all'esame dell'emendamento 14.0.201, volto ad inserire un articolo aggiuntivo dopo l'articolo 14, su cui la 5a Commissione ha espresso un parere condizionato alla riformulazione del comma 5. Accoglie questa riformulazione, senatore Del Vecchio?
DEL VECCHIO (PD). Sì, Presidente, riformulo l'emendamento nel senso indicato dalla Commissione bilancio.
PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento 14.0.201 (testo 2).
SALTAMARTINI, relatore. Signor Presidente, l'emendamento 14.0.201 (testo 2) reca un intervento sui trattamenti relativi al personale deceduto in attività di servizio istituzionale che è già stato operato dal decreto-legge sulle missioni internazionali in via di conversione da parte del Parlamento. Bisognerebbe quindi valutare la congruità di questa disposizione con il citato decreto-legge, in quanto l'impatto tra le due norme, che possono essere confliggenti, può profilare una antinomia. Ciò mi spinge a chiedere il ritiro dell'emendamento.
PRESIDENTE. Il presentatore accoglie l'invito testé formulato?
DEL VECCHIO (PD). Signor Presidente, non accolgo l'invito al ritiro, perché gli emendamenti che verranno esaminati nell'ambito del decreto per la prosecuzione delle missioni fuori area sono ancora all'esame della Commissione e, da quanto è dato sapere, qualcuno di essi potrebbe essere giudicato non ammissibile e quindi non abbiamo ancora un quadro completo della situazione.
Ritengo pertanto che in questa sede si possa approfondire questa tematica, che è particolarmente delicata, perché tratta dei lavori usuranti quando raggiungono il massimo livello di usura, purtroppo nel senso del decesso o della perdita della capacità operativa.
PRESIDENTE. Non essendo stato accolto dal presentatore l'invito al ritiro dell'emendamento 14.0.201 (testo 2), invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi.
SALTAMARTINI, relatore. Signor Presidente, il parere è contrario, perché queste disposizioni sui trattamenti delle vittime sono disseminate in una congerie di norme; pertanto, con l'approvazione dell'emendamento in esame, rischieremmo di modificare una norma contenuta in un decreto-legge e già operativa.
Per questo motivo, il mio parere è contrario.
VIESPOLI, sottosegretario di Stato per il lavoro, la salute e le politiche sociali. Il parere del Governo è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 14.0.201 (testo 2).
DEL VECCHIO (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DEL VECCHIO (PD). Signor Presidente, mi spiace che l'emendamento 14.0.201 abbia ricevuto il parere contrario da parte del relatore e del rappresentante del Governo, perché è un emendamento molto importante, che voleva sanare situazioni tragiche che purtroppo siamo chiamati a vivere giornalmente con il personale militare che opera in determinate circostanze. Mi riferisco, ad esempio, alla strage di Nassiriya, che originò situazioni veramente difficili per garantire la promozione a tutti coloro che purtroppo erano risultati vittime di quella strage, e mi riferisco ai militari che durante l'assolvimento del dovere perdono la vita oppure risultano permanentemente inabili al servizio militare. Questo emendamento consentiva a quel personale di poter rimanere in servizio e quindi dava un riscontro immediato alla loro dedizione e al loro impegno per il Paese. Sono quindi molto dispiaciuto.
Voterò convintamente a favore dell'emendamento 14.0.201 e spero che la maggioranza voglia fare altrettanto. (Applausi dal Gruppo PD).
SCANU (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto in dissenso dal mio Gruppo.
PRESIDENTE. Ne prendo atto e le do la parola.
SCANU (PD). Signor Presidente, come risulterà comprensibile ricorro a questa opportunità regolamentare parlando in dissenso dal Gruppo soltanto per esporre il mio parere.
La risposta assolutamente generica e non intelligibile sul piano pratico che il relatore Saltamartini ha fornito dando risposta all'intervento del senatore Del Vecchio denuncia di fatto una attendibilità di quelle affermazioni.
Quando si afferma che presumibilmente - aggiungo io l'avverbio ma il significato era stato declinato in questi termini - il contenuto dell'emendamento del senatore Del Vecchio potrebbe trovarsi già in altre norme di fatto si intende scientemente evitare di assumere un atteggiamento preciso.
Pertanto oggi, nonostante la dichiarazione del relatore, come Senato stiamo dicendo no alla proposta di sanare questa vergogna: è l'espressione più evidente dell'incoerenza tra ciò che il Governo afferma nei confronti dei militari e ciò che poi effettivamente fa. D'altro canto, anche la grande ipocrisia sulla specificità testimonia dell'indisponibilità del Governo a farsi carico di questi lavoratori della pubblica amministrazione.
Ciò che dispiace - e non poco - è che l'atteggiamento politico complessivo che informa questo disegno di legge è assolutamente individuabile come un atteggiamento ostile al lavoratore. In maniera esplicita ed evidente, spesso anche in maniera molto sottile ed artificiosa, si sta cercando di creare un contesto complessivo per limitare le libertà del lavoratore, contenere e comprimere le tutele che per molti anni il lavoratore ha avuto grazie a serie, importanti ed efficaci azioni sindacali e per immettere il tutto in una nuova dinamica che potrebbe sconfinare in un atteggiamento non solo antisindacale, ma anche illiberale. (Applausi dal Gruppo PD).
INCOSTANTE (PD). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
INCOSTANTE (PD). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico.
PRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice Incostante dell'emendamento 14.0.201 (testo 2) risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico.
(La richiesta risulta appoggiata).
Votazione nominale con scrutinio simultaneo
PRESIDENTE. Indìco la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell'emendamento 14.0.201 (testo 2), presentato dal senatore Del Vecchio e da altri senatori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Il Senato non approva. (v. Allegato B).

 


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