AMIANTO E ALTRI AGENTI CANCEROGENI NELLE FORZE ARMATE E GUARDIA DI FINANZA. IL CAD (FICIESSE) HA INCONTRATO IL MINISTRO DELLA DIFESA, ELISABETTA TRENTA.

domenica 31 marzo 2019

Lo scorso 22 marzo 2019, i componenti del Coordinamento Amianto ed altri rischi per Comparto Difesa e Sicurezza Nazionale (CAD), organismo nato nel 2016 al fine di coordinare un’incisiva azione tra Associazioni e Organizzazioni di cittadini e militari (tra cui Ficiesse), in difesa degli esposti e delle vittime dell’amianto e ad altri agenti patogeni, sono stati convocati dal Ministro della Difesa, ad un tavolo di approfondimento avente per oggetto: “Indagine delle criticità connesse l’esposizione del personale militare a particolari fattori di rischio ambientale durante il servizio”.

Nella circostanza sono stati rappresentati al Ministro, a seguito di specifica richiesta da parte della Trenta:

  • i casi seguiti;
  • le problematiche riscontrate;
  • i contenziosi attivati;
  • le proposte volte alla soluzione della materia.

Il documento unitario presentato dal CAD, ha evidenziato alcuni aspetti ritenuti necessari per tutelare al meglio il personale militare e i propri familiari. In modo particolare è stato evidenziato:

  1. NO passaggio all' INAIL della competenza della valutazione del nesso di causalità dei danni alla salute subìti dal personale del comparto difesa e sicurezza nazionale;
  2. SI al comitato di verifica per le cause di servizio, con nuovi strumenti legislativi;
  3. SI ad una sanità militare, moderna, efficace ed efficiente;
  4. SI alla sorveglianza epidemiologica, a cura dell'osservatorio epidemiologico della difesa;
  5. SI alla sorveglianza sanitaria;
  6. SI alla prevenzione primaria;
  7. SI alla completa equiparazione e pari dignità tra vittime del dovere;
  8. SI al riconoscimento dei benefici previdenziali per gli esposti ad amianto.

Sono state proposte, inoltre, tre tavole di corrispondenza dei luoghi-agenti causali –tecnopatie correlate, per le quali è stato proposto l’applicazione del principio “iuris et de iure” che, qualora applicato, consentirebbe al personale che ha contratto una determinata patologia di poter ottenere il riconoscimento della causa di servizio per il solo fatto che la patologia riscontrata trova collegamento con gli agenti patogeni presenti nei luoghi di lavoro nei quali il militare o l’agente ha prestato servizio. Aspetto che consentirebbe al personale di poter accedere ad una serie di tutele senza dover ricorrere ad estenuanti vie legali.

Il Ministro della Difesa si è mostrato molto sensibile alle problematiche rappresentate e molto disponibile ad intervenire, una volta per tutte, in favore di quei servitori dello Stato e dei loro familiari che per tanto, troppo tempo, sono stati abbandonati al loro destino. In attesa di risultati concreti, il CAD continuerà la sua opera di vicinanza e tutela nei confronti di tutti i militari che nel tempo sono stati vittime del dovere.

Per il CAD hanno partecipato :

·Salvatore Garau, AFeVA Sardegna

·Silvia Fine, AFeVA Sardegna;

·Pietro Serrarcangeli, AFEA Nazionale;

·Giuseppe Cerchio, Ficiesse.

Giuseppe CERCHIO Responsabile nazionale, Area Sicurezza e Salute di Ficiesse.

 

 


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