PROGRAMMA DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA: RIFORMA DEMOCRATICA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE E LIBERTA’ DI ASSOCIAZIONE

mercoledì 07 dicembre 2005

I Democratici di sinistra hanno presentato a Firenze, in una apposita conferenza nazionale, il piano delle proposte che saranno presentate al leader dell’Unione, Romano Prodi. Un’ampia parte è dedicata ai temi della sicurezza e della difesa e, in tale ambito, i DS propongono di realizzare una profonda riforma della rappresentanza militare in un’ottica di maggiore democraticità di funzionamento degli organismi e di indipendenza dalle gerarchie militari. Contemporaneamente, si chiede il superamento del divieto posto dall’articolo 8 della legge 382 del 1978 con l’apertura all’associazionismo professionale per i cittadini con le stellette.

 

Riportiamo di seguito il passaggio che maggiormente ci interessa.

 

“““La rappresentanza militare . Il tema dei diritti comporta la necessità di  affrontare con decisione una  riforma democratica  della rappresentanza militare superando le resistenze che si sono manifestate in questi anni  per garantire agli organismi elettivi del personale militare il ruolo di parte sociale e un effettivo potere di contrattazione. Mentre agli Stati Maggiori deve essere riservato il ruolo  di parte pubblica cosi da consentire lo  svolgimento del procedimento di concertazione con la necessaria autonomia di entrambi i soggetti coinvolti  e la sua conclusione con un vero e proprio accordo contrattuale.

Il diritto di informazione e di associazione garantito dalla costituzione  deve poter essere esercitato anche dai cittadini militari nel rispetto della legge e non può essere artificiosamente limitato  da disposizioni ministeriali ambigue o discriminatorie.

Agli organismi di rappresentanza deve essere data la possibilità  di eleggere un presidente o una figura ad essa equivalente e che comunque ne svolga la funzione.

Deve inoltre essere garantita la presenza delle donne negli organismi intermedi e soprattutto a livello centrale. A tutti e delegati deve essere consentito ad ogni livello un rapporto di consultazione e di informazione con le organizzazioni sindacali operanti sul territorio.  Il passaggio alle Regioni di competenze su molte materie quali l'edilizia convenzionata e sovvenzionata, la sicurezza sul lavoro, la formazione, la sanità , tolgono significato ad una concertazione che esaurisce le sue capacità soltanto nel rapporto con il Governo. E' quindi opportuno prevedere, sulle materie della competenza delle regioni  momenti di concertazione con gli organi di rappresentanza intermedi.”””  

 

Salutiamo con favore, attenzione e interesse questa importante evoluzione, che corrisponde a quanto ci aveva preannunciato l’onorevole Minniti nel corso dei vari incontri che abbiamo avuto con lui nei mesi scorsi e, da ultimo, nei convegni che si sono svolti a Roma il 15 e il 29 novembre 2005.

 

Ci auguriamo che anche le altre forze politiche, sia dell’Unione che della Casa delle libertà, abbiano la sensibilità di manifestare uguale sensibilità al tema, in modo da realizzare un’ampia convergenza per queste indispensabili riforme.

 

La parte del programma DS riguardante i temi della sicurezza e della difesa è reperibile al segente indirizzo: http://www.dsonline.it/speciali/amarelitalia/programma/istituzioni/documenti/dettaglio.asp?id_doc=29789


Tua email:   Invia a: