L’INTERVENTO DI BRUNO PIEROZZI (SINDACATO PENSIONATI CGIL) AL CONGRESSO FICIESSE: IMPORTANTE PROSEGUIRE IL LAVORO INSIEME PER IL RECUPERO E LA PREVENZIONE DELL’EVASIONE FISCALE E PER LA SICUREZZA SUI TERRITORI E NEI SINGOLI COMUNI NELLA LOGICA ETPL

domenica 07 aprile 2019

INTERVENTO DI BRUNO PIEROZZI AL VI CONGRESSO NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE FINANZIERI CITTADINI E SOLIDARIETÀ - FICIESSE

 

Cari amici, nel portare il saluto al VI Congresso della Ficiesse  - e al costituendo Sindacato della Guardia di Finanza SILF – da parte della segreteria nazionale del Sindacato Pensionati Italiani Cgil, vorrei soffermarmi brevemente su alcune tematiche che trovano particolari convergenze e sollecitazioni per un ulteriore comune approfondimento.

Lo Spi Cgil nazionale ha siglato con Ficiesse due protocolli d’intesa, il primo nel 2012 e successivamente nel 2017. Il primo protocollo affrontava alcune delle tematiche fondamentali dell’azione della Guardia di finanza: quella del contrasto all’evasione fiscale e quella della sicurezza, nello specifico riferita alla condizione di particolare fragilità e vulnerabilità delle persone anziane.

Nel protocollo del 2017 nel ribadire l’attenzione sulle tematiche sopra esposte è stata indicata la metodologia, con la quale intervenire, individuata nel Progetto ETPL (Efficienza Trasparenza – Partecipazione – Legalità) illustrato nella relazione di Giuseppe Fortuna. Questa metodologia è stata applicata con lo scopo di ottimizzare gli interventi, sia sul versante del contrasto e recupero dell’evasione fiscale, sia per quanto concerne le politiche della sicurezza e con particolare attenzione alla prevenzione delle truffe ai danni degli anziani.

Ad offrire un importante sostegno sui due versanti individuati è stata la nuova normativa sull’Accesso Civico Generalizzato (Dlgs 33/2013) che ha ampliato le possibilità precedentemente riconosciute dalla legge 241/90 sull’accesso ai documenti amministrativi. L’accesso civico ha consentito di dare certezze nella richiesta e nei tempi di risposta da parte dei soggetti istituzionali nel fornire documentazione e dati sui quali verificare la capacità progettuale e programmatoria. 

Sul terreno delle politiche di contrasto all’evasione fiscale l’attenzione è stata volta ai cosiddetti “patti antievasione” siglati tra le amministrazioni comunali e le Agenzie delle Entrate territoriali, in base al Protocollo del 2009 tra Anci, Agenzia delle Entrate, Ifel. Il Protocollo ha avuto una evoluzione nel 2018 con la firma oltre ai soggetti sopra richiamati anche della Guardia di Finanza, dunque con un impegno specifico che prevede interscambio informativo, la stesura di protocolli territoriali, percorsi formativi, oltre al recupero dell’evasione fiscale sui tributi nazionali è prevista anche quella sui tributi, locali, è prevista inoltre la diffusione delle buone pratiche.

Riteniamo perciò importante proseguire il lavoro avviato su questo versante tra Ficiesse e Spi affinché si possa, non solo fare una adeguata azione di recupero dell’evasione, ma soprattutto avviare un percorso innovativo, passando dalla sola repressione dell’evasione tributaria a una politica di prevenzione dell’evasione, attraverso la lettura del “tax gap” territoriale, coinvolgendo i cittadini per promuovere un adempimento spontaneo dei contribuenti, stabilendo anche forme di incentivazione tramite l’agevolazione tributaria, da parte delle amministrazioni locali per chi ha comportamenti virtuosi (cittadini e imprese) ad esempio in materia di rifiuti con azioni per il rispetto e la salvaguardia ambientale.

Le strutture territoriali Spi supportate dalle informazioni acquisite, sia in merito alle politiche di recupero dell’evasione fiscale, sia per quanto riguarda le politiche della sicurezza possono svolgere una più efficace azione negoziale con le parti istituzionali, in particolare con i comuni, definendo protocolli sociali nei quali le risorse recuperate dal contrasto all’evasione siano finalizzate alla creazione o potenziamento dei servizi sul territorio: servizi sociali, asili nido, strutture residenziali per anziani, trasporti, abitazioni.

Per le questioni attinenti alla sicurezza, oltre a quanto già avviato in materia di contrasto alle truffe verso la popolazione anziana, si vuole incrementare il lavoro su questo versante costruendo un “modello di intervento” da utilizzare nei diversi territori, coinvolgendo attivamente i diversi attori interessati: Istituzioni locali, Polizia Municipale, Forze dell’ordine, superando il sistema restrittivo degli attuali “Patti per la sicurezza” siglati tra Stato ed Enti locali, costruendo invece dei “protocolli partecipati” in cui i diversi soggetti lavorino in sinergia, nel rispetto delle singole specificità, partendo dalla mappatura dei problemi del singolo territorio, costruendo delle risposte che vedano il coinvolgimento delle diverse  forme di rappresentanza sociale e tra queste anche i sindacati nelle loro articolazioni, anche perché crediamo che le città possono essere rese più sicure soltanto allargando la partecipazione democratica, ovvero attuando ed estendendo quella che viene definita come “cittadinanza attiva”.

Concludendo, crediamo che l’Associazione Ficiesse e ora il sindacato SILF possano dare un grande contributo, per migliorare la vita della collettività, sia per chi vive nelle grandi Città metropolitane, come per chi vive nei piccoli comuni e su questi obiettivi troveranno sempre la disponibilità e il sostegno dello Spi Cgil.

Buon lavoro.

 

BRUNO PIEROZZI

 

 


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