INSEGUIMENTO FINANZIERI-PESCATORI ABUSIVI;6 FERITI - FISCO: FERRARA, FILIERA CONTROLLI TROPPO LUNGA E AMPIA - FISCO: QUANDO DIVORZIARE CONVIENE - FISCO: RAGIONERI E COMMERCIALISTI RECLAMANO ASSISTENZA 730

venerdì 21 ottobre 2005

 

INSEGUIMENTO FINANZIERI-PESCATORI ABUSIVI;6 FERITI,3 ARRESTI NELLA LAGUNA DI VENEZIA

 

   (ANSA) - VENEZIA, 14 OTT - Cinque finanzieri rimasti contusi o lievemente feriti, un pescatore di vongole abusivo con fratture non gravi al costato sono state alcune delle conseguenze di un movimentato inseguimento di due barchini di pescatori da parte dei militari del reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia.

   L'operazione si e' conclusa con l'arresto di tre persone, la denuncia di altre cinque e il sequestro di quasi una tonnellata di vongole veraci e di tre natanti veloci con attrezzatura da pesca.

   Nelle prime ore di stamani, tre motoscafi della sezione navale delle fiamme gialle hanno intercettato, nella barena compresa tra canale Vittorio Emanuele e il canale nuovo di Fusina, due barchini a luci spente i cui occupanti, tre su uno e due sull'altro, stavano pescando in zona proibita. Non appena i militari hanno intimato di fermarsi, le due imbarcazioni sono schizzate via a grande velocita' in direzioni diverse. Ne e' nato un inseguimento nel quale i pescatori, oltre a lanciare contro i finanzieri vari oggetti, uno dei quali ha ferito leggermente un militare a un occhio, hanno messo in atto manovre aggressive e spericolate, con l'intento di far finire i finanzieri contro qualche ostacolo o in secca e provocando a cinque militari varie contusioni. Alla fine, pero', in secca sono finiti gli inseguiti e uno di loro, urtando violentemente contro l'attrezzatura da pesca, ha riportato le fratture al petto. Tutti i contusi sono stati medicati al pronto soccorso.

   Nel frattempo erano intervenuti anche i finanzieri della squadriglia di Chioggia, i quali, dopo aver soccorso gli infortunati, hanno fermato un altro natante veloce con a bordo tre persone e 800 chilogrammi di vongole veraci. I tre arrestati - C.G. di 43 anni, C.G. (46) e C.M. (49) - devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale; i cinque denunciati - C.A. (20), C.D (18), R.O. (35), R.D. (25) e T.M. (27) - a vario titolo di violazione delle normative sulla pesca e danneggiamento ambientale. (ANSA).

 

FISCO: FERRARA, FILIERA CONTROLLI TROPPO LUNGA E AMPIA

TROPPO CARO SPENDERE 600 MILIONI PER RISCUOTERE 3.000 MILIARDI

 

   (ANSA) - BAVENO (VERBANIA), 16 OTT -Riformare ''in modo sostanziale'' le commissioni tributarie e accorciare la filiera del fisco ''che e' troppo lunga e ampia e rende la riscossione difficile''. Sono le richieste che Raffaele Ferrara, direttore generale dell' Agenzia delle entrare, avanza per migliorare il sistema e combattere l' evasione.

   ''La lotta all' evasione - ha sottolineato Ferrara - ha gia' fatto segnare passi avanti, ma la catena operativa e' troppo lunga ed e' fondamentale che nelle commissioni tributarie aumenti la conoscenza delle procedure, che possano usare maggiori tecnicismi. Per riscuotere 3.000 miliardi di euro nel 2004 l' erario ha speso 600 milioni, troppi''. (ANSA).

 

FISCO: QUANDO DIVORZIARE CONVIENE, INCHIESTA DI 'ITALIAOGGI'

 

   (ANSA) - ROMA, 18 ott - Divorziare o separarsi a 60, 70 o anche a 80 anni. In Italia sta diventando sempre piu' frequente ma dietro, molto spesso, non ci sono problemi di cuore, bensi' di fisco. E' quanto emerge da un'inchiesta che sara' pubblicata domani sul quotidiano 'ItaliaOggi', che ne ha anticipato una sintesi.

   Divorziare - sostiene il quotidiano - puo' convenire, specie in presenza di redditi alti o di esigenze particolari. Ad esempio, un professionista che guadagna 200 mila euro l'anno dovrebbe versare circa 70 mila euro di tasse. Divorziando, il professionista sarebbe tenuto al versamento di un assegno famigliare che diventa un costo in diminuzione del proprio reddito e un reddito imponibile per l'altro coniuge. Cosi' si sono creati dei redditi complessivamente tassabili di 200 mila euro, ma il carico di imposta sara' certamente minore dei 70 mila euro originariamente pagati dal marito, per l' effetto delle aliquote a scaglioni.

   Dall'inchiesta di ItaliaOggi emerge inoltre che uno dei motivi che porta alla separazione e' il desiderio della coppia di acquistare una seconda abitazione, beneficiando delle agevolazioni fiscali sulla prima casa: l'imposta di registro, che in Italia viene calcolata sulla rendita catastale del bene, e' del 3% per la prima casa e dell' 11% per la seconda. Se la coppia si divide, le prime case diventano due.

   Anche nel caso uno dei due coniugi sia molto indebitato, la separazione puo' essere una soluzione che risolve molti problemi, come l'acquisto di un immobile che, intestato al coniuge senza pendenze, viene messo al sicuro dalle rivendicazioni dei creditori. (ANSA)

 

FISCO: RAGIONERI E COMMERCIALISTI RECLAMANO ASSISTENZA 730

NON CONVERTITO IN LEGGE DECRETO CHE LI EQUIPARAVA A CAF

 

   (ANSA) - ROMA, 20 ott - Mancava poco perche' ragionieri e commercialisti ritornassero ad assistere i contribuenti per la compilazione del 730. Ma la mancata conversione in legge del decreto 163/05 approvato lo scorso agosto, ha lasciato ancora il monopolio in materia ai Caf, i centri di assistenza fiscale, tra le proteste dei due ordini che chiedono ora al governo di ''tenere fede agli impegni assunti'' inserendo nel ''primo provvedimento utile'' le misure necessarie per l'assegnazione dell'attivita'.

   Il decreto dello scorso agosto, spiegano commercialisti e ragionieri, ha ottenuto l'approvazione della Camera, ma non e' stato convertito in legge per decorrenza dei termini costituzionali in quanto il Senato, a causa dei lavori gia' calendarizzati, non e' riuscito a discuterlo e a votarlo. In questo modo, affermano, ''si e' riprodotta la situazione di ingiusta esclusione dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti dall'assistenza fiscale per i modelli 730''.

   ''Le competenze in esame - insistono - costituiscono un patrimonio proprio della professionalita' specifica delle categorie che ne hanno subito ingiusta spoliazione'' nel 1998. La richiesta rivolta al governo e al Parlamento e' dunque ''di tenere fede agli impegni assunti e di adottare le misure atte ad inserire nel primo provvedimento utile il ripristino pieno delle competenze dei dottori commercialisti e dei ragionieri commercialisti relative all'assistenza fiscale sul 730 con piena equiparazione alla posizione dei Caf in materia'', eliminando cosi' ''una grave situazione di carenza ingiustificatamente discriminatoria nei confronti della categoria''. (ANSA).

 

 


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