TRASFERIMENTI DEL PERSONALE GDF, IL SOLITO SCANDALO (di B.G.)

sabato 06 maggio 2006

Abbiamo ricevuto dal signor B. G. la lettera che appresso integralmente pubblichiamo.

"""Gentilissima Associazione,

vi scrivo perché lo sdegno ed il dolore non mi danno pace, è con disgusto che ho appreso che la mia domanda di trasferimento non è stata accolta. Dopo la bellezza di 17 anni di servizio mi trovo a non saper ancora se potrò mai lavorare, vivere e morire nella mia terra.
La regione in questione è la Sardegna, terra che lo scorso anno ha realizzato tantissimi sogni di persone più giovani di me.
Lo scorso anno non ho fatto la domanda di trasferimenti per motivi privati ma, quest'anno, ricco di speranza e memore dall'anno precedente ho deciso di far domanda.
Ho vissuto un anno tremendo, aspettando di saper se i Signori che mi comandano avrebbero accettato o meno la mia richiesta, non ho costruito nulla in quest'anno di purgatorio, non ho relazionato con nessuna donna per paura di dovermi poi staccare da un legame sentimentale che poi avrebbe portato sofferenze in sede di un mio trasferimento.

A cosa è servito vivere un altro anno in caserma ad aspettare tremolante quella risposta che si è frantumata su di me come un macigno?
A 37 anni mi trovo ancora in caserma a riiniziare un qualcosa che non so neppure io.
Che faccio? Ci riprovo con la domanda oppure mi organizzo in affitto? Sono sicuro che se sostengo le spese per una casa la mia amatissima amministrazione nel 2007 mi dà il trasferimento facendomi perdere una marea di quattrini.

Perché ci trattano così? Perché?

 

B. G."""

 

 


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