TGCOM.MEDIASET.IT: FIGC, SI E' DIMESSO ITALO PAPPA. ERA IL CAPO DELL'UFFICIO INDAGINI

sabato 20 maggio 2006

Il capo dell'ufficio indagini della Federazione italiana gioco calcio, Italo Pappa, si Ã¨ dimesso. Il generale ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente del Coni Gianni Petrucci, vista la situazione della Figc dopo le dimissioni di Franco Carraro e in attesa dell'insediamento del commissario straordinario Guido Rossi.

La decisione del neo commissario della Figc Guido Rossi di seguire in prima persona le indagini sullo scandalo intercettazioni, sfiduciando nei fatti l'Ufficio Indagini della Figc, ha provocato effetti immediati. Il Generale Italo Pappa ha infatti rassegnato le sue dimissioni. "I continui attacchi all'ufficio, che ho l'onore ed il privilegio di presiedere, e le indegne strumentalizzazioni che alcuni organi di stampa hanno di recente effettuato, tsravolgendo completamente la realta' dei fatti, mi costringono ad assumere questa dolorosa decisione". Queste le parole con cui Pappa si rivolge al presidente del Coni Gianni Petrucci per comunicargli "irrevocabilmente le dimissioni da Capo Ufficio Indagini della Figc", "dopo 31 anni di continua appartenenza e di impegnativo lavoro tra i ruoli della federazione italiana gioco calcio".

"Ho la netta sensazione - accusa Pappa nella lettera - che detti attacchi, rivoltimi quale capo ufficio indagini, scaturiscano non per la mia attivita' in detto ruolo, in quanto dalla stessa lettura dei medesimi articoli di stampa non emerge nessun rilievo neanche sul piano dell'etica, ma dall'essere generale della Guardia di Finanza e soprattutto dall'incarico istituzionale attualmente da me ricoperto: Comandante in Seconda del Corpo. Ho conseguito detta carica, che e' il grado vertice per il Corpo, dopo oltre 45 anni di specchiato servizio ed a seguito di una carriera contrassegnata da immensi sacrifici gratificati da indiscussi ed indiscutibili risultati di servizio, avvalorati dai piu' lusinghieri giudizi anche da parte dell'autorita' giudiziaria".

"Un'indegna dietrologia - prosegue la lettera - ha portato, in un articolo di stampa, ad accomunare la mia persona con altri ufficiali del Corpo, la cui eventuale responsabilita' e' peraltro tutta da accertare, che hanno nei miei confronti solo una regolamentare dipendenza gerarchica. Poiche' ritengo che queste gratuite illazioni possano avere un riverbero negativo sul prestigio della Guardia di Finanza e nello stesso tempo di sulla corretta valutazione dell'operato dell'ufficio indagini, reputo opportuno cessare con effetto immediato dalla carica in seno alla Figc, cio' al fine di evitare che la Guardia di Finanza e le Fiamme Gialle, che amo piu' di me stesso, possano minimamente essere coinvolte in una vicenda a cui sono completamente estranee".


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