RIUNITO A BOLOGNA IL DIRETTIVO FICIESSE, APPELLO AL CONSIGLIO D'EUROPA: LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE CI AIUTINO PER FAR RICONOSCERE AI MILITARI ITALIANI IL DIRITTI DI ASSOCIAZIONE

venerdì 24 novembre 2000

RIUNITO A BOLOGNA IL DIRETTIVO FICIESSE, APPELLO AL CONSIGLIO D'EUROPA: LE ISTITUZIONI DELL'UNIONE CI AIUTINO PER FAR RICONOSCERE AI MILITARI ITALIANI IL DIRITTI DI ASSOCIAZIONE

 

Sabato 18 Novembre si è tenuta a Bologna la riunione degli organismi direttivi dell'Associazione Nazionale " Finanzieri, Cittadini e Solidarietà ".

L'associazione, sorta nel maggio del 1999, conta ormai più di mille iscritti, di cui almeno quattrocento tra Bologna e le altre province dell'Emilia -Romagna.

Gli iscritti sono cittadini e operatori della Guardia di Finanza che con il loro impegno intendono favorire la creazione di un moderno rapporto tra fisco e cittadini partecipando propositivamente al dibattito sulle riforme istituzionali e fiscali in atto nel Paese.

Il direttivo dell'associazione ha avviato i lavori per il 1° Congresso nazionale dell'Associazione che presumibilmente si terrà nel prossimo mese di dicembre a Roma.

Nell'occasione è' stato anche approvato un appello pubblico da inviare alla Presidenza del Consiglio Europeo, nonché a deputati europei, tra i quali il Vice Presidente del Consiglio On.le Pasqualina NAPOLETANO, perché siano riconosciuti ai cittadini italiani con le stellette, al pari dei colleghi della maggior parte dei paesi dell'Unione, i diritti elementari fondamentali, quali:

1. la libertà di manifestazione del pensiero;
2. il diritto di associazione;
3. i pieni diritti di tutela.

L'occasione è servita altresì per ribadire la posizione dell'Associazione rispetto alle novità legislative che dovrebbero essere varate dal Governo in materia di riordino delle carriere per le diverse categorie di appartenenti alla Guardia di Finanza.

Le ipotesi su cui il Governo sta lavorando non rispondono, ancora una volta, alle aspettative della base che, attraverso il COCER e la stessa nostra Associazione, intende vedersi riconosciuto il diritto alla progressione di carriera soprattutto in relazione ai meriti acquisiti ed all'esperienza maturata.

Ciò in linea con le richieste sempre più pressanti dei cittadini per un fisco efficiente e professionale.



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