FISCO: OREFICI E BAR PIU' POVERI DI MAESTRI ELEMENTARI DICHIARAZIONI 2005,METALMECCANICI SUPERANO AUTOSALONI E TAXISTI - VISCO, IN 5 ANNI SRADICHEREMO EVASIONE - VISCO, NON CI SARANNO PIU' CONDONI - PUBBLICABILI DATI FISCO A FINI STATISTICI MA INTERESSA

domenica 15 ottobre 2006

FISCO: OREFICI E BAR PIU' POVERI DI MAESTRI ELEMENTARI

DICHIARAZIONI 2005,METALMECCANICI SUPERANO AUTOSALONI E TAXISTI

 

   (ANSA) - ROMA, 13 ott - (di Corrado Chiominto) I gioiellieri e i titolari di bar dichiarano al fisco meno dei 21.500 euro dei maestri elementari ad inizio carriera  I proprietari di saloni per la vendita di autovetture di Piemonte Lazio e Campania, denunciano un reddito inferiore 16.000 euro, cioe' a quello del loro concittadino che, con la tuta blu, varca da 15 anni il portone di Mirafiori, Cassino e Pomigliano d' Arco. Sotto i metalmeccanici anche la media dichiarata dai tassisti. Ma i paralleli possono proseguire. Un dentista in Campania dichiara meno dei 25.000 euro di un poliziotto, mentre nel Lazio arriva a malapena a un impiegato di banca (28.000).

   I dati sono delle ultime dichiarazioni, presentate nel 2005 dai contribuenti. E mostrano la geografia tributaria del popolo delle partite Iva, che riserva molte sorprese. Gli incroci informatici hanno oggi molte possibilita' e i tecnici dell' amministrazione fiscale hanno elaborato uno spaccato dei redditi di 50 categorie del lavoro autonomo, suddividendolo per regioni.

   I risultati appaiono chiari e certamente saranno tenuti in conto per l' offensiva che il governo ha gia' preannunciato sul fronte dell' evasione. E' un fenomeno imponente tanto che lo stesso vice-ministro per l' Economia, Vincenzo Visco ha detto ieri in Parlametno che ''vi sono province e settori in cui i tassi di irregolarita' superano il 50%, situazioni che chiaramente richiedono un'attenzione particolare e la definizione di un ordine di  priorita' per le iniziative di verifica''.

   Dalle statistiche sulle dichiarazioni presentate nel 2005 emergono subito i forti contrasti di un' Italia che si infiamma nella lettura delle nuove aliquote Irpef e che discute di evasione fiscale. E - dal pasticcere al notaio, dal pescivendolo all' avvocato, passando per sarti, odontecnici e parrucchieri, tassisti, lavandai e farmacisti - le statistiche fiscali aprono uno scenario che talvolta sembra sfuggire anche alla logica dei luoghi comuni.

    Un pensionato sociale guadagna 500 euro al mese, ma - tirando le somme - a dichiarare un reddito analogo, o inferiore, sono i tassisti del Molise (in media 6.175 euro l' anno), i sarti in Puglia (4.048 euro annui), i parrucchieri in Campania (6.332 euro), i pescivendoli del Trentino (3.742 euro l' anno), i ceramisti dell' Emilia Romagna (2.744 euro), i titolari di autosaloni di Bolzano (1.073), i rivenditori di ricambi auto in Lombardia (5.556 euro).

   In Calabria, sulle 50 categorie censite, sono ben 12 (dai pasticceri ai pastai, dai sarti ai lavandai, dai fotografi agli ambulanti dalle mercerie ai tassisti) quelle che denunciano ai fini Irpef guadagni inferiori ai 6.700 euro l' anno, come o meno di pensionato sociale. Ma la Calabria e' la regione dove la maggior parte delle categorie dichiara, in media, gli importi piu' bassi. I contribuenti autonomi con i redditi piu' alti sono invece a Bolzano e Trento. Un esempio? Nel trentino i notai, che sono gli autonomi che dichiarano di piu' in tutta Italia, denunciano un reddito medio di 922.345 euro. La stessa categoria in Lombardia - dove i prezzi degli immobili sono quel che sono e le operazioni societarie numerose - dichiara sempre un'enormita', ma il valore e' un terzo piu' basso e si ferma a 629.406 euro.

   A saltare agli occhi sono i redditi dichiarati dai gioiellieri: la provincia con la media piu' alta e' la Lombardia, dove gli orefici dichiarano 21.533 euro l' anno, come un maestro elementare. In tutte le altre regioni si scende, fino agli 11.990 euro della Calabria e passando per i 14.652 euro (meno di un metalmeccanico) del Lazio. Al confronto appaiono piu' ricchi gli imbianchini che dichiarano 21.241 euro nel veneto e 28.455 euro a Bolzano. I gioiellieri toscani dichiarano 19.716 euro, un valore poco distante dai falegnami della vicina Liguria (19170 euro).

   Analizzando i dati delle tabelle si scopre che i pasticceri dichiarano in media 6.561 euro l' anno in Calabria e quattro volte di piu' (23.202 euro) in Valle d' Aosta. La Campania, tra pastiere e zeppole, consente ai pasticceri un reddito medio di 10.825 euro, la meta' di quello dei colleghi liguri (20.274 euro) e il 50% in meno dei siciliani, alle prese con cannoli e cassate.

   Tra le categorie al centro delle cronache ci sono stati i tassisti. Il loro reddito varia dai 6.145 euro dichiarati in Molise ai 14.411 del Trentino. Nel Lazio, centro della protesta contro il decreto Bersani, il reddito dichiarato e' di 12.033 euro, in Lombardia a 11.894. Alla fine per il fisco valgono meno di un imbianchino calabro (12.519 euro).

   Una lettura trasversale alle categorie di una stessa regione offre altri spunti. In Lombardia i ristoratori (14.818 euro) e i titolari di Bar (14.830 euro) dichiarano circa 13.000 euro in meno di un meccanico (27.000 euro) e meno della meta' di un idraulico (31.224 euro). Il commercianti di auto (16.166 euro) e' sotto di 10.000 euro rispetto ad un falegname (26.245 euro).

   Il Lazio, tranne che per i tassisti e per i commercianti di ricambi auto perde sempre il confronto con la Lombardia. Gli agenti immobiliari, nonostante i prezzi delle case nella capitale, hanno dichiarato 17.497 euro in media, poco piu' di un operaio e molto sotto ai 27.614 euro dei colleghi lombardi. A battere gli agenti immobiliari sono comunque i ristoratori laziali che con 11.903 euro sono sotto un pescivendolo veneto.

   Attenendosi freddamente ai dati delle dichiarazioni dei redditi, quale mestiere conviene scegliere? Certamente il notaio (redditi tra 216.000 e 864.700 euro) o il farmacista (tra 97.000 e 165.000 euro). Da evitare i sarti (tra 2.200 e 20.000 euro, ma

genericamente sotto i 10.000), i fotografi (tra 5259-19.000 euro) o i tassisti (6.175-14.411 euro). (ANSA).

 

FISCO: I PIU' RICCHI E I PIU' POVERI NELLE REGIONI / TABELLA

 

   (ANSA) - ROMA, 13 ott - Commercialista o avvocato, qualche volta dentista. Non c'e' dubbio, la classifica per regioni delle categorie che dichiarano piu' redditi al fisco non lascia scampo. Se si vuole consigliare un lavoro da svolgere al proprio figlio, sono queste le professioni sulle quali indirizzarsi. Ovviamente escludendo la possibilita' di fare il notaio, una sorta di professione a 'numero chiuso', o il farmacista, (non possono aprire un proprio negozio se non rispettando un determinato rapporto percentuale con la popolazione).

    E' questo quello che emerge mettendo a confronto le categorie che, nelle diverse regioni, dichiarano di piu' al fisco. Ma, le statistiche sulle dichiarazioni 2005, consentono anche di individuare le categorie dalle quali stare alla larga, almeno leggendo quanto dichiarano al fisco. Mai scegliere di fare il sarto in Molise, dove si guadagna 2.600 euro l' anno in media. E nemmeno il ceramista in Emilia Romagna, che guadagna solo qualche centinaio di euro in piu'.

   Ecco di seguito una tabella con le categorie che, nelle diverse regioni (o province autonome) denunciano il reddito piu' alto o quello piu' basso al fisco (con l' esclusione di notai e farmacisti che sono sempre al primo e al secondo posto per l'ammontare del reddito dichiarato).

CHI DICHIARA DI PIU'   CHI DICHIARA DI MENO

(reddito annuo          (reddito annuo

in euro)               in euro)

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ABRUZZO                 avvocati              ambulanti

abbigliamento

(33.759)             (5.800)

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BASILICATA               dentisti             ambulanti

arredamento

(35.422)              (5.403)

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BOLZANO                commercialisti        calzaturieri

(124.224)                (673)

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CALABRIA                 dentisti               pastai

(25.830)              (3.572)

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CAMPANIA                 avvocati              mercerie

(36.418)              (6.088)

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EMILIA ROMAGNA           dentisti             ceramisti

(50.109)              (2.744)

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FRIULI V.GIULIA          dentisti               sarti

(56.814)              (8.182)

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LAZIO                     avvocati            ambulanti

calzature

(59.111)             (7.337)

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LIGURIA                commercialisti         ambulanti

arredamento

(57.469)              (7.185)

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LOMBARDIA              commercialisti         lavanderie

(88.368)             (9.324)

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MARCHE                 commercialisti           sarti

(52.942)             (6.842)

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MOLISE                 commercialisti           sarti

(29.339)             (2.606)

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PIEMONTE                ceramisti            lavanderie

(63.290)             (8.076)

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PUGLIA                   avvocati            calzaturieri

(31.777)             (1.856)

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SARDEGNA               commercialisti        ambulanti

abbigliamento

(41.543)             (5.725)

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SICILIA                  avvocati            ceramisti

(31.851)             (3.121)

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TOSCANA               commercialisti           sarti

(59.693)             (8.675)

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TRENTO                commercialisti         pescivendoli

(82.331)             (3.742)

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UMBRIA                 commercialisti         commercianti

strumenti music.

(51.418)             (5.945)

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VALLE D'AOSTA             avvocati             ceramisti

(53.002)             (5.852)

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VENETO                  commercialisti         mercerie

(74.088)             (9.055)

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(ANSA).

 

FISCO: VISCO, IN 5 ANNI SRADICHEREMO EVASIONE

UN PIANO D'AZIONE DA 13 MILIARDI IN 55 MOSSE

 

   (ANSA) - ROMA, 14 ott - ''I dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2005 parlano da soli, come quelli che erano gia' stati resi noti tra luglio e agosto: fotografano una realta' preoccupante''. A commentare le ultime dichiarazioni dei redditi 2005m da cui emerge che alcune categorie di autonomi, come i gioiellieri, risultano guadagnare meno di maestri e poliziotti, e' il vice ministro all'Economia, Vincenzo Visco, il quale sottolinea come ''non e' un caso che il governo abbia messo al centro della sua azione proprio la lotta all'evasione fiscale''.

   Il governo dunque ha affilato da subito le armi e gia' ''sta predisponendo interventi normativi e organizzativi articolati in oltre 50 punti'', aggiunge il responsabile delle politica fiscale dell'Esecutivo che fissa anche precisi obiettivi temporali. ''Siamo al governo da 4 mesi e entro il termine della legislatura - sottolinea Visco - contiamo di raggiungere risultati rilevanti e di sradicare questi comportamenti anomali''. Quanti emergeranno? ''Possibilmente tutti – risponde fiducioso il ministro - stiamo gia' lavorando, anche se siano consapevoli che si tratta di un'impresa difficile. E' un problema, quello dell'evasione, che non e' stato mai affrontato ne' risolto nella storia d'Italia, salvo che nel periodo in cui era stato al governo il centro-sinistra che aveva ottenuto un' abbondante emersione. Ma con le politiche successive, chi era emerso e' di nuovo sommerso''.

   Un fenomeno, quello dell'evasione, dalla portata enorme: secondo ''i dati storici - conferma Visco - si aggira intorno ai 200 miliardi di euro''.

   ''Pagare tutti per pagare meno'': e' questo lo slogan che accompagna il piano-Visco, ''55 mosse del governo - si legge nel documento - per combattere l'evasione fiscale, combattere l'elusione fiscale, far emergere il vero reddito imponibile''. Si tratta, come precisato dal viceministro, sia di interventi normativi che organizzativi.

   Si va dalla ''tracciabilita' dei compensi'', ovvero all'obbligo per i professionisti di non fare transazioni in contanti appunto per lasciare traccia dei movimenti ai maggiori controlli sull'imposta di registro, ipotecaria e catastale; dagli accertamenti doganali al giro di vite su calciatori e atleti per professione; dal potenziamento degli studi di settore alle norme piu' stringenti per evitare le frodi nell'Iva sulle auto.

   I 55 fronti per combattere l'evasione sono stati aperti con i primi tre provvedimenti in materia varati dal nuovo governo: decreto di luglio, decreto fiscale e legge finanziaria. (ANSA).

 

FISCO: VISCO, NON CI SARANNO PIU' CONDONI

ASPETTATIVA SANATORIA AUMENTA PROPENSIONE A EVADERE

 

   (ANSA) - ROMA, 12 ott - ''Non ci saranno piu' condoni': lo ribadisce il viceministro all'Economia, Vincenzo Visco, durante un'audizione davanti alle Commissioni Finanze di Camera e Senato.

   ''UN'aspettativa di condono - sottolinea Visco – aumenta l'inclinazione ad evadere il fisco'' e se il ricorso ai condoni diventa ''prevedibile favorisce un abbassamento della 'tax compliance' che e' gia' tra le piu' basse dei paesi sviluppati''. Il viceministro calcola poi che a questo ''puo' essere attribuita la caduta di gettito di 1,3 punti percentuali di Pil tra il 2001 e il 2005''.(ANSA).

 

FINANZIARIA: PUBBLICABILI DATI FISCO A FINI STATISTICI MA INTERESSATI NON DEVONO ESSERE IDENTIFICABILI

 

   (ANSA) - ROMA, 13 OTT - Il segreto sui dati in possesso dell'Anagrafe tributaria puo' essere non osservato solo nel caso in cui la pubblicazione di dati ''senza riferimenti nominativi'' sia fatta dal ministero dell'Economia e delle finanze a fini statistici. Lo prevede un emendamento del governo al decreto fiscale che accompagna la Finanziaria. Ci potranno essere dunque casi di studio pubblicati con finalita' di ricerca; l'importante e' che siano ''privi di ogni riferimento che ne permetta il collegamento con gli interessati''.(ANSA).

 


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