AN VA IN DIFESA DEGLI 007 DEL FISCO. SUL PIATTO C’È LA DIVISIONE DEI PROVENTI DELLA LOTTA ALL’EVASIONE (ITALIAOGGI)

giovedì 31 luglio 2008

ITALIA OGGI – PAG. 6 – 29 LUGLIO 20008

 

Sullo sfondo l'asse tra Alemanno (Gianni e Gabriella) e il sottosegretario all'Economia Giorgetti

 

AN VA IN DIFESA DEGLI 007 DEL FISCO

 

Sul piatto c’è la divisione dei proventi della lotta all’evasione

 

di Stefano Sansonetti

 

Si sa che i dipendenti pubblici rappresentano un bacino elettorale troppo importante. Soprattutto per chi, vedi Alleanza nazionale, si è sempre presentato come vessillifero della difesa del settore. E così, complice la manovra del ministro dell'economia, Giulio Tremonti, che cala la scure su premi e salario accessorio dei lavoratori delle Agenzie fiscali, ecco profilarsi un duello tutto interno alla maggioranza. Anche perché, particolare non del tutto trascurabile, a capo di una delle Agenzie, quella del Territorio, siede da pochi giorni Gabriella Alemanno, dirigente ministeriale di lungo corso e sorella del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Proprio l'Agenzia del territorio, secondo quanto sostengono i sindacati, sarà una delle strutture più penalizzate dai tagli operati dal decreto legge 112 del 2008. Se poi si considera che il primo cittadino della capitale, in una recente uscita, ha detto che «non si può tagliare la retribuzione dei lavoratori per decreto, senza passare per un confronto con le organizzazioni sindacali», il quadro è fatto.

 

In questo contesto di difficile gestione, allora, sarà oggi il sottosegretario al ministero dell'economia, Alberto Giorgettì, anche lui di An, a portare avanti un tentativo di mediazione. A via XX Settembre, infatti, è previsto per questa sera alle 19 un incontro con le sindacali, sia per la parte Tesoro che per quella Finanze. All’ordine del giorno c'è uno schema di decreto che gli uomini di Tremonti hanno messo a punto per la spartizione delle risorse derivanti dal famigerato comma 166. Si tratta di un'invenzione dello stesso Tremonti, il quale, nella Finanziaria del 2004 (art. 3, comma 165 della legge 350 del 2003), ha dì fatto istituito un fondo alimentato da tre voci; somme riscosse dopo attività di controllo fiscale; proventi derivanti dalle vendita degli immobili statali; risparmi di spesa per interessi. Queste risorse, in sostanza, dovrebbero essere ripartite e andare premiare la produttività dei lavoratori del ministero dell'economia. Peccato che la manovra triennale, ora all'esame del senato, in primis diminuisce del 10% la somma relativa al 2007, spalmandone 20 milioni anche sulla Guardia di finanza. E poi prevede la sua scomparsa dal 2009. Con lo schema di decreto all'ordine del giorno di oggi, allora, il ministero sottoporrà ai sindacati la sua proposta di ripartizione delle risorse 2007, che naturalmente dovranno scontare i limiti previsti dal decreto legge manovra. Ma non c'è dubbio che durante il faccia a faccia si cercheranno spiragli per ammorbidire tutto l'impianto. Del resto lo scorso 24 luglio la manifestazione indetta contro il decreto da Fp Cgil, Cisi Fp, Vii Pa e Salfi, ha riscosso un discreto successo, con l'intervento di tanti parlamentari di maggioranza e opposizione. In quella sede, in realtà, non si sono aperti grandi spiragli per una correzione della manovra. Adesso, però, si apre la fase della terza lettura parlamentare del provvedimento e non tutte le speranze sono perdute. In più An ha dato segnali che vanno nettamente incontro alle istanze dei sindacati. Certo, i margini per una modifica sono esigui. Ma già ottenere un ordine del giorno che impegna il governo a ripristinare i premi per il futuro non sarebbe poi un risultato da disprezzare.


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