SICUREZZA: BIANCO; TRA 3 ANNI -70 MILA UOMINI,SERVE RIFORMA - SICUREZZA: COSSIGA, RIPARTIRE COMPITI TRA POLIZIE? E' RISSA

venerdì 20 febbraio 2009

SICUREZZA: BIANCO; TRA 3 ANNI -70 MILA UOMINI,SERVE RIFORMA

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - I cittadini continuano a reclamare maggiore sicurezza, ma il governo invece delle riforme necessarie ha adottato scorciatoie o palliativi, come quella dei militari. La denuncia arriva da Enzo Bianco, ex ministro dell'Interno e ora membro della commissione Affari Costituzionali al Senato che, in una intervista a 'il Tempo', avanza una proposta operativa. ''E' doveroso - dice – mettere mano a una riforma seria e organica della pubblica sicurezza. Una riforma che dobbiamo fare con spirito bipartisan'',''con lo stesso atteggiamento - prosegue - con cui nella scorsa legislatura abbiamo votato quasi all'unanimita' la riforma dei servizi segreti''.
''Nei prossimi tre anni, all'inizio del 2012 - rileva Bianco - avremmo, a legislazione invariata, circa 70 mila uomini delle forze di polizia in meno sul territorio nazionale per effetto del blocco del turn over. Non c'e piu', infatti, la leva che garantiva un'aliquota per la Polizia e i Carabinieri''. Secondo Bianco ogni Corpo ha la sua amministrazione, la gestione dell'apparato, il suo parco mezzi, i suoi meccanici ed anche ''la sua banda''. Troppi doppioni antieconomici a cui, secondo Bianco, e' necessario mettere mano. ''Occorre partire dall'alto. Si deve pensare a un modello di pubblica sicurezza affidata ad un solo ministro''. ''Poi bisogna che ci sia un organismo di Direzione unitaria'', per il quale Bianco pensa, ad esempio, al modello dello Stato maggiore della Difesa, in cui il Direttore della sicurezza sia a turno uno dei capi delle forze di polizia. Infine, secondo l'ex ministro dell'Interno ''si deve sostituire la parola coordinamento che appartiene ad un'Italia che non c'e' piu''' con la parole Direzione. ''Abbiamo bisogno - conclude - di uno che diriga e che sia sopraordinato rispetto agli altri. Sul modello francese''.

SICUREZZA: COSSIGA, RIPARTIRE COMPITI TRA POLIZIE? E' RISSA

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - ''Qualsiasi tentativo di ripartire i compiti tra le varie forze di polizia secondo criteri materiali e/o territoriali, scatenerebbe una rissa furibonda''. Lo afferma, in una nota, il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.
''I problemi posti dal ministro Brunetta e dall'ex ministro dell'interno Enzo Bianco in ordine allo stato degli ordinamenti, della organizzazione, della collaborazione e della direzione strategico operativa delle forze di polizia, problemi esposti con molta chiarezza dal consigliere di cassazione Piercamillo Davigo, noto e prestigioso ex-procuratore del Pool di Mani Pulite in una trasmissione di 'Ballaro'', sono effettivamente reali'' rileva Cossiga che ricorda di esser stato ''invitato a dare una mano a concorrere ad esaminare e a risolvere il problema''.
''Ma dopo una rapida consultazione ho dovuto dichiarare la mia 'indisponibilita'''' riferisce Cossiga che prevede una ''rissa furibonda ancora di piu' se passeranno le norme che ampliano i poteri autonomi della polizia giudiziaria, e dopo che Ignazio La Russa e' riuscito ad affermare definitivamente, a scapito del ministro Maroni, la sua esclusiva competenza sull'Arma dei Carabinieri''. ''Lo si vedra' - prevede Cossiga - quando prima dell' estate si dovra' nominare il nuovo Comandante Generale dell'Arma, nomina che La Russa affermera' con vigore essere di sua esclusiva competenza (Berlusconi lo sosterra') ed il suo essere, specie dopo l'impiego dei militari non carabinieri in servizi di polizia, una specie di 'ministro dell'interno parallelo'''.
Secondo Cossiga ''meglio tenersi l' attuale situazione improntata ai sani principi della libera concorrenza selvaggia, che dopo tutto produce risultati anche di qualita'. ''E poi - conclude il senatore a vita - mica voglio inimicarmi Polizia di Stato, o Arma dei Carabinieri o Guardia di Finanza, o peggio tutte e tre le forze di polizia insieme!''. (ANSA).
 


Tua email:   Invia a: