NASCE 'NUOVI DIRITTI', MOVIMENTO PER LA DEMOCRAZIA MILITARE - DI PIETRO, ASSURDO CHE CC NON POSSANO PRESENTARSI A ELEZIONI

venerdì 02 dicembre 2005

 

 

NASCE 'NUOVI DIRITTI', MOVIMENTO PER LA DEMOCRAZIA MILITARE

DOMANI LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 29 nov - Si chiama ''Nuovi diritti'' e si presenta come ''Movimento per la democrazia militare''. Domani, nella Sala delle Colonne della Camera, la conferenza stampa di presentazione.

   Il movimento, promosso dal Giornale dei carabinieri, ''riunisce - si legge in una nota - molte associazioni del mondo militare''. Alla conferenza stampa di domani e' annunciata la partecipazione del sottosegretario alla Funzione pubblica, Learco Saporito, e di parlamentari di entrambi gli schieramenti, oltre ai rappresentanti degli organismi di rappresentanza delle Forze armate e di polizia (ma diversi delegati del Cocer dell'Esercito, in una nota, hanno  precisato oggi che non parteciperanno).

   ''I militari non possono per legge costituire partiti e quindi 'Nuovi diritti' non puo', ne' vuole essere, un partito di militari. Nel direttivo ci sono solo civili'', spiega il portavoce, Francesco Palese. Ma non e' escluso (''e' una delle possibili opzioni'') che il movimento si presenti come soggetto politico autonomo alle prossime elezioni, con il proprio simbolo e con candidati provenienti anche dal mondo militare.

   ''Il nostro - aggiunge Palese - vuole essere soprattutto un movimento 'per' i militari, che si batte cioe' per il riconoscimento dei diritti degli uomini e delle donne con le

stellette''.

   Proprio a questo argomento e' dedicato un dossier che gli esponenti di Nuovi Diritti illustreranno domani, insieme al documento programmatico del movimento: si tratta di un rapporto ''sulla situazione dei diritti dei militari in Europa che vede l'Italia fanalino di coda sul riconoscimento di molti diritti costituzionali''.

   ''Abbiamo stilato una graduatoria - afferma Palese - e il nostro Paese, in quanto a diritti dei militari, e' perfino dietro la Macedonia''. (ANSA).

 

NASCE MOVIMENTO PER RIVENDICARE DIRITTI DEI MILITARI

'NUOVI DIRITTI', ANCHE FORZE ARMATE ABBIANO SINDACATI

 

   (ANSA) - ROMA, 30 nov - ''I militari in Italia non possono iscriversi ai sindacati, non hanno poteri autonomi di contrattazione, non dispongono di strutture di consulenza legale a cui rivolgersi per la tutela individuale, spesso vengono puniti per aver manifestato il proprio pensiero''. Per cambiare questo stato di cose e' nato 'Nuovi diritti', movimento per la democrazia militare, promosso da 'il Giornale dei carabinieri'.

   ''Solo in Italia, Francia e Grecia - ha spiegato il portavoce Francesco Palese - la sindacalizzazione delle forze armate e' un tabu'. Noi con questo nuovo movimento vogliamo lanciare un messaggio a tutte le associazioni del settore che hanno finora operato in un clima di semiclandestinita' affinche' si battano insieme a noi per il riconoscimento dei diritti degli uomini e donne in divisa''. 'Nuovi diritti', ha precisato, ''non vuole e non puo' essere il partito dei militari'', anche se non si esclude che il movimento possa presentarsi come soggetto politico autonomo alle prossime elezioni.

   Il sottosegretario ala Funzione pubblica Learco Saporito, intervenendo alla presentazione, ha auspicato che ''il movimento non diventi un partito politico, anche perche' in Parlamento, quando si parla di forze armate e forze di polizia si registra sempre un' ampia convergenza tra maggioranza e opposizione''.

   Della stessa opinione Filippo Ascierto, responsabile Sicurezza di An. ''La lotta per i diritti - ha sottolineato - e' sacrosanta, ma chi deve curare quelli delle forze armate sono i Cocer e noi siamo riusciti a dare continuita' a questi organismi, anche se ci vuole una riforma della rappresentanza''.

   Per Antonio Di Pietro (Italia dei Valori), ''e' giusto che ai militari vengano riconosciuti i diritti attualmente negati''. Appoggio alle rivendicazioni del movimento e' stato assicurato da uno dei leader di Alternativa Sociale, Roberto Fiore. ''E' importante - ha affermato - garantire tutti i diritti politici alle forze armate ed alle forze dell' ordine e limitare gli ambiti di intervento dei tribunali militari''. (ANSA).

 

DI PIETRO, ASSURDO CHE CC NON POSSANO PRESENTARSI A ELEZIONI

'IO SOTTO PROCESSO IN UNA DECINA DI TRIBUNALI PER QUESTO'

 

   (ANSA) - ROMA, 30 nov - ''E' assurdo che i militari non possano esercitare il diritto di candidarsi alle elezioni''. Lo afferma il leader dell' Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, rivelando di ''essere sotto processo in una decina di tribunali per aver candidato carabinieri in passate consultazioni elettorali''.

   ''Si sostiene - spiega Di Pietro, intervenendo alla presentazione di 'Nuovi diritti', movimento per la democrazia militare promosso da 'Il Giornale dei Carabinieri' - che la qualifica di carabiniere sarebbe stata indebitamente utilizzata, ma non si capisce perche' se uno fa il ragioniere puo' presentarsi alle elezioni e se fa il carabiniere non puo': i militari hanno il diritto costituzionale di votare e chiedere di essere votati''.

   ''Noi dell' Italia dei Valori - prosegue - siamo sempre dalla parte della legalita' e dell'ordine e chi serve il Paese come le forze armate e le forze dell' ordine va rispettato. Invece - aggiunge - spesso si parla di loro solo per cose negative. E' come la mia storia personale: ce l' hanno con me perche' ho arrestato delinquenti''. (ANSA).

 

 

 

 


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