SICUREZZA: LEGA; SI' A RONDE, NO MILITARI DEL SUD IN VENETO - 8 MARZO: SAP, DIRITTI NEGATI A DONNE IN POLIZIA

lunedì 09 marzo 2009

SICUREZZA: LEGA; SI' A RONDE, NO MILITARI DEL SUD IN VENETO
(ANSA) - VENEZIA, 7 MAR - La Lega Nord promuove le ronde
locali a supporto dei controlli delle forze dell'ordine, ma
boccia la presenza ''dei militari meridionali che vengono a
colonizzare il Veneto''. Lo ribadisce il consigliere regionale
del Carroccio Daniele Stival a proposito del progetto di
utilizzare i militari per garantire la sicurezza sulle spiagge
del litorale veneziano in concomitanza con l'apertura della
stagione turistica.
A chiedere il supporto delle forze armate era stato, tra i
primi, il sindaco di Bibione, Giorgio Vizzon, sostenuto
dall'assessore municipale di San Dona' di Piave, Oliviero Leo.
Una proposta che incontra - ricorda La Nuova Venezia - l'aperta
ostilita' di Stival e della Lega, che attende la pubblicazione
dei decreti attuativi del piano-Maroni sulla sicurezza per far
partire le ronde locali. ''Nelle ronde volontarie ci sono
meridionali, ma sono da anni integrati con la realta' locale -
spiega Stival all'ANSA - mentre l'esercito porterebbe nel
veneziano meridionali che non hanno nessuna conoscenza del
nostro territorio. Meglio a questo punto difenderci da soli'''.
Per l'esponente della Lega, ''non c'e' bisogno dello stato di
guerra in Veneto, ma di piu' polizia per la sicurezza''. (ANSA).

8 MARZO: SAP, DIRITTI NEGATI A DONNE IN POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - ''Le donne in polizia sono 15.000,
elemento fondamentale da quasi 30 anni. Spesso pero' i loro
diritti, a partire da quella alla maternita', vengono
compressi'': cosi' Nicola Tanzi, segretario generale del Sap, il
sindacato autonomo di polizia, per il quale l'8 Marzo ''non e'
soltanto una mimosa, ma una lotta 365 giorni su 365 per i
diritti delle donne poliziotto.
In polizia, rende noto il Sap, ci sono 15.000 donne su poco
meno di 100.000 operatori. ''Tanti dirigenti, funzionari,
medici, tecnici - dice Tanzi - tantissime donne in strada e in
volante ogni giorno a rischiare la vita. Sono una parte
fondamentale della nostra istituzione e da noi, rispetto ad
altri Corpi, sono presenti da 28 anni, senza dimenticare la
disciolta Polizia femminile preesistente al 1981''. ''La
sensibilita' e la professionalita' del personale femminile
superano, in molti casi - aggiunge - quelle degli uomini.
Purtroppo, pero', a causa della particolarita' della nostra
professione, alcuni diritti fondamentali, come quello alla
maternita', vengono compressi. Il nostro impegno per l' 8 Marzo,
al di la' della retorica della festa e delle mimose, e' quello
di lottare per l'affermazione di questi diritti''. (ANSA).

 


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