TAGLI FEROCI ALLA GDF A FRONTE DI FORTI POTENZIAMENTI ALLE AGENZIE FISCALI, DURISSIMO COMUNICATO DEL COCER: "IL GOVERNO VUOLE LIQUIDARE IL CORPO"

mercoledì 18 ottobre 2006

Pubblichiamo un durissimo comunicato diffuso oggi dal Cocer della Guardia di finanza per denunciare pubblicamente la scelta del Governo e, in particolare, dei vertici del Ministero dell'Economia, di potenziare da una parte le Agenzie fiscali e, dall'altra, di mettere in gravissima difficoltà la Guardia di finanza con una serie impressionante di tagli, allo scopo - si teme - di preparare le condizioni per la messa in liquidazione del Corpo.

Nei prossimi giorni i nostri commenti.

 

 

COMANDO GENERALE

DELLA GUARDIA DI FINANZA

Consiglio Centrale di Rappresentanza

Viale XXI Aprile, 51 – 00162 Roma – Tel 06/44222631 – Fax 06/44222633

 

 

LETTERA APERTA

 

 

LEGGE FINANZIARIA: GUARDIA DI FINANZA IN LIQUIDAZIONE!

 

La lotta all’evasione fiscale è il più grande progetto di questa legge finanziaria.

 

Tuttavia, nel testo chiaramente si evince quali forze e quali risorse il Ministro intende mettere in campo per raggiungere tale obiettivo: potenziamento delle agenzie (entrate, dogane e demanio) ed attribuzione agli Enti locali dei poteri di accertamento.

 

Il Cocer non intende assolutamente tacere e lancia un grido di allarme al paese per denunciare una chiara volontà politica intesa a liquidare la Guardia di Finanza impedendo, nei fatti di espletare i suoi precisi compiti istituzionali e cioè prevenire, ricercare e denunciare ogni violazione in materia finanziaria.

 

Di questo, qualcuno si assuma la responsabilità davanti al paese, o dica chiaramente qual’è la realtà che attende i 64.000 (sessantaquattromila) appartenenti alla Guardia di Finanza.

 

Anche se il Comandante Generale del Corpo nella sua veste istituzionale non poteva non affermare che "siamo militari e faremo tutto il possibile con i mezzi a disposizione, sperando che il Governo ci venga incontro", tagli di bilancio sul funzionamento del Corpo non possono essere più accettati, in quanto la situazione è diventata insostenibile:

 

Caserme fatiscenti; morosità per infrastrutture in affitto; vetustà del parco automezzi e, per quelli operativi, mancanza di carburante; scarsità di fondi per spese di pulizia, per spese informatiche, carta, toner; cancelleria ecc, (i finanzieri si avvalgono per la loro attività di computer personali arrivando persino a portare da casa articoli di cancelleria); assenza di stanziamenti per la formazione professionale del personale; tagli nel reclutamento che non garantiscono il turn over e non consentono la possibilità di dotarsi di valide figure professionali, utilizzo di finanzieri per il funzionamento delle mense e per le pulizie di caserme e, dulcis in fundo, inesistenza di appostamenti per il rinnovo dei contratti scaduti, prevedendo per l'anno 2007 aumenti medi pari a circa 10 €.

 

L’elenco potrebbe essere ancora più chiaro, analitico e corposo ma quanto rappresentato appalesa che “qualcuno lassù non ama la Guardia di Finanza ritenendo che la stessa è superflua per la lotta all'evasione fiscale".

 

Roma, 18 ottobre 2006

 

IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA

 


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