MA ORA LA POLIZIA TEME NUOVI TAGLI. I SOLDI PROMESSI AGLI STATALI SI ATTINGERANNO DAI FONDI DELLA SICUREZZA (IL MESSAGGERO)

sabato 01 novembre 2008

IL MESSAGGERO - Venerdì 31 Ottobre 2008

MA ORA LA POLIZIA TEME NUOVI TAGLI
I soldi promessi agli statali si attingeranno dai fondi della sicurezza

A disposizione 200 milioni per le assunzioni di nuovi agenti

ROMA L’accordo raggiunto dal governo con i dipendenti pubblici non piacerà molto ai sindacati della polizia. Rinunciando a tagliare i premi di produttività degli statali, l’esecutivo dovrà ora recuperare quelle risorse tagliando su altre voci di bilancio. Da quale voce ancora non si sa, ma leggendo il testo firmato ieri a Palazzo Chigi si capisce che un capitolo di spesa penalizzato sarà quello della sicurezza.

Il documento proposto dal ministro Brunetta infatti fa esplicito riferimento a una norma della manovra finanziaria recentemente approvata. Quella norma in cui si prevede un fondo di almeno 200 milioni di euro, e che destina «una quota» di questo fondo «alla tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico, inclusa l'assunzione di personale».

Insomma, una parte di questi 200 milioni doveva essere usata per assumere agenti di polizia. La decisione di come ripartire il fondo doveva essere presa «di concerto» fra i ministri Brunetta, Tremonti e Maroni. Al ministero dell’Interno contavanto di poter utilizzare tutto o quasi tutto lo stanziamento. Ora invece sembra che quei soldi andranno quasi tutti a ministeri, agenzie fiscali, enti previdenziali. Secondo un comunicato diffuso nei giorni scorsi da Brunetta, la quota destinata agli integrativi degli statali sarebbe stata già calcolata in 160 milioni.

Letta questa notizia, il sindacato di polizia Silp (sigla federata con la Cgil) ha protestato. Il segretario Claudio Giardullo dichiara: «Delle due l’una: o domani, quando è prevista la riunione con le organizzazioni sindacali, il ministro Brunetta metterà sul tavolo soldi di cui non ha la disponibilità, oppure ha il concerto dei due ministri ed allora il Governo ha deciso di sottrarre altri 160 milioni di euro alla sicurezza. In ambedue i casi conclude Giardullo un chiarimento ci sembrerebbe doveroso».

Va detto che le somme da individuare non sono enormi rispetto alle dimensioni del bilancio pubblico. Il taglio dei premi di produttività doveva portare nel 2009 secondo le stime del Tesoro un risparmio di 720 milioni lordi. Ma al netto di tasse e contributi (che rientrano comunque nelle casse dello Stato) il risparmio reale sarebbe stato di 360 milioni. Inoltre si deve considerare che l’impegno finanziario più rilevante riguarda solo il prossimo anno: a partire dal 2010 i risparmi sui fondi di produttività dovevano ammontare ad appena 150 milioni netti.

Per un ministro dell’Economia sono cifre facili da recuperare, e forse non è indispensabile toglierle al comparto sicurezza. Ma se non da lì, da qualche parte dovranno venire.

Pie. P.
 


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