ASSOLTO MARESCIALLO GUARDIA FINANZA ACCUSATO CORRUZIONE - DROGA: TRAFFICANTI SU CARRI FUNEBRI, INDAGATO FINANZIERE - COSSIGA: IL NIGER-GATE? MINIGOLPE DEI GENERALI PRODIANI

venerdì 11 novembre 2005

 

ASSOLTO MARESCIALLO GUARDIA FINANZA ACCUSATO CORRUZIONE

 

   (ANSA) - CATANZARO, 4 NOV - Un maresciallo della Guardia di finanza, Salvatore Lo Presti, di 38 anni, e' stato assolto per non avere commesso il fatto dall' accusa di corruzione e truffa aggravata ai danni dello Stato. La sentenza e' stata emessa dal gup del Tribunale di Catanzaro a conclusione del processo svoltosi col rito abbreviato.

   L' accusa contro Lo Presti, difeso dall' avvocato Francesco Gambardella, trae origine da un' inchiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme per fatti accaduti nel 1997 quando il sottufficiale era in servizio a Catanzaro. L' inchiesta ha riguardato presunti illeciti nella fornitura di computer e materiale elettronico per le strutture della Guardia di finanza della provincia di Catanzaro.

   Nell' inchiesta sono coinvolti altri 11 militari della Guardia di finanza, tra ufficiali e sottufficiali, sulla posizione dei quali il gup non si e' pronunciato poiche' gli imputati hanno chiesto un rinvio in attesa della decisione del Tribunale militare di Napoli che si sta occupando sotto altri profili della stessa vicenda.

   Lo Presti, dopo il suo coinvolgimento nella vicenda conclusasi con la sua assoluzione, era stato trasferito a Bologna. (ANSA).

 

DROGA: TRAFFICANTI SU CARRI FUNEBRI, INDAGATO FINANZIERE

ERA IN SERVIZIO ALL'UFFICIO SCORTE

 

   (ANSA) - PALERMO, 7 NOV - C'e' anche un finanziere, assegnato al gruppo scorte di Palermo, tra le 23 persone indagate (18 arrestate) nell'ambito dell'operazione antidroga condotta dai carabinieri di Palermo e coordinata dai magistrati della dda. Si tratta di Valerio Biribicchi, 30 anni, in servizio come agente di tutela a diversi magistrati palermitani.

   Il militare, sostiene l'accusa, oltre a comprare per se' sostanza stupefacente, raccoglieva il denaro di altre persone e faceva da intermediario, tra i fornitori ed una serie di amici assuntori di cocaina, per l'acquisto della merce.

  Anche Biribicchi, come altri indagati, e' stato intercettato al telefono e nelle conversazioni il finanziere parla di qualita' della droga e del denaro da consegnare come corrispettivo dell'acquisto.(ANSA).

 

COSSIGA: IL NIGER-GATE? MINIGOLPE DEI GENERALI PRODIANI

INTERVISTA A LIBERO

 

   (ANSA) - ROMA, 1 nov - ''C'e' una manovra dei generali prodiani per occupare l'occupabile in materia di sicurezza esterna ma anche interna''. Cosi' Francesco Cossiga spiega, in un'intervista a LIBERO, la vicenda del cosiddetto "Niger-gate".

   ''Rientra - dice piu' avanti il presidente emerito della REPUBBLICA - nel disegno di potere di alcune autorita' militari nel nostro Paese. Parlo della cordata ulivista dei generali. Comincio da una premessa storica. Questa cordata fa capo ad Arturo Parisi. (...) E' uomo determinato. Era allievo delle scuola militare della Nunziatella a Roma. Nasce li' il suo sodalizio con il compagno di corso, generale Cucchi. Sara' lui a fornire all'Ulivo le argomentazioni per opporsi all'intervento americano e italiano in Iraq. Poi li' conosce e prende a stimare Rolando Mosca Moschini, capo cappello, intelligente e ambizioso. Quest'ultimo, negli ultimi sette giorni di governo dell'Ulivo, passa in inusitatamente da comandante della Guardia di Finanza a capo di Stato maggiore della Difesa. (...) La cosa certa e' che Pollari si oppone a questo disegno ideologico politico-militare. I generali citati (Cossiga nomina anche l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, il generale Rotondi e l'ammiraglio Campegher ndr) sono scontenti, manca quel tassello al loro "puzzle", chiamano Pollari "il poliziotto". Vogliono sostituirlo con il loro Campegher''.(ANSA).

 


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