SICUREZZA: FIRMATA CODA CONTRATTUALE COMPARTO ANNI 2004/05 - DIFESA: MARTINO, POSSIBILE SIA COSTRETTO AD ADDIO ALLE ARMI - MINNITI (DS), PER LA DIFESA LEGISLATURA DI TIPO COSTITUENTE - CARABINIERI:COCER, EVITARE SOLUZIONI TRANSITORIE PER COMANDO

martedì 25 aprile 2006

 

SICUREZZA: FIRMATA CODA CONTRATTUALE COMPARTO ANNI 2004/05

 

   (ANSA) - ROMA, 20 apr - Il ministro della Funzione Pubblica Mario Baccini, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze militari del comparto sicurezza hanno sottoscritto oggi l'accordo sindacale e i provvedimenti di concertazione relativi alla ''coda contrattuale'' del biennio economico 2004-2005 per il personale delle forze di polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo della polizia penitenziaria, Corpo forestale dello Stato) e militare (Carabinieri e Guardia di finanza) e delle forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica).

   In una nota del ministero si sottolinea che ''con questa sottoscrizione, cui seguira' l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri e l'emanazione dei decreti di recepimento del presidente della Repubblica, al personale del comparto sara' riconosciuto un ulteriore beneficio economico, pari a 34 euro medi mensili a regime, che si aggiunge  agli incrementi gia' attribuiti nel biennio economico di riferimento''.

   ''Sono veramente compiaciuto - ha detto il ministro Baccini - per la firma di oggi, con la quale si conclude l'intera tornata contrattuale per il comparto sicurezza che, tengo a ricordarlo, e' anche il frutto dell'accordo del 27 maggio 2005 tra il governo e le parti sociali, che ho fortemente voluto e che ha consentito di chiudere positivamente la vertenza sulla disponibilita' complessiva delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del biennio''. ''Desidero - ha concluso Baccini - assicurare il mio impegno politico a sostegno delle esigenze del comparto sicurezza, al quale ritengo di aver dedicato, nel periodo di permanenza come Ministro per la funzione pubblica, una forte attenzione per lþimportanza e la strategicita' delle sue funzioni''. (ANSA).

 

CONTRATTI: SIGLATA CODA CONTRATTUALE COMPARTO SICUREZZA

 

   (ANSA) - ROMA, 20 apr - E' stato siglato oggi, presso il dipartimento della Funzione Pubblica, l'accordo sindacale e i provvedimenti di concertazione relativi alla 'coda contrattuale' del biennio economico 2004-2005 per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e delle Forze armate.

   L'accordo, che e' stato siglato dalla delegazione di parte pubblica presieduta dal ministro Mario Baccini, dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze militari del comparto Sicurezza, prevede un ulteriore beneficio economico (34 euro mensili a regime) che si aggiunge agli incrementi gia' attribuiti nel biennio economico di riferimento.

  ''Sono veramente compiaciuto - afferma il ministro Baccini - per la firma di oggi, con la quale si conclude l'intera tornata contrattuale per il comparto Sicurezza. Desidero, in questa occasione assicurare il mio impegno politico a sostegno delle esigenze del comparto Sicurezza, al quale ritengo di aver dedicato, nel periodo di permanenza come ministro per la funzione pubblica, una forte attenzione per l'importanza e la strategicita' delle sue funzioni''. (ANSA).

 

SICUREZZA: SAP; BENE AUMENTO, ORA SUBITO RIORDINO CARRIERE

 

   (ANSA) - ROMA, 20 apr - L'aumento medio mensile di 34 euro e' la ''positiva'' conclusione della vertenza sulle risorse disponibili per il biennio 2004/2005. Ora pero' e' necessario pensare immediatamente al rinnovo, ''riordino delle carriere in testa''. E' quanto sottolinea il segretario dei Sindacato autonomo di polizia (Sap), Filippo Saltamartini, dopo la firma dell'accordo tra il ministro della Funzione Pubblica e le rappresentanze sindacali del comparto sicurezza.

   Con l'intesa, prosegue Saltamartini, ''si chiude definitivamente per le forze dell'ordine il contratto 2004-2005 e si apre una delicata fase di 'vacanza contrattuale' visto che quello per l'anno in corso e il successivo non e' stato ancora rinnovato. Speriamo - aggiunge - in un pronto rinnovo, magari prevedendo risorse aggiuntive nel prossimo Dpef a titolo di sganciamento dal pubblico impiego e per il riordino delle carriere''. Il segretario del Sap invita poi il nuovo governo a ''riaprire l'agenda legislativa alla voce 'R', che sta per riordino delle carriere''. ''Ripartiamo dal Senato - conclude - dove il disegno di legge, gia' approvato dalla Camera, era rimasto durante la scorsa legislatura: e' un impegno che chiediamo per l'efficienza della nostra categoria e le aspettative che vorremmo vederci riconosciute''. (ANSA).

 

DIFESA: MARTINO, POSSIBILE SIA COSTRETTO AD ADDIO ALLE ARMI

LICENZIAMENTO SENZA GIUSTA CAUSA SI APPLICA A MINISTRI

 

   (ANSA) - BELO POLJE (KOSOVO), 21 apr - ''L'art. 18 dello Statuto dei lavoratori non si applica ai ministri. I ministri possono essere licenziati anche senza giusta causa ed e' quindi possibile che, colpito dall'esito delle elezioni, tra non molti giorni io sia costretto a dare l'addio alle armi''. Lo ha detto il ministro della Difesa, Antonio Martino, parlando ai militari italiani in Kosovo.

   Sempre rivolgendosi ai militari schierati nella base di Belo Polje il ministro ha avuto parole di gratitudine per il lavoro svolto: ''Mi portero' nel cuore il ricordo di tutti voi – ha detto - e di quello che avete fatto e che fate nell'interesse dell'Italia, della pace e della stabilita' internazionale''.

   Parole di gratitudine analoghe le aveva rivolte, in precedenza, ai militari del contingente italiano in Bosnia. A Camp Butnir, tracciando una sorta di bilancio dei suoi cinque anni alla Difesa, Martino ne ha parlato come di un periodo ''straordinario'' durante il quale ''l'Italia ha fatto fronte a un numero di impegni internazionali che non ha precedenti nella storia della Repubblica, guadagnandosi un prestigio internazionale che non ha uguali''. Ha ricordato che l'Italia ha attualmente il comando di alcune importanti missioni – in Bosnia, Kosovo, Afghanistan e a Rafah - e che il merito e' anche di un governo ''con una politica estera chiara, coerente, coesa, comprensibile e affidabile. Un governo che non crede all'Italia che si ritira, che fugge, che viene meno alla parola data, ma che mantiene la sua parola, porta a termine le sue missioni e si conquista cosi' il rispetto del mondo''. (ANSA).

 

MINNITI (DS), PER LA DIFESA LEGISLATURA DI TIPO COSTITUENTE

'CINQUE ANNI CHE PRODUCANO FORTISSIMO RINNOVAMENTO'

 

   (ANSA) - ROMA, 24 apr - ''Vedrei per la Difesa italiana una legislatura di carattere costituente. Cioe' occorre pensare a 5 anni che producano un progetto di fortissimo cambiamento e rinnovamento''. Lo ha detto, intervenendo a Radio3Mondo, su Radio 3, Marco Minniti, responsabile dei Ds per il settore Difesa e Sicurezza.

   Secondo Minniti, ''abbiamo tirato la corda dell'arco oltre ogni limite, di piu' non si puo' chiedere alle nostre Forze armate, che con quel che avevano hanno fatto miracoli. Oggi bisogna cominciare a correggere la linea, pensando alla Difesa come un qualcosa di organico. Occorre avere un progetto organico per la Difesa e guardare non solo a quello che succede l'anno prossimo, ma tra 3 anni o tra 10 anni, perche' in questi campi la proiezione progettuale e' mediamente decennale''.

   L'esponente diessino sottolinea che ''occorre correggere l'andamento della spesa nel campo della Difesa. Negli ultimi 5 anni abbiamo avuto una costante negativa e io credo che questa curva debba cominciare lentamente a ricrescere: e' un segnale politico molto importante, perche' in questi anni abbiamo avuto una richiesta molto forte di nuovi compiti per le Forze armate, a fronte dei quali c'e' stata pero' una caduta degli impegni finanziari''.

   Secondo Minniti e' fondamentale ''una fortissima integrazione europea nel campo della Difesa, dell'industria della Difesa. L'Italia e' il Paese piu' interessato a questa integrazione e, da questo punto di vista, dobbiamo recuperare un po' di tempo perduto. Noi siamo ora di fatto fuori dal gruppo informale di testa e dobbiamo a tutti i costi rientrarci: per farlo servono scelte coerenti''. La cooperazione europea nel campo della Difesa, ad avviso del parlamentare diessino,  puo' ''sopperire le nostre debolezze e le nostre fragilita''', consentendo pero' all'Italia di sviluppare dei segmenti di eccellenza nazionali e di ''abbattere i costi, producendo risparmi''.

   Anche in questo modo, sostiene Minniti, puo' essere affrontata meglio ''la questione fondamentale'', cioe' quella del personale: ''i nostri militari devono avere diritti e quindi principi democratici simili a quelli delle altre Forze armate europee ed anche trattamenti economici sempre piu' tendenzialmente vicini a quelli dei soldati dei Paesi alleati. Lavorando nelle missioni internazionali gomito a gomito con questi colleghi la differenza di condizioni di vita si vede ed e' una condizione che, in un esercito professionale, e' abbastanza anacronistica''.  (ANSA).

 

CARABINIERI:COCER, EVITARE SOLUZIONI TRANSITORIE PER COMANDO

ORGANISMO RAPPRESENTANZA CC, DARE STABILITA' ALL'ISTITUZIONE

 

   (ANSA) - ROMA, 18 apr - Nel nominare il nuovo comandante dei Carabinieri bisognera' evitare ''soluzioni transitorie'' in modo da garantire ''stabilita' all'istituzione''. Lo afferma in una nota votata a maggioranza il Cocer dell'Arma in vista della scadenza del mandato (il prossimo 5 maggio) dell'attuale comandante generale Luciano Gottardo.

   Nella nota il Cocer indica alla politica i parametri ''fondamentali e imprescindibili'' che dovranno essere tenuti in considerazione per la nomina del nuovo comandante. Innanzitutto, e' scritto, e' necessario ''dare stabilita' all'istituzione, nell'interesse del personale e del paese, evitando soluzioni transitorie''. Bisogna poi ''procedere alla nomina di un comandante generale che abbia ancora un ampio margine di anni davanti a se' al fine di consentirgli, come avviene per le altre Forze di Polizia, (l'Arma in 4 anni ha cambiato 3 Comandanti Generali) la possibilita' una efficace programmazione pluriennale sia nella funzione importantissima della movimentazione del personale, sia nella gestione delle gia' esigue risorse, sia nella formazione professionale dei militari, sia infine nell'adeguamento tecnologico ed ordinativo delle strutture per fronteggiare al meglio le emergenti realta' operative''. Inoltre, prosegue il Cocer, il nuovo comandante dovra' allo stesso tempo ''avere la completezza della formazione militare e tecnico-professionale'' e ''saper cogliere appieno e risolvere le giuste e pressanti istanze del personale onde consentire allo stesso di continuare ad assolvere pienamente alle attivita' che il paese richiede e si aspetta dai carabinieri''.

   ''Il Cocer - conclude la nota - auspica ed e' fiducioso, come sempre, che il governo recepisca lo stato d'animo che i carabinieri vivono in questa loro fase storica e voglia profondere nella scelta dei principi indicati''.(ANSA).

 


Tua email:   Invia a: