SANITA': UMBRIA; INTESA REGIONE-GDF CONTROLLO ILLECITI SPESA

venerdì 19 maggio 2006

(ANSA) - PERUGIA, 19 MAG - Mira ad avviare un'attivita' conoscitiva nel settore della spesa sanitaria, finalizzata alla ricerca, prevenzione e repressione di eventuali violazioni e illeciti il protocollo d'intesa firmato oggi da Regione Umbria e guardia di finanza.
   A siglare l'atto sono stati l'assessore regionale alla
sanita' Maurizio Rosi e il comandante umbro della guardia di finanza, generale Maurizio Raponi.
   Il protocollo prevede che le fiamme gialle, attraverso
l'ufficio operazioni, tengano rapporti diretti con la Regione Umbria, in particolare con l'assessorato alla sanita', per coordinare l'attivita' delle articolazioni dipendenti.
L'amministrazione regionale fornira' alla gdf le informazioni e gli elementi necessari per consentire l'attivita' di collaborazione, dando priorita' alle situazioni caratterizzate da ''particolari indici di anomalia''. (ANSA).
     L'assessore Rosi ha definito la firma del protocollo ''un atto molto importante per garantire il rispetto delle regole nella sanita' umbra''. ''Il rapporto di collaborazione che si instaurera' tra le due istituzioni - ha detto - rappresenta un utile elemento per operare un efficace e rigoroso controllo della spesa. La Regione attraverso il sistema di controllo interno, e' fortemente impegnata su questo versante, con una particolare attenzione al comparto della spesa farmaceutica. Non c'e' da parte nostra alcun intento 'punitivo' nei confronti della generalita' di coloro che operano nel
settore sanitario: l'obiettivo e' solo quello di ricercare,
verificare e segnalare vistose anomalie nella spesa che possano nascondere comportamenti illeciti e violazioni''.
   Il generale Raponi ha spiegato che l'accordo ''si inserisce nel solco della revisione dei compiti della guardia di finanza che vede impegnato il corpo sul fronte dell'attivita' di polizia economica e finanziaria, a tutela dei bilanci dello Stato, dell'Unione Europea, delle Regioni e degli Enti locali''.
''Questo protocollo - ha aggiunto - rappresenta un significativo punto di convergenza delle rispettive finalita' istituzionali ed ha il duplice obiettivo di tutelare gli interessi del bilancio della Regione Umbria e consentire una incisiva e sinergica azione tra le attivita' di controllo del Corpo e quelle degli
organi a cio' preposti dalla Regione Umbria. Una esperienza di questo genere - ha concluso il gen. Raponi - e' stata gia' attivata nella Regione Emilia Romagna, ed ha prodotto una efficace e produttiva collaborazione tra le due istituzioni''.
   In base al protocollo la guardia di finanza si impegna ad eseguire ''riscontri diretti, utilizzando le potesta' d'indagine esperibili, al fine di verificare l'esistenza di eventuali illeciti''. Garantito un costante flusso di comunicazione tra le due istituzioni, in particolare la gdf ''al fine di evitare la reiterazione di misure di controllo, e fermo restando il rispetto dell'eventuale segreto sulle indagini, si impegna a
comunicare agli organi di controllo della Regione l'avvio di accessi, ispezioni e verifiche''.
   Il rapporto di collaborazione tra Regione e fiamme gialle riguardera' ''ogni elemento ritenuto utile dalla Regione Umbria per gli approfondimenti di tipo investigativo nel settore della spesa sanitaria, con particolare riferimento alle strutture convenzionate, alle modalita' di prescrizione di medicinali, protesi e ausili a carico del Servizio sanitario regionale ritenute potenzialmente anomale ed alla libera professione e
altre aree di attivita' del Servizio sanitario regionale in
regime di convenzione''. A questo fine la Regione fornira' alla al comando regionale della guardia di finanza ''analisi di base e informazioni analitiche sulle situazioni potenzialmente illecite'' e, in particolare, i tabulati che riportino le variazioni nelle prescrizioni relative alle case farmaceutiche, ai farmaci prescritti e alle loro quantita', gli elenchi dei dipendenti che svolgono anche attivita' libero professionale
(intramoenia) e ogni altro documento e informazione ritenuti utili per gli approfondimenti di tipo investigativo. (ANSA).

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