AUGURI ALLE FIAMME GIALLE. MA ORA IL CORPO DEVE ELIMINARE DUE LIVELLI DI DIREZIONE E CONTROLLO, AVVIARE AZIONI DI PREVENZIONE BASATE SUGLI ANDAMENTI DEI TAX-GAP PROVINCIALI ED EVITARE ASSOLUTAMENTE ALTRI “CASI GIACCA”

lunedì 22 giugno 2020

In una sobria cerimonia al Palazzo del Quirinale (video disponibile su youtube), è stato celebrato il 246° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

Il Comandante generale ha ricordato la storia del Corpo, ha reso omaggio alla Bandiera, ai Caduti e a tutti i Finanzieri che hanno servito e continuano a servire con dedizione l’Italia, gli Italiani e la Costituzione Repubblicana.

Il Presidente della Repubblica ha ringraziato rimarcando la complessità e la delicatezza dei compiti affidati dalla legge alla Fiamme Gialle sottolineando il “senso dello Stato” e di sicurezza che la loro azione infonde nei cittadini, rafforzandone la fiducia nelle istituzioni e nella legalità.

Soffermiamoci, però, su queste parole del Generale Zafarana: “La nostra Istituzione continuerà a sviluppare tutte le sue potenzialità per essere la più efficiente, la più efficace possibile nell’assolvimento della missione istituzionale che le leggi le hanno affidato”.

La Guardia di finanza, quindi, non può attendere oltre. Vengano eliminati almeno due degli attuali cinque livelli di direzione e controllo, a partire dai Comandi regionali, e vengano indirizzate le (altissime) quantità di risorse umane recuperate dalle attività di funzionamento ad azioni – oggi finalmente possibili – di reale “prevenzione” dell’evasione fiscale, misurandone gli effetti sugli andamenti dei tax-gap provinciali distinti per singoli settori economici.

E mai più casi come quello - disumano - del Brigadiere Fabio Giacca.


Tua email:   Invia a: