FINANZIARIA:MILITARI E POLIZIOTTI, TUTTI CONTRO GOVERNO, CHIESTO INCONTRO CON PRODI, PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA - COCER, PROFONDA INSODDISFAZIONE MONDO MILITARE

venerdì 13 ottobre 2006

FINANZIARIA:MILITARI E POLIZIOTTI, TUTTI CONTRO GOVERNO

CHIESTO INCONTRO CON PRODI, PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA

 

   (ANSA) - ROMA, 11 ott - Tutti contro il Governo e contro una legge Finanziaria che prevede ''solo tagli'' e ''nessun progetto di investimento''. Per una volta, militari e poliziotti parlano con una sola voce chiedendo, da un lato, un incontro immediato con governo e commissioni parlamentari e, dall'altro, annunciando manifestazioni e proteste: ''siamo pronti a scendere in piazza''. La critica al documento di programmazione economica e finanziaria del ministro dell'Economia Padoa Schioppa e' aspra: si tratta di un documento, dicono, che non permettera' agli operatori delle forze dell'ordine di garantire la sicurezza dei cittadini e ai militari di perseguire gli obiettivi fissati dallo stesso Esecutivo.

   I militari esprimono le loro critiche attraverso il Cocer interforze, l' organismo di rappresentanza di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza. Parlano di ''profonda insoddisfazione'' per un documento che ''delude ampiamente'' le aspettative di 450mila persone. Il Dpef ''nega contestualmente le risorse necessarie a garantire il pieno soddisfacimento degli obiettivi istituzionali previsti, a fronte della richiesta del Paese di un impegno sempre maggiore per la sicurezza interna ed esterna, nonche' per la lotta all'evasione fiscale''. Obiettivi che difficilmente saranno raggiunti ''per l'impossibilita' di disporre di mezzi, equipaggiamenti, materiali e perfino combustibili di qualita' adeguata''.

   I militari chiedono dunque un incontro urgente a Prodi e alle Commissioni parlamentari, che permetta di migliorare gli aspetti piu' contestati del Dpef ma, anche, per rivendicare quel ''ruolo negoziale'' fin qui negato, a detta dei sindacati, dall'Esecutivo e chiedere quel ''riconoscimento delle specificita' della condizione militare che comporta sempre piu' spesso anche il sacrificio della vita''. ''Attendiamo risposte che diano un chiaro segnale di attenzione e garantiscano una maggiore disponibilita' di risorse'', e' il messaggio al Governo per evitare ''legittime forme di dissenso''.    Duri anche i sindacati dei poliziotti, di destra e sinistra, che minacciano apertamente di scendere in piazza. La chiusura di 12 prefetture e questure, il taglio di oltre 100 milioni di euro, il mancato aumento dell'organico e dell'assunzione degli ausiliari, sono tra i punti piu' contestati della legge.

   ''La polizia esce decapitata'' dalla Finanziaria, dice il segretario dell'Anfp Giovanni Aliquo' aggiungendo che quello del Governo e' un ''modo arcaico di concepire i tagli, facendoli senza alcun progetto, per fingere di risolvere un problema e creandone invece altri''. A pagare sono ''i piu' deboli, cioe' i poliziotti, a cui si tagliano i 4 scatti automatici previsti per compensare il fatto che gli agenti, se qualcuno interviene sul loro stipendio, non possono scioperare''. Tagli che il Sap, annunciando manifestazioni in tutta Italia, definisce una ''pazzia'', in un momento in cui ''il terrorismo internazionale e' un pericolo per tutti gli Stati occidentali''. Servono, dice il segretario Filippo Saltamartini. ''modifiche sostanziali all'articolo 33 (quello sulla soppressione delle questure, ndr) e un intervento sull'articolo 35 per evitare la soppressione delle Direzioni Interregionali di Polizia''. Come a Napoli, conclude, ''la fatiscenza dei mezzi di polizia e' tale gia' oggi da non garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini''.

   Sulla stessa linea il Silp-Cgil. ''Questa Finanziaria sulla sicurezza prevede solo tagli e nessun progetto di investimento sul sistema delle forze dell' ordine'' denuncia Claudio Giardullo, sottolineando un ''inevitabile ridimensionamento delle capacita' operative del sistema di sicurezza'' se le cose dovessero rimanere cosi'. ''E' davvero preoccupante - chiosa - questa sottovalutazione del peso che ha la sicurezza sulla vita dei cittadini e sullo sviluppo del Paese''.

   Per l'Ugl la chiusura delle prefetture avra' effetti ''devastanti''. Il segretario del comparto sicurezza Paolo Varesi ha presentato un emendamento all'articolo 33. ''Una

simile scelta - dice - esplodera' in tutta la sua gravita' soprattutto in quelle zone, del Mezzogiorno e non solo, in cui il tasso di criminalita' e' molto alto''. Una legge ''contro la sicurezza dei cittadini, che penalizza fortemente i poliziotti'' taglia corto il Siap. L'accusa del sindacato al governo e' pero' doppia: non solo per i tagli ma anche per la disparita' di trattamento rispetto ai militari. ''Per la Difesa sono previsti incrementi pari a circa 3 miliardi di euro l'anno e oltre un miliardo e' per le missioni internazionali all'estero. Altro che tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica dei cittadini - conclude - siamo di fronte ad un eclatante investimento di militarizzazione, a discapito della sicurezza dei cittadini e dei suoi operatori''. (ANSA).

 

FINANZIARIA: COCER, PROFONDA INSODDISFAZIONE MONDO MILITARE

DELUSE ASPETTATIVE 450 MILA PERSONE, NEGATE RISORSE NECESSARIE

 

   (ANSA) - ROMA, 11 ott - ''Profonda insoddisfazione'' del Cocer interforze per le norme contenute nella legge Finanziaria che ''deludono ampiamente - si legge in un comunicato – le legittime aspettative della 450 mila persone rappresentate, di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza''.

   Secondo l'organismo di rappresentanza interforze, che chiede un incontro con il Governo e le Commissioni parlamentari, le leggi di bilancio e finanziaria deludono il mondo militare anche perche' ''negano contestualmente le risorse necessarie a garantire il pieno soddisfacimento degli obiettivi istituzionali previsti, a fronte della richiesta del Paese di un impegno sempre maggiore per la sicurezza interna ed esterna, nonche' per la lotta all'evasione fiscale''. Obiettivi difficili da raggiungere, secondo il Cocer, ''per l'impossibilita' di disporre di mezzi, equipaggiamenti, materiali e perfino combustibili di quantita' adeguata''.

Il Cocer - dopo aver sottolineato di non essere stato sentito ''come parte attiva nell'ambito della predisposizione della legge Finanziaria, come previsto dalla legge'' - rivendica ''un ruolo negoziale che consenta di tutelare effettivamente i diritti dei cittadini con le stellette''. Per questo, chiede ''incontri urgenti sia con le Commissioni parlamentari interessate, sia con il Governo, nella figura centrale del Presidente del Consiglio dei ministri, l'on. Romano Prodi, per la modifica del quadro normativo elaborato''.

   Tutto questo, afferma l'organismo di rappresentanza interforze, ''per poter dare risposte concrete al personale che attende, con sempre maggiore disagio e inquietudine, il riconoscimento della specificita' della condizione militare - che comporta sempre piu' spesso anche il sacrificio della vita - e il riconoscimento degli importanti risultati conseguiti con le attivita' svolte tutti i giorni in Italia e nel mondo''.

   ''Il Cocer - conclude il comunicato - attende queste risposte da tutto il mondo politico. Risposte che diano un chiaro segnale di attenzione e garantiscano una maggiore disponibilita' di risorse per il personale, quale inversione di tendenza ai tagli avvenuti in passato, e che consentano di evitare legittime forme di dissenso''.(ANSA).


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